Skype: cesare_lightfantasy
F. Guccini
ADDIO! io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, riflettori e paillettes delle televisioni, alle urla scomposte di politicanti professionisti, a quelle vostre glorie vuote da coglioni... E dico addio al mondo inventato del villaggio globale, alle diete per mantenersi in forma smagliante a chi parla sempre di un futuro trionfale e ad ogni impresa di questo secolo trionfante, alle magie di moda delle religioni orientali che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero, ai personaggi cicaleggianti dei talk-show che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero" alle futilità pettegole sui calciatori miliardari, alle loro modelle senza umanità alle sempiterne belle in gara sui calendari, a chi dimentica o ignora l'umiltà... Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito, a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia o sceglie a caso per i tiramenti del momento curando però sempre di riempirsi la pancia e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati, ai ceroni ed ai parrucchini per signore, alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati, al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, a chi si dichiara di sinistra e democratico però è amico di tutti perché non si sa mai, e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico ed è anche fondamentalista per evitare guai a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni fatto di nebbia, pieno di sembrare, ricolmo di nani, ballerine e canzoni, di lotterie, l'unica fede il cui sperare... Nell'anno '99 di nostra vita io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...
"Quando tu sarai..."
Quando tu sarai vecchia e grigia, col capo tentennante ed accanto al fuoco starai assonnata, prenderai questo libro. E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora, delle loro profonde ombre. Di quanti amarono la grazia felice di quei tuoi momenti e, d'amore falso o a volte sincero, amarono la tua bellezza. Ma uno solo di te amò l'anima irrequieta, uno solo allora amò le pene del volto tuo che muta. E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste, in un mormorio d'amore dirai, di come se ne volò via... passò volando oltre il confine di questi alti monti e per sempre poi il suo volto nascose in una folla di stelle. Branduardi canta Wiliam Butler Yeats
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Post n°149 pubblicato il 30 Novembre 2007 da lightfantasy
In balia di un soffio di vento ![](http://digilander.libero.it/lightfantasy/2007/Canne%20al%20vento.jpg)
foto: cesare "Siamo proprio come le canne al vento... ...siamo canne e la sorte è il vento." (G. Deledda)
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Commenti al Post:
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DONNADISTRADA il 30/11/07 alle 17:22 via WEB
che non si spezzano però... Un abbraccio e un sorriso, Cesare. angi
(Rispondi)
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lightfantasy il 30/11/07 alle 23:20 via WEB
Spezzarsi mai! A volte scosse, altre piegate ma sempre leste a rialzarsi, pronte a sfidare un vento nuovo. Un abbraccio e un sorriso che ricambio con tanto piacere Angi.
(Rispondi)
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setedicoccole il 30/11/07 alle 21:54 via WEB
Le canne di un organo... quante ne ho fatte vibrare al tocco delle mia dita sulla tastiera... è un'emozione indescrivibile...
(Rispondi)
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lightfantasy il 30/11/07 alle 23:29 via WEB
E' un' emozione che conosco, tante volte mi son perso nell'ascolto di questo strumento. Da ragazzo, quando potevo, andavo in una chiesetta dalle parti del Circo Massimo ad ascoltarlo. C'era uno strumento magnifico e l'acustica era perfetta ma quello che apprezzavo maggiormente era il trasporto con cui veniva suonato, in una solitudine rotta solo dalla mia furtiva presenza. Un sorriso, cesare
(Rispondi)
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m.eli il 30/11/07 alle 23:20 via WEB
Carissimo Cesare parlano le tue foto per te...quando puoi vieni a vedere le mie? Un abbraccio grande. Eli
(Rispondi)
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