"Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi. Non vi chiedo di scacciare il tiranno, di buttarlo giù dal trono, ma soltanto di smettere di sostenerlo; allora lo vedreste crollare a terra e andare in frantumi per il suo stesso peso, come un colosso a cui è stata tolta la base."
Étienne de La Boétie
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Per non perdere di vista una delle personalità più interessanti del panorama politico mondiale. Ron Paul è la speranza più concreta di chi, come me, ha a cuore ancora la "libertà" e odia gli stupri che essa subisce in paesi come il nostro, da parte di chi ne fa un mero manifesto elettorale perpetuo ...
2012: la nuova, lunga marcia dei libertari di Ron Paul Da tempo Ron Paul è la figura di maggior spicco del mondo politico libertario statunitense, ossia di quella parte d'America che vorrebbe ridurre quanto più sia possibile il potere di Washington, porre fine ad ogni genere di iniziativa militare di carattere imperialista, licenziare il welfare State, ridimensionare drasticamente la tassazione e tornare ad una moneta solida. In passato Paul è stato anche candidato alla Presidenza per il piccolo Libertarian Party, ma da anni incarna - con alterne fortune - l'anima più antistatalista del GOP, il partito repubblicano. Le ultime elezioni presidenziali l'hanno visto protagonista di una battaglia per le primarie che non gli ha certo permesso di arrivare alla "finale" della sfida con il candidato democratico, ma che pure ha attirato l'attenzione di molti per l'entusiasmo che ha saputo suscitare: soprattutto in mezzo ai giovani. Si poteva temere, però, che una volta finiti i molti dollari raccolti e spentasi l'eco della campagna, la stella del deputato texano avrebbe smesso di brillare. Non è andata così. Nel corso dell'ultimo anno Paul è stato spesso al centro di iniziative parlamentari efficaci (contro la Fed e la spesa pubblica, in particolare), con le quali è riuscito a tirare dalla propria parte un discreto numero di altricongressmen: tanto repubblicani che democratici. Inoltre ha dato vita al comitato Liberty PAC (Political Action Committee), il quale ora sta conducendo una propria battaglia volta a far giungere a Washington (ma anche a far eleggere nelle assemblee statali) il più alto numero possibile di free-market republicans. Nei giorni scorsi - ad esempio - la stampa ha sottolineato come Paul sostenga nella loro corsa verso il Congresso Robert Lowry, Tim Huelskamp, John Dennis e altri ancora (la lista provvisoria dei candidati al Congresso si trova qui). Per giunta, una notizia degli ultimi giorni è che Steve Forbes ha reso pubblico il suo "endorsement" per Rand Paul, figlio di Ron e candidato al Senato nel Kentucky. Inizia insomma a delinearsi la speranza di una presenza libertaria, sulla scena politica americana, che vada oltre l'anziano ginecologo. Il quale, da parte sua, sembra già in campo per le prossime presenziali... Se son rose, fioriranno. |
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