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Messaggi di Gennaio 2019

 

20 GENNAIO 2010: SILENZIO PARLA ABRAHAM SUTZKEVER

Post n°276 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da gabbiano642014
 

 

               

                Targa  commemorativava  in onore del

                poeta Abraham Sutzkever. - Tel Aviv


Il 20 gennaio 2010 muore a Tel Aviv l’ eccelse poeta israeliano:

Abraham Sutzkever.

Abraham (Avrom) Sutzkever nacque a Smorgon (Bielorussia)

il 15 luglio 1913.

Nel 1918 si trasferì con la famiglia a Vilna.Dopo  gli studi universitari

divenne uno dei massimi studiosi dei manoscritti ebraici.

Nel 1941 venne inviato con la moglie nel ghetto di Vilna,ma con

alcuni amici riuscì a nascondere un diario di Theodor Herz e alcuni

disegni di Marc Chagall. Sopravvissuto all’Olocausto, nel 1944

venne trasferito in Russia.Nel 1947 si trasferisce a Tel Aviv e si

dedicò completamente alla scrittura delle sue grandi opere 

in lingua Yiddish.

Le sue poesie e romanzi sono emblema della lingua yiddish,

riconosciute e tradotte in 30 lingue.


La persecuzione degli Ebrei non era solo l’allontanatamento,

la deportazione e nella Soluzione Finale lo sterminio, ma anche

l’emarginazione completa alla vita sociale ed economica.

I provvedimenti antisemitici, secondo la linea politica atta alla

discriminazione della popolazione ebraica, erano anche i divieti

degli ebrei alle cariche pubbliche, alla stampa e alle professioni.

Il progetto era anche eliminare i documenti, i registri, i libri, l’arte,

qualsiasi elemento che potesse raccontare al mondo la verità.

La cultura Yiddish è l’ebraico nella grafica dell’alfabeto classico, 

la scrittura da destra a sinistra,ma anche un insieme di parole

antiche del polacco, rumeno, russo, e vari dialetti in continua

evoluzione.

La lingua Yiddish è la conservazione della tradizione religiosa e

culturale, quella della Bibbia nella filosofia della Talmud.

Nel 1946 a Norimberga,il Maestro Abraham Sutzkever è stato

scelto come testimone al Tribunale Militare Internazionale.

Sopravvissuto,testimone oculare nei ghetti di Vilnius,dopo

undici minuti di silenzio iniziò a parlare in lingua Yiddish:

“A Norimberga i nazisti affrontano i loro crimini, mostro questo

momento nella sua interezza”.

Undici minuti non sono il silenzio,ma la cultura Yiddish

che parla al mondo:

Nessuno deve dimenticare  gli orrori perpetrati ,i crimini contro

l’umanità nello sterminio di 5.700.000 Ebrei.


"Cammina sulle parole come un campo minato: un solo passo

falso, un solo movimento bagliato e tutte le parole che hai infilato

alle tue vene in una vita intera andranno in pezzi insieme a te.

Così mi sussurrò la mia stessa ombra, quando insieme, accecati

da riflettori-mulini a vento, attraversavamo di notte un campo

minato insanguinato, e ogni mio passo, posto sulla morte o sulla

vita, mi straziava il cuore, come un chiodo un violino".

Acquario verde - Abraham Sutzkever

 

 
 
 
 
 

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