ErebosPubblicazione di brevi racconti e poesie |
PROEMIO ALLA LUXTENEBRAE
"Per me si va ne la città dolente,
per me si va nell'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor le cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate"
NECRONOMICON
fa itha yaji ash-shutahath al-mautu qad yantahi.
Non e’ morto cio’ che in eterno puo’ attendere
e col volgere di strani eoni, anche la morte puo’ morire
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L'ELOGIO DELLA FOLLIA
" Meglio che sia poeta a caschi morto... Essere pazzo è l'ultimo dei miei crucci " (J. Kerouac)
" Qualunque cosa dicano di me i mortali (so bene che la pazzia gode di pessima reputazione anche tra i folli più folli) ebbene sono io la sola, proprio io in carne ed ossa, grazie ai miei poteri sovrannaturali, a infondere serenità nel cuore degli uomini e degli dèi. La differenza tra un pazzo e un saggio sta nel fatto che il primo obbedisce alle passioni, il secondo alla ragione." (Erasmo da Rotterdam)
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(Rac)contorto - 1
Post n°134 pubblicato il 19 Maggio 2009 da Erebos
"Vieni qua, siediti accanto a me e riposa un attimo prima di ripartire" ed io subito, come uno scolaro intimorito ubbidii a quel comando che, seppur tale, suonava dolce e rasserenante. "Forse ne ho davvero bisogno" pensai "talmente evidente il mio stato che questo corpo, anche stiracchiato al massimo, non nasconde l'anima che lo abita? Che male può mai farmi sostare al fianco di questo viandante per un attimo?" Così decisi e mi sedetti. L'aria era fresca ed ancora inzuppata come la terra sottostante, ma il cielo cominciava a sorridere tra nuvole ormai sicure nel loro pallore. Le dita di tiepida brace, Sole cominciava ad allungare verso di noi accarezzando gli stracci zuppi che ci avevano protetto invano. "Che fosse più semplice, per un'anima sola, soffrir delle pene di chi si trova in una simile situazione per empatica compassione o, piuttosto, segretamente, goderne facendosi beffe di un malore evidente nell'altrui mentre solo assopito in noi? Più facile sopportare i sinistri strali accusando una Sorte lontana spettatrice o incolpare la debolezza di un'anima che grida senza fiato il suo disagio nel bocciolo della tempesta?" "Fosse così semplice rispondere, figliolo, non mi troverei così ora". Stavo per continuare sereno nel dire, se non che lo Stupore mi fu palesato da una semplice domanda postami da Ragione: come poteva rispondermi così quell'uomo ad una domanda che non avevo proferito, ma solo pensato? ...continua... |
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il 14/01/2016 alle 18:14
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