ErebosPubblicazione di brevi racconti e poesie |
PROEMIO ALLA LUXTENEBRAE
"Per me si va ne la città dolente,
per me si va nell'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor le cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate"
NECRONOMICON
fa itha yaji ash-shutahath al-mautu qad yantahi.
Non e’ morto cio’ che in eterno puo’ attendere
e col volgere di strani eoni, anche la morte puo’ morire
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L'ELOGIO DELLA FOLLIA
" Meglio che sia poeta a caschi morto... Essere pazzo è l'ultimo dei miei crucci " (J. Kerouac)
" Qualunque cosa dicano di me i mortali (so bene che la pazzia gode di pessima reputazione anche tra i folli più folli) ebbene sono io la sola, proprio io in carne ed ossa, grazie ai miei poteri sovrannaturali, a infondere serenità nel cuore degli uomini e degli dèi. La differenza tra un pazzo e un saggio sta nel fatto che il primo obbedisce alle passioni, il secondo alla ragione." (Erasmo da Rotterdam)
Post n°150 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da Erebos
Finalmente eccoci: habemus datam! (non vi affannate a cercare la correttezza grammaticale/lessicale della frase latina perchè l'ho scritta a caso) Pur restii, accettate una delle date proposte augurandovi che ne valga la pena. Prima cosa da fare è cercare su google maps la via esatta dell'ufficio dove si terrà la selezione e la strategia migliore per raggiungerlo. Domanda numero uno: vado in macchina o con i mezzi? Personalmente, forse anche per via di una più che decennale esperienza, tendo a considerare l'opzione-treno come l'ultima possibile (una volta ne presi uno per accompagnare un mio amico a discutere la tesi di laurea, bhè, non ci crederete, ma quando siamo arrivati, non solo era laureato, ma erano già due anni che prendeva l'assegno di disoccupazione). Ovviamente dipende molto dalla città in questione; per esempio in quella dove mi trovo ora, con la macchina è ancora fattibile riuscire ad arrivare ovunque. Una volta stabilito l'itinerario di viaggio (essendovi preoccupati di mandarne una copia anche alla Farnesina), preparate le provviste in abbondanza (non tanto per i due sherpa che vi accompagneranno, quanto per i tre yak), stampate innumerevoli copie del vostro CV cercando quello con la foto menodapirlapossibile, lasciate disposizioni al notaio (lui non lo sa, ma gli avete consegnato una busta chiusa dove lasciate in eredità proprio a lui tutte le rate del mutuo, del folletto, del bimby e della macchina), fatta la maschera al cetriolo per togliere le occhiaie, rasatavi la barba e consumato un'intera boccetta di disinfettante per i tagli dovuti al contropelo che non vi siete mai fatto prima, ecco che si passa alla scelta del vestito. Primo dubbio sull'outfit (non vi aspettavate questa parola da me vero? Infatti è passata mia moglie mentre scrivevo e me l'ha suggerita lei): mi vesto giacca e cravatta o casual? Certo, giacca e cravatta è un classico, ma non vorrei sembrare un vecchio bigotto non al passo con i tempi... sì, casual è meglio, una bella polo con maglioncino a V ed un pantalone elegante taglio jeans. Mh... Un consiglio: non affannatevi troppo, tanto sceglierete il vestito sbagliato. Secondo consiglio (vi assicuro che non ve lo do solo perchè mia moglie si è allontanata un attimo perchè le ho detto che stava scadendo un'offerta su Dalani) se avete ragazze, fidanzate, mogli, amanti, mogli degli amanti, amanti delle mogli, fidanzate di amanti delle mogli ecc... potete agire in SOLI tre modi: vestirvi da voi tenendo nascosto il tutto, farvi trattare come quando eravate alle elementari e vostra madre vi copriva da capo a piedi (cosa carina se non fosse che il colloquio è il 15 agosto e la maglia di lana non è proprio l'ideale), oppure fare come le adolescenti ovvero farsi vestire dalla propria madre ed una volta uscite passare dall'amica (quella con la madre emancipata, emancipata solo con le figlie degli altri!!!) e cambiarsi. continua |
Post n°149 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da Erebos
Ovviamente abbiamo interrotto la comunicazione senza che l'operatore finisse di parlare (mi scuso per la maleducazione con i vari operatori e so bene che fanno solo il loro lavoro, che, sebbene in misura similare, ho fatto anche io) e ci troviamo nuovamente nel silenzio più totale. Ecco che, non si sa per quale congiuntura astrale, la telefonata arriva: ma quando arriva? Solitamente in tre momenti precisi: 1) mentre state guidando, da solo, e con una mano cercate di mettervi la cintura di sicurezza con la massima disinvoltura perchè vi siete accorti, dallo specchietto retrovisore, che avete alle spalle una macchina dei carabinieri e vi state avvicinando anche ad un posto di blocco della polizia 2) state, con una mano, dando la carta di credito alla cassiera del supermercato, mentre con l'altra, cercate di imbustare la spesa distribuendo il peso in modo equo nelle rispettive buste di mais per non fare in modo che si sfondino mentre state attraversando (non sulle strisce pedonali) una strada a scorrimento veloce 3) terzo, ma non perchè meno importante, mentre vi state accorgendo che aver mangiato la zuppa di cavolfiore, fagioli e lenticchie, forse, non è stata un'ottima idea Ipotizziamo di essere così fortunati da riuscire a rispondere al telefono ed ipotizziamo che sia davvero per fissare un colloquio di lavoro (lo so, sta diventando un racconto di fantascienza, ma lasciatemi illudere), ecco, solitamente com'è la telefonata: "Pronto?" "Sì?! (rispondete con un sussurro per paura che sia nuovamente l'operatore telefonico)" "Pronto Signor Z., sono dell'agenzia Cippalippa la contatto per quel cv che ci aveva mandato per la posizione di Assistent Project Supply Retail Export HR Private Account............ Manager" risposta nostra "Ah, sì (mentre nella vostra mente la domada che vi fate è: "IO???!!! E quando mai?")". "Volevamo sapere se siete ancora alla ricerca di una occupazione, qui mi risulta vi siete da poco laureato". Ah, ecco, ora si spiega tutto: considerate che sulla vostra laurea c'è scritto "A seguito dell'esame finale tenutosi oggi, conferiamo a E.Z. la laurea in ... Per decreto regio, firmato Vittorio Emanuele II". Alla fine non vi interessa e rispondete semplicemente"SI'!". "Ottimo. Allora ci piacerebbe fissare con lei un colloquio conoscitivo qui presso la nostra sede di Aosta anche se poi il lavoro sarebbe a Bari (comodo!). Dunque, mi faccia vedere il calendario e le disponibilità. Sì, ecco, avrei un posto in queste date: 24/12 ore 23, 31/12 tarda serata tipo 21, sa, per via del fuso orario, lavorando con l'estero, oppure se preferisce la mattina ho un posto 01/01 alle 7. Se non può in quei giorni, si va un pò più in là tipo 01/05, 02/06 o addirittura 15/08. Quando preferisce?". In quel momento pensi in sequenza queste tre cose: è uno scherzo, sembra di dover prenotare una visita medica, questo ha stampato il calendario in bianco e nero!!! continua |
Post n°148 pubblicato il 11 Gennaio 2016 da Erebos
Per una volta volevo ribaltare il solito concetto dei disoccupati che si presentano del tutto impreparati o inviando cv "a caso". Devo dire che le aziende, non sempre, ma il più delle volte, adottano lo stesso criterio. Ultimamente a me è capitato più di una volta. Purtroppo, come alcuni di quelli che mi stanno leggendo, anche io mi sono trovato nella spiacevole situazione di essere senza lavoro. Non è mio compito stare qui ad analizzare le cause di questa fantomatica crisi, se essa sia pilotata o meno ed eventualmente in che modo e da chi lo sia, anche perchè non ne ho le competenze, ma da persona ignorante vorrei raccontare la mia esperienza recente. Divincolandomi in internet tra i vari giudizi pro o contro il film di Zalone, riuscii a trovare qualche annuncio su ricerche di collaborazioni. Stendiamo un velo pietoso sulle "pretese" del 90% delle aziende (del tipo: massimo 25 anni di età, ma con almeno 26 anni di esperienza, che conosca fluentemente 5 lingue, almeno una per ogni continente, il marziano costituisce titolo preferenziale, automunito, autostipendiato, autosufficiente e che venga a lavorare per la gloria della società stessa...) magari potremo fare un post a parte perchè ora esula dall'argomento in questione, e mi occuperei del passo successivo: avete trovato l'annuncio che credete possa interessarvi (credete perchè avete dovuto consultare metà delle parole dell'annuncio sul dizionario inglese-italiano) ed inviate il curriculum. Dopo aver fatto questo passo, essere passati in chiesa ad accendere un cero alla Madonna, esservi fatti togliere il malocchio dalla vicina di casa, aver chiamato il mago Cipensoioalevartilasfigaconlamodicacifradicinquecentoeuro, acceso incensi a tutte le divinità del pantheon induista (non si sa mai), aver cercato risposta leggendo le interiora del pollo della nonna scongelato poco prima ecco che cominciate ad osservare ossessivamete il cellulare in attesa che suoni. Per essere sicuri non vi allontanate mai più di 2 metri da esso, non accendete nè radio nè tv, riducete il respiro a non più di un paio al minuto e vi trovate immobili seduti sul divano guardando il vuoto all'erta e pronti a scattare come tua moglie all'aperture delle porte del centro commerciale il primo giorno di saldi! Dopo essere diventato un mago dell'apnea ed aver raggiunto un paio di volte consecutive il nirvana, ecco che finalmente la suoneria dell'ultimo successo di Justin Bieber ti riporta in vita (che modo di merda di tornare in vita, lo so!!!). Tutto eccitato rispondi "Pronto... Pronto... Pronto...", "Signor E.Z.?", "Sì?!" "Siamo della compagnia telefonica... volevamo proporle un cambio tariffa dato che lei è il nostro miglior cliente del mondo in tutta la storia della nostra compagnia..." "Ma vaff.......!!!!!" continua |
Post n°147 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da Erebos
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Post n°146 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da Erebos
Sapendo di poter potenzialmente ferire una persona alla quale si tiene, meglio fingersi ciò che non si è di modo che quella persona venga delusa e si allontani da sola, o meglio prendere l'iniziativa e dirle apertamente la propria intenzione così da arrivare ad un litigio ed un rancoroso allontanamento? |
Post n°145 pubblicato il 07 Dicembre 2015 da Erebos
Il canto suadente di Iside pallida mi racconta di te stanotte: di un ballo tra anime alla sua luce, di un bacio sfuggente all'ombra dei suoi raggi, di corpi accarezzati dalle dita sottili, di un amore incantato sul quale si impegna a vegliare come madre attenta. Quale tradimento da simile nobile intenzione! Non miele e favonio, ma fiele e umide lacrime di tempesta come culla stanotte, bastarda eco di luce. Tutto mi hai rubato: il mio illuso cuore mi maledice ad ogni battito e la sua sorda minaccia indebolisce la mente impaurita certa del baratro che la accoglierà come vecchia sposa. Credevi forse di erigere una torre che raggiungesse le alte vette dell'immortalità con pietre di sospiri e cemento di vapore? Credevi che il legno tarlato dall'Inganno potesse essere una solida porta per ostacolare le grida dei vecchi ricordi? Sei troppo furba per crederlo ed altrettanto stupida affinchè io lo credessi. Che fare a questo punto? Ora che ho scoperto il riflesso dell'inganno dalle tue lacrime? Non sarò così, non lo sarò più. Stringiamoci in un abbraccio di rammarico e scordiamo di noi senza mai voltarsi indietro |
Post n°144 pubblicato il 30 Novembre 2015 da Erebos
... torni, per caso?, ad imbatterti nel tuo vecchio blog e senti istintivaente il bisogno di lasciare una traccia per dire, o forse per dire a te stesso, che non sei scomparso, che la tua passione non è morta, ma si è solo assopita come brace sotto la cenere. Forse sono solo in cerca della classica scintilla che possa far divampare tutto o forse di un'altra pioggia di cenere che possa definitivamente far morire anche questa passione, o forse forse forse... in loving memory |
Post n°143 pubblicato il 05 Dicembre 2010 da Erebos
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Post n°142 pubblicato il 11 Settembre 2010 da Erebos
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Post n°141 pubblicato il 07 Aprile 2010 da Erebos
Era una creatura talmente delicata che, nel momento in cui la strinsi tra le mie braccia, smisi di respirare cercando di arrestare il battito del mio cuore temendo che, quel ritmico borbottio, potesse ferirne l'anima. " Non preoccupartene - mi disse interpretando correttamente i miei pensieri - è forte... Molto ". Lo è davvero, pensai io: con quale caparbia ostinazione si stringeva me, la forza della vita alcuni la chiamavano. " Non ne avevo mai sentito il calore così da vicino " questo il messaggio racchiuso nella lacrima che mi dipinse, di malinconica felicità, il viso e che suggerì alla bocca di assumere quella smorfia di tenero imbarazzo. " Presto capirai come accudirla. Normale che il tuo noviziato abbia un brusco nascere, ma ti assicuro che avrà un epilogo miracoloso " Il mio sguardo mal celava un innocente scetticismo a quelle parole, eppure era così naturale; in molti prima di me avevano avuto questo privilegio. Tra le mani sentivo scivolare impalpabile polvere, come quella addormentata sulle ali delle farfalle e che decora il cielo, seguendone gli spostamenti, con lucenti code simili a comete in miniatura. Vi è mai capitato di vederle risplendere alla lieve luminescenza generata dalle anime di lucciole radunate in un notte senza Luna per sorvegliare i sogni racchiusi in cristalli di rugiada su foglie di edera? Lo spettacolo era così sublime da paralizzare il respiro e la sua immacolata pelle cercavo di proteggere dal mio stesso soffio contaminato da anni di disillusioni e sogni improduttivi: non avrei mai potuto perdonarmi un sacrilegio come quello. Poi si mosse inaspettatamente. Fu come un brivido tiepido che dalle mani si trasmette all'interno fino a spingere il cuore a battere di nuovo, di una nuova vita, come rinascere e sentire risvegliare nella tua anima un eco che sapevi esistere, ma mai avevi avuto il privilegio di udire. Un altro movimento ancora... più duraturo e più intenso a testimoniare la sua forza in essere. Senti quel caldo avvolgerti completamente e la pace che ne deriva è così potente da confondere la realtà. " Mi auguro di rivivere presto questa sensazione ". Ecco cosa ardentemente desiderai non appena la carezza di un sogno di bambina abbandonò l'anima mia al freddo del suo attuale giaciglio. |
Post n°134 pubblicato il 19 Maggio 2009 da Erebos
"Vieni qua, siediti accanto a me e riposa un attimo prima di ripartire" ed io subito, come uno scolaro intimorito ubbidii a quel comando che, seppur tale, suonava dolce e rasserenante. "Forse ne ho davvero bisogno" pensai "talmente evidente il mio stato che questo corpo, anche stiracchiato al massimo, non nasconde l'anima che lo abita? Che male può mai farmi sostare al fianco di questo viandante per un attimo?" Così decisi e mi sedetti. L'aria era fresca ed ancora inzuppata come la terra sottostante, ma il cielo cominciava a sorridere tra nuvole ormai sicure nel loro pallore. Le dita di tiepida brace, Sole cominciava ad allungare verso di noi accarezzando gli stracci zuppi che ci avevano protetto invano. "Che fosse più semplice, per un'anima sola, soffrir delle pene di chi si trova in una simile situazione per empatica compassione o, piuttosto, segretamente, goderne facendosi beffe di un malore evidente nell'altrui mentre solo assopito in noi? Più facile sopportare i sinistri strali accusando una Sorte lontana spettatrice o incolpare la debolezza di un'anima che grida senza fiato il suo disagio nel bocciolo della tempesta?" "Fosse così semplice rispondere, figliolo, non mi troverei così ora". Stavo per continuare sereno nel dire, se non che lo Stupore mi fu palesato da una semplice domanda postami da Ragione: come poteva rispondermi così quell'uomo ad una domanda che non avevo proferito, ma solo pensato? ...continua... |
Post n°133 pubblicato il 19 Aprile 2009 da Erebos
Ogni volta che cala la Notte con il sorriso suo di Stelle, sempre cerca, come ladra inesperta, di sottrarre a Ricordo il volto tuo che alberga in me. Ogni volta la aspetto ormai come vecchia amica di lontani passatempi: quando la vedo lì, in attesa con malcelata timidezza, sull'uscio del mio cuore pronta all'inutile ratto, con un sorriso di compassione la accolgo. Ogni volta ella, rosea come il volto di Venere al tramonto, mi osserva abbassando lo sguardo. Io le prendo la mano e le mostro quello che sempre agogna, il tesoro più prezioso che ho: l'anima tua addormentata in me. |
Post n°132 pubblicato il 30 Marzo 2009 da Erebos
Insegnami, o Amore, a governare la clessidra del Tempo di modo da assecondarla ai miei scopi; della Gioia ad imprigionarne il sorriso, così da poterlo sussurrare nei suoi orecchi. Dalle lacrime di Malinconia, dimmi come soggiogarne la dolcezza di Ricordo e che quest'ultimo possa vestirsi del volto di Lei e sempre dimorare nell'anima mia. Insegnami a fermare il mio respiro assieme al Suo e che esso non ricominci se non in risposta a quel canto di Fata. Languido, lo sguardo della Notte mi accarezza il battito del cuore: una lacrima velata, esso stilla come essenza di rugiada che all'alba si sveglia su foglie d'edera. "Perchè - mi domanda la Regina dei Sogni - forse che non hai sposato mia figlia Fantasia che ti ha reso capace di volare tra i più favolosi mondi solo immaginati?" Ed io così: "La tua natura ti ha generato ceca o mia Signora. Come posso volare se Lontananza ha imprigionato le ali mie di Fata? Come posso librarmi tra le nuvole se l'aria è pesante più del piombo? Come vivo se il mio cuore pare immobile senza Lei?" Notte mi guardò triste e concluse: "Dormi allora e che tu possa rinascere allo scoccare del Suo prossimo bacio" Il manto di una Luna senza volto chiedi in prestito stanotte: con esso avvolgi la tua anima e che ti celi a Tempo. Vedrai che al dischiudersi del sorriso d'Aurora, quando la sua legittima proprietaria se ne impossesserà nuovamente compiacendosi della tua impertinenza, ti troverai di animo sereno e riposato. E sia... |
Post n°131 pubblicato il 11 Marzo 2009 da Erebos
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Post n°129 pubblicato il 08 Marzo 2009 da Erebos
Si narra che un giorno al Sole, |
Post n°128 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da Erebos
la loro luce, a Sole domandai il
tepore dei suoi raggi, alla Luna
supplicai il sorriso, provai a convincere
Vento a regalarmi la sua voce deliziosa,
il misterioso sguardo della Notte
volli per Lei, Mare, almeno tu, dammi
una lacrima, o che sia la veste di Aurora
il mio dono per Lei. Ad ognuno tentai
di ruberne l'essenza per farne un
gioiello degno della Signora mia...
Amore mi sospira un suo bacio sul
quale ricamo questo pensiero a te. |
Post n°118 pubblicato il 24 Settembre 2008 da Erebos
Ogni Notte attendo un amico al mio capezzale prima di addormentarmi, di Sonno ha il nome. Come un fanciullo impertinente, continuo mi domanda ed io rispondo lui: dei più svariati i temi si interessa, quando improvviso mi chiede: Perché la tua anima splende tanto serena? L'occhio mio si fa lucido di gioia e le labbra tremano al pensiero. La lingua in un sospiro, così comincia: La mia anima, che qui vedi a te innanzi palesata, è simile alla Luna. La luce che Essa riflette non le appartiene, ma solo un indegno riverbero del sorriso ineffabile del Sole. Qualora diminuisca l'intensità dell'originale, anche la copia ne risentirebbe. Così son io. Al battito sublime della mia Fata, ne corrisponde l'eco nel cuore mio. Ciò che vedi animar queste membra viene dall'amor di Colei che ne governa le sorti. Se tanto ti affascina la mia anima, pensa solo quale eterno spettacolo deve essere abitar nella Sua! Beato te, mi dice, perchè non potrai mai esistere senza di Lei. |
Post n°117 pubblicato il 15 Settembre 2008 da Erebos
Le lezioni del Maestro Bankei non erano frequentate solo dagli studenti di Zen, ma anche da persone di ogni ceto e di ogni setta. Egli non citava i Sutra, né si dilungava in dissertazioni dottrinali. Al contrario, le parole gli uscivano direttamente dal cuore e raggiungevano il cuore di chi lo ascoltava. Che egli avesse un uditorio tanto numeroso, fece infuriare un prete della setta Nichiren, perchè tutti i suoi seguaci lo avevano abbandonato per andare a sentire lo Zen. L'egocentrico prete Nichiren si recò al tempio, risoluto ad avere un contraddittorio con Bankei. "Ehi, insegnante di Zen!" gridò. "Aspetta un momento. Chi ti rispetta obbedirà a quello che dici, ma un uomo come me non ti rispetta. Puoi convincermi ad obbedirti?" "Vieni qua accanto a me e te ne darò la prova" disse Bankei. Con aria altera, il prete si fece largo tra la folla e si avvicinò all'insegnante. Bankei sorrise "Vieni qui alla mia sinistra". Il prete obbedì. "No," disse Bankei "parleremo meglio se ti metti alla mia destra. Vieni da quest'altra parte". Con aria sprezzante il prete passò dall'altra parte. "Come vedi," osservò Bankei "tu mi stai obbedendo e io trovo che sei veramente gentile. Ora siediti ed ascolta". |
Post n°115 pubblicato il 22 Agosto 2008 da Erebos
La Luce e la Tenebra mai si riposano, ma talvolta le colgo, distratte, a specchiarsi in gocce di rugiada e assorte discutere amabilmente. In questi momenti approfitto e sono solito fuggire indisturbato al loro occhio vigile: in tal modo, leggero, posso vagare sereno, anche se in cuor mio so che fingono di ignorarmi perchè mosse da Compassione... Tanto sanno che poi ritorno. Au revoir. |
Inviato da: Erebos
il 14/01/2016 alle 18:14
Inviato da: Coulomb2003
il 13/01/2016 alle 17:26
Inviato da: Erebos
il 09/12/2015 alle 09:16
Inviato da: channelfy
il 08/12/2015 alle 19:53
Inviato da: Erebos
il 18/04/2011 alle 16:29