io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, riflettori e paillettes delle televisioni, alle urla scomposte di politicanti professionisti, a quelle vostre glorie vuote da coglioni... E dico addio al mondo inventato del villaggio globale, alle diete per mantenersi in forma smagliante a chi parla sempre di un futuro trionfale e ad ogni impresa di questo secolo trionfante, alle magie di moda delle religioni orientali che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero, ai personaggi cicaleggianti dei talk-show che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero" alle futilità pettegole sui calciatori miliardari, alle loro modelle senza umanità alle sempiterne belle in gara sui calendari, a chi dimentica o ignora l'umiltà... Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito, a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia o sceglie a caso per i tiramenti del momento curando però sempre di riempirsi la pancia e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati, ai ceroni ed ai parrucchini per signore, alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati, al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, a chi si dichiara di sinistra e democratico però è amico di tutti perché non si sa mai, e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico ed è anche fondamentalista per evitare guai a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni fatto di nebbia, pieno di sembrare, ricolmo di nani, ballerine e canzoni, di lotterie, l'unica fede il cui sperare...
Nell'anno '99 di nostra vita io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...
Quando tu sarai vecchia e grigia, col capo tentennante ed accanto al fuoco starai assonnata, prenderai questo libro. E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora, delle loro profonde ombre. Di quanti amarono la grazia felice di quei tuoi momenti e, d'amore falso o a volte sincero, amarono la tua bellezza. Ma uno solo di te amò l'anima irrequieta, uno solo allora amò le pene del volto tuo che muta. E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste, in un mormorio d'amore dirai, di come se ne volò via... passò volando oltre il confine di questi alti monti e per sempre poi il suo volto nascose in una folla di stelle.
Post n°154 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da lightfantasy
Kodachrome,
they give us those nice bright colours
They give us the greens of summers
Makes you think all the world's a sunny day
I love to take a photograph
La faccia rivolta al vento o a sfidare i bagliori solari e gli spruzzi marini, solo i capelli a fermare la pioggia o la neve e occhi artificiali in cerca della bellezza della vita, anche dove il bello non c'è per nessuno... "Tu vedi cose fantastiche, ma come fai, anche in tutto questo schifo..." Me lo disse anni fa un reporter, guardando alcune immagini di quello che voleva diventare un reportage sugli incendi boschivi, che ovviamente, interruppi. Ci penso molto spesso... Illusioni! Tutte illusioni! Io illudo me stesso e voi che guardate. Mi impegno disperatamente ad ignorare le evidenti storture che ci circondano. Sforzandomi di rappresentare qualcosa che non è. Già perchè la verità è un'altra, è quella delle fabbriche che inghiottono operai, delle vite sgretolate sugli asfalti di periferia, delle bombe infami che dilaniano carni bambine, dei voli dalle impalcature. Questa è la vita, piena di un orrore che io nascondo, impunemente. La verità, è in quel "fantastiche" di quel reporter. Lui, che pubblicava per un notissimo settimanale, foto di un' orribile cronaca, fatta di tragedie umane e naturali, di morti nel fango e gente in lacrime a spalare. Lui, come in una delle sue istantanee, ha saputo fare la giusta sintesi del mio modo di fotografare. Io distraggo l' attenzione dai drammi che questa vita ci riserva e distraggo chi guarda le mie foto. Non so quanto questo sia giusto e non so nemmeno se riuscirei a fare diversamente, non capisco se il mio è un modo di mettere la testa sotto la sabbia o una maniera per dire che c'è ancora speranza, che qualcosa di bello si può ancora vedere e che non è solo il frutto della mia fantasia.
Post n°152 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da lightfantasy
PARTITI
Basta fare un giro per la community per trovare una citazione colta, una poesia, un sonetto autoprodotto, degli scritti romanzati, piccoli e grandi estratti da libri di narrativa, nostrana o estera e nella peggiore delle ipotesi, frasi di canzoni. Nessuno sfugge, è un evidente segnale del piacere che ognuno prova, a crogiolarsi tra gli scritti di artisti classici e moderni o ad emularne le gesta.
Il nostro antico Paese di Poeti, sembra mantener fede alla sua tradizione letteraria ed è per questo che mi chiedo come si può accettare la banalità con cui son stati scelti i nomi di quelli che appaiono essere i due partiti antagonisti nel prossimo scenario politico?
Cosa accidenti significano i nomi Partito Democratico e Partito della/e Libertà?
Siamo alla fiera dell'ovvio!
Potrebbe non essere democratico un partito?
Sarebbe consentito inneggiare ai rastrellamenti?
Parrebbe di no, a giudicare da quanto sancito dalla nostra Carta Costituzionale.
E allora, cosa spinge gli arguti uomini marketing delle avverse fazioni a scadere in questa sequela di banalità? E secondo voi li pagano?
Perchè se è così, mi propongo anch'io, ho già pronti alcuni nomi favolosi, adatti ad ogni circostanza e rigorosamente privi di qualsivoglia riferimento ideologico, che oltre tutto porta male:
Partito Coscienzioso Italiano
Partito Senza Inganno
Dolcezza Collettiva
Modi Sempre Ineccepibili
Partito Ragionevolmente Intelligente
Amorevole Natura
Fedeli Incorruttibili
La lista potrebbe continuare ma il tedio diverrebbe insostenibile. Mi verrebbe di chiudere con un invito per questi signori ad iscriversi al Partito per Quel Paese ma credo che sia un modo non troppo originale e aimè fin troppo abusato e poi il Partito dell'Educazione, l'unico al quale sono tesserato dalla nascita, mi potrebbe sospendere.
Post n°150 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da lightfantasy
UNA QUESTIONE DI SOGNI!
Per esser uno che non ricorda mai ciò che ha sognato, ho troppi sogni e questo non è bene. Sarebbe forse meglio avere più certezze, sopratutto alla mia veneranda età. Ma tant'è... Forse il mio è mero calcolo statistico, di tanti vuoi vedere che non se ne realizza nessuno? Impossibile... ma intanto... Sento già i saggi chiedere: "Ma che ti manca?"; "Stai bene in salute,(scusate la grattatina), i tuoi figli sono una soddisfazione, i genitori ancora ti coccolano, fratelli e sorelle adorabili, amici meravigliosi e spalle grosse. Fai un lavoro che molti ti invidiano, vivi da solo in una specie di Paradiso Terrestre... Ma si può sapere che vuoi di più ???" Ecco, basta parlare di sogni che subito si diventa incontentabili, irrispettosi del proprio avere, superficiali... Eppure non è così, davvero! Il fatto è, che si sogna ciò che non si ha, senza pensare di far torto a nessuno e tantomeno per mancar di rispetto. E poi i sogni sono i miei! Chi può star li a sindacare? E perchè? Sogno, si, allora? Ne avrò pure il diritto in quanto umano, darò mica fastidio se lo faccio...? Cesare, son dieci minuti che te la meni, ci vuoi raccontare che sogni che hai? Ah, si, certo... In questo periodo sono logorroico anche quando penso, sono pensorroico e quando scrivo, scrivorroico... Potrei continuare per ore ma non mi sembra il caso. I miei sogni son tanti e sono grandi. Son sogni da giganti, di chi non conosce il limite della fantasia... La fantasia... L'uso smodato della fantasia, il giocare sfrenatamente con essa, è pericoloso. Richiede certezze e forza interiore ed io le prime non le ho e la seconda, in questo periodo, fa difetto. Sogni e fantasie, tutto si mescola in un caleidoscopio multicolore, bellissimo nella sua dimensione ma stridente con la realtà quotidiana, dove gli impegni, le responsabilità, ti obbligano a stare con i piedi ben piantati per terra. C'è il lavoro, l'affitto da pagare, tuo figlio che dell'inglese non ne vuol sapere, la visita medica della bambina, lo scaldabagno che perde, quel modulo da compilare... BASTA! Io ho i miei sogni da realizzare! e se la vita quotidiana mi occupa tutto sto tempo, a loro quando mi devo dedicare? E poi mi chiedo: ma i sogni si realizzano da soli o siamo noi a doverci impegnare affinchè si realizzano? E se si è così impegnati nella realtà, quando troviamo il tempo per dedicarci ai sogni? Certo che se proprio devo sognare in grande, tanto vale sognare che tutto si compia da solo, così, senza sforzo, tanto che mi costa, è un sogno. Ma torniamo a noi, anzi a me, anzi ai miei sogni. Ho detto due cose importanti, che sono grandi e che sono troppi e questo complica un po' le cose. Non è tanto la quantità il problema ma piuttosto la grandezza. E' già difficile realizzarne uno normale, figuriamoci tanti e grossi. E allora che fare? Dove trovo il tempo e l'energia per tutti questi grandi sogni? Devo assolutamente scremare... Ma da dove comincio? Ecco stilerò una classifica e comincerò da quelli meno importanti. Si si, faccio proprio così! NO! Sarebbe una contraddizione. Sarebbe come negare l'importanza di alcuni di essi a vantaggio di altri. E dal momento che sono miei, io ci tengo che nessuno di loro venga messo in subordine e poi magari si offendono e non si realizzano, per ripicca. Facciamo così, li dividerò in due categorie: sogni spirituali e sogni materiali. Ma a quale delle due categorie dare la precedenza? Sento già i mugugni: "Cesare, da te non ce lo aspettavamo, sempre così sensibile e poi... Avremmo scommesso che non ci sarebbe stato nemmeno da discutere su quale categoria privilegiare" Calma, vi prego, calma. Qui la questione si sta complicando non poco. Per mia naturale inclinazione, le questioni materiali rivestono davvero un posto molto marginale ed ho un pessimo rapporto col denaro e non perchè ho le mani bucate ma perchè faccio proprio fatica a considerarlo un bene, piuttosto lo identifico come un mezzo. Il fatto è più serio di quello che sembra, io non vivo sempre su una nuvola, spesso mi tocca scendere ed occuparmi di questioni pratiche, ricordate? Affitti, bollette ecc... Ma si, ne parlavo diversi minuti addietro, controllate, controllate pure, vi assicuro che è vero. Fatto? Bene! Quindi, dicevo, ogni tanto mi tocca di fare i conti e far quadrare i bilanci e questo aspetto, se pur non mi piace per nulla non posso dimenticarlo. Un sogno in tal senso mi risolverebbe un bel problema e mi lascerebbe tutto il tempo che voglio per dedicarmi a quello che più mi sta a cuore. Il ragionamento mi sembra banalmente logico. No non ci siamo, avrei seri problemi a godere di beni che non sono frutto del mio impegno. Oddio, non mi è mai successo, magari è più semplice di quanto immagino, però non mi piace l'idea. Ci sono! La soluzione è il lavoro! Quasi quasi sogno di diventare più famoso di Oliviero Toscani. Ma certo, mantengo un certo contegno morale, guadagno un sacco di soldi lo stesso e risolvo. Ecco, mi sento meglio. In un colpo solo avrei riconoscimenti, viaggi, denaro e sopratutto, la possibilità di fare tutte le foto che voglio, meglio di così non si può! In questo modo la categoria dei sogni materiali l'ho sistemata con una certa eleganza, ora resta l'altra, quella più intima e di nuovo mi incasino. Devo fare ordine anche in questo caso. Sono papà, figlio, fratello e amico e questo mi porta ad avere un sogno che riguarda ognuna di queste persone. E' banale ma non potrei mai essere felice se queste persone non lo fossero. E' necessario quindi che io ne coltivi uno che li riguardi, per il loro e per il mio bene. Stai a vedere che ho risolto, che ci sono riuscito. Ho ridotto tutto a due soli sogni, ho semplificato tutta questa ingarbugliata situazione. Sono soddisfatto, mi sento megl... "A Ce', ma a chi voi fregà, me voi fa' crede c'hai finito li sogni? Guarda che io te conosco bbene, so 'n sacco d'anni che me te porti appresso, ma davero te pensi che m'hai convinto? Nun ce credo, nun te credo manco se me preghi! Ariccontelo a quelli che nun te conoscheno, quelli magari te credono e nimmanco tutti, io no! Io nun posso, che ce starei a fa' se nun te dicessi er vero? Ce lo sai che a me nun me poi pija 'ngiro. Chi ce stà co te quanno nun pij sonno o quanno, ner sonno, te rigiri cento vorte, e li pensieri? 'ndo li metti? Che te credi che nu' li sento? Ma piantela, famme er piacere, me manchi de rispetto e manchi de rispetto a te. Se nun te va de dillo, quer sogno, io te capisco, è na cosa tua e vedrai, nessuno te lo chiede, ma nun ce provà a negallo, che ortre tutto nun le sai manco di' le bucie e mo' piantela che m'hai stufato!" Perdonatela, ho la coscienza un po' invadente e in più è convinta di conoscermi ma, credetemi, questa volta si sbaglia... forse...
Post n°146 pubblicato il 23 Novembre 2007 da lightfantasy
NEPPURE CON UN FIORE!
Grafica: cesare
Fisica, psicologica, sessuale, domestica, sul lavoro...
Sono tanti i modi in cui si manifesta questa piaga,
io ci aggiungerei anche quella subdola,
quella che abusa dei sentimenti
più profondi e sinceri.
Anche quella lascia
ferite profonde
e assai difficili
da curare.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te. Vagavo per i campi del Tennessee (come vi ero arrivato, chissà). Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. TI salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te... io sì, che avrò cura di te.
Post n°145 pubblicato il 22 Novembre 2007 da lightfantasy
Quando la linfa smette di scorrere
Foto: cesare
Osservo le venature di una foglia caduta e rifletto sulle associazioni metaforiche che mi suggeriscono. Sarà che ho passato la mattinata in un convento. Sarà che in questi ultimi tempi gli eventi scorrono così velocemente ed imprevedibilmente che mi è difficile seguirli con la calma che mi ero imposto di avere. Sarà che le paure a volte si fanno sentire maggiormente e da tempo ho imparato ad ascoltarle e comprenderle per poi superarle. Sarà che ho l'adrenalina ai massimi livelli e voglia di spaccare il mondo in due per gustarne la polpa, come si fa con un dolce frutto. Sarà che devo stare calmo, perchè con questo stato d'animo divento imprudente e non mi posso permettere errori. Sarà che mi arrivano proposte di lavoro impensabili fino ad alcuni giorni addietro. Sarà che continuo a chiedermi dove si nasconde l'ostacolo e se saprò cogliere l'istante necessario a superarlo. Sarà che mi sono sempre visto troppo sfigato per avere dei sogni. Sarà che ci credo in quei sogni. Sarà che in realtà ho l'esatta consapevolezza di essere un uomo fortunato. Sarà che penso troppo. Sarà che sono capace di buttarmi ancora nella mischia. Sarà che ho tante cose da sistemare. Sarà che nelle mie vene scorre ancora linfa vitale. Sarà che non voglio inaridire. Sarà che ho paura che questo possa succedere. Sarà che ho ancora molto da dare e da avere. Sarà che son qua a scriver parole e a tacerne altre. Sarà che un po' mi vergogno delle cose dette e di quelle taciute. Sarà che forse tutto questo è solo un gioco di parole inutilmente scritte e lette. Sarà che ho raccolto una foglia morta stamattina e ho osservato a lungo le venature attraverso le quali si nutriva e questo mi ha fatto riflettere. Sarà che Fiorella Mannoia canta magnificamente Fossati e De Gregori...
Post n°144 pubblicato il 21 Novembre 2007 da lightfantasy
Piccoli dettagli
foto: cesare
Adoro cercare piccolissimi dettagli, insignificanti agli occhi dei più, li trovo affascinanti. Essi, a mio perere, rivelano autentiche sorprese e svelano la vera natura del soggetto. Il mio modo di fotografare ma sopratutto di vedere, tende ad eliminare l'eclatante, a fare una sintesi di ciò che osservo. E' nella mia natura disincantata, di buon romano non lasciarmi "sedurre" dalla "sfacciata" bellezza e anche con le persone, il discorso non cambia, anche per loro, un dettaglio è spesso un segno della sensibilità o del carattere, che mi colpisce più dell'aspetto esteriore. Amo le piccole cose, da esse ho sempre da apprendere molto e sempre sono fonte di riflessione. Sono compiaciuto di tutto questo, mi consente di godere pienamente delle bellezze della vita, fin nei più piccoli dettagli.
Post n°143 pubblicato il 17 Novembre 2007 da lightfantasy
C'è tempo...
C'è un tempo in cui tornerà a splendere il sole e asciugherà questa pioggia di lacrime, che inzuppa l'anima
foto: cesare
Dicono che c'è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare.
C'è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate.
C'è un giorno che ci siamo perduti come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato.
È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente.
Dio, è proprio tanto che piove e da un anno non torno da mezz'ora sono qui arruffato dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene non essere gelosa di me della mia vita non essere gelosa di me non essere mai gelosa di me.
C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia.
C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato.
Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare
Post n°142 pubblicato il 15 Novembre 2007 da lightfantasy
Comincio a vederci chiaro!
Foto: cesare
Nel caos di questi ultimi giorni, comincia a farsi largo un po' di chiarore. I progetti da realizzare son tanti, lo spirito propositivo, quello non manca mai, mi consente ancora di mettermi in discussione, la sicurezza di sentirmi sostenuto e appoggiato da alcune persone che stimo e a cui voglio un bene dell'anima mi è di ulteriore conforto.
Eppure, come ogni volta, c'è il timore di ricominciare, di ripartire per nuovi e più accoglienti lidi.
Sarà giusta la rotta? Quali barriere coralline davanti alla mia polena? E le secche... E le burrasche... Sarà solido lo scafo? Questo guscio di noce di quarantaquattr'anni ormai, reggerà ancora all'arsura del sole a picco, alle ingiurie della salsedine?... Saprò ancora ancora essere comandante, nostromo, mozzo di bordo e passeggero?... E intanto i preparativi fervono e nella stiva trovano posto i generi di conforto: fiducia due casse, tre di speranza, mezza cassa di valutazioni ponderate, cinque di buona volontà, un cartone di paura e una scatola da scarpe, che porto nella cuccetta con me perchè:
"Non posso lasciare che nemmeno un sogno scivoli via"!
C'è ancora da regolare il timone e lucidare gli ottoni e a quel punto potrò spiegare le vele al vento buono.
Post n°141 pubblicato il 22 Ottobre 2007 da lightfantasy
URLANDO CONTRO IL CIELO
foto: cesare
Come vedi sono qua: monta su, non ci avranno finchè questo cuore non creperà di ruggine, di botte o di età. C'è una notte tiepida e un vecchio blues da fare insieme, in qualche posto accosterò e quella là sarà la nostra casa, ma credo che meriti di piu' ma intanto son qua io e ti offro di ballarci su: è una canzone di cent'anni almeno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Non saremo delle star ma siam noi, con questi giorni fatti di ore andate per un weekend e un futuro che non c'è. Non si può sempre perdere per cui giochiamoci certe luci non puoi spegnerle. Se è un purgatorio è nostro perlomeno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Fantasmi sulla A quattordici. Dai finestrini passa odor di mare, diesel, merda, morte e vita. Il patto è stringerci di piu' prima di perderci. Forse ci sentono lassu'. è un pò come sputare via il veleno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Inviato da: dorino1
il 29/03/2009 alle 16:29
Inviato da: mahamata
il 16/12/2008 alle 19:20
Inviato da: laformadellessere
il 26/06/2008 alle 02:04
Inviato da: principessapersiana
il 04/06/2008 alle 22:50
Inviato da: SKYLABB
il 02/06/2008 alle 22:13