Creato da italianopensieroso71 il 03/02/2007
Cosa sta succedendo in Italia? Vivendo all'estero ma essendo cittadino italiano, non capisco come mai gli italiani subiscono passivamente le decisioni prese non per il loro interesse ma solo per sfacciato interesse politico
 

 

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Qualcuno che dice le cose come sono.....

Post n°10 pubblicato il 01 Maggio 2007 da italianopensieroso71
 

Ebbene si, per fortuna c'e' qualcuno che dice le cose per come sono.....sfortunatamente appartiene ad una testata non schierata con lattuale Governo, ma leggendo questo articolo che riporto devo dire che non ci sia nulla da eccepire sui contenuti.....bravo Salvatore Scarpino!!!!
Ecco l'articolo: buona lettura e meditazione!!!!! I commenti su questo al prossimo appuntamento!
Le dimissioni del giudice costituzionale Romano Vaccarella rivelano uno strappo senza precedenti nei rapporti fra i poteri e segnalano, in maniera drammatica, quanto siano scarse, approssimative e pericolose la cultura e la sensibilità istituzionale della fazione attualmente al potere. Un giudice della più alta corte del nostro ordinamento - che ha competenza sulla legittimità delle leggi e giudica sui quesiti referendari - lamenta che da parte di esponenti dell’esecutivo ci siano stati, in relazione alla questione del referendum elettorale, affermazioni e interventi che hanno il peso di vere e proprie pressioni, oltre che giudizi irrispettosi sulla funzione e l’indipendenza della Corte. Vaccarella si riferisce al cicaleccio becero del ministro Pecoraro Scanio, alle dichiarazioni del leader mignon Clemente Mastella, tutto teso a difendere gli interessi dei partiti bonsai, ai giudizi azzardati dal ministro Chiti sulla presunta incostituzionalità del quesito referendario. Ma Vaccarella lamenta soprattutto che nessuno abbia smentito e richiamato all’ordine ministri e sottosegretari che si muovono in ordine sparso, denuncia il clima di illecito interventismo che questo governo senza timone e senza progetto favorisce.
Illecito interventismo, questo è il punto. Adesso i presidenti della Camera e del Senato intervengono per invitare Vaccarella a ripensarci, ma Marini e Bertinotti sono la proiezione di una maggioranza impazzita, i cui componenti tutti i giorni fanno a gara nello straparlare e nel contraddirsi, senza che il leader presuntivo, quel Romano Prodi la cui testardaggine è forse pari all’impotenza politica, dica una parola chiara e ferma.
Ma a chi potrebbe parlare il Professore? E quali paletti istituzionali potrebbe fissare, lui che ha contribuito ad abbatterli? Stiamo attenti, questo governo si è dimostrato incapace di governare, di sciogliere i nodi del nostro futuro e del nostro sviluppo, annaspa e inciampa, ma dimostra un interventismo feroce, canino, nei settori nei quali non dovrebbe immischiarsi. Un governo balbettante che però pretende di decidere il destino di grandi aziende, con ministri presunti tecnici che scordano tutte le lezioni sul mercato e si attaccano al telefono per inventare cordate. E chissà quante altre cose fanno di cui nessuno riferisce. Un governo che genera in provetta megabanche e pratica un dirigismo che poteva avere qualche giustificazione soltanto negli anni Trenta. Un governo che promuove un capitalismo minorato, sotto tutela, un capitalismo che, con richiami fuori tempo all’autarchia, ci isola dalla comunità internazionale e ci condanna alla visione corta degli orizzonti chiusi.
Questo governo, attraverso le affabulazioni dei suoi componenti refrattari a ogni sensibilità istituzionale, vorrebbe condizionare perfino la Corte costituzionale, così come condiziona finanza e mercato. Siamo ben al di là della Repubblica delle banane, siamo alla Repubblica dei limoni amari, che rendono acidulo e indigesto il sapore della nostra democrazia. Siamo in presenza di una deriva illiberale, con un potere che parla soltanto attraverso i giornali amici ed evita ogni confronto parlamentare, arrivando addirittura a sbarrare il Senato, considerato un terreno minato.
Che Dio ci aiuti. Sempre che sia ancora possibile invocare un’entità superiore in un Paese in cui movimenti cosiddetti «antagonisti» - che però hanno canali aperti col governo - mettono nel mirino il magistero religioso più autorevole. Come se fossimo nel Messico di una lontana rivoluzione o nell’Unione Sovietica dell’ateismo obbligatorio. Ma si dimette Vaccarella, il Professore non si schioda.

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Commenti al Post:
silvia.to
silvia.to il 01/05/07 alle 11:17 via WEB
n'ciò voglia di legge tutto, non puoi fare un riasssunto? Ciao Silvia
 
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