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Arte, Angeli, Amore.

 

PENSIERI PITTORICI

L'importanza di uno studio: lavorare senza metterci le mani

 

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LUCE DIVINA

luce divina

 

PENSIERI PITTORICI

Dal canto mio so che esiste la perfezione; siamo noi a non esserne mai contenti
 

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MESSAGGIO DI BENVENUTO 1.

C’è stato un tempo, su questa terra, dove l’Umanità non sapeva cosa fosse essere un canale, poiché lo era già e non c’era bisogno che si chiedesse cosa volesse dire, poiché lo sapeva già. Curava la propria terra e ci volava sopra, per non toccare il più tenero filo d’erba, per non sciupare il più piccolo essere su quel filo d’erba.

C’è stato un tempo in cui l’Umanità faceva cose grandiose e meravigliose, ma non se ne stupiva, essendo cose naturali. Vibrava attraverso una montagna e passava dall’altra parte, come se la montagna fosse fatta d’aria. Camminava sull’acqua, come se l’acqua fosse fatta di pietra.

Bene! L’Umanità non ha mai smesso di far questo, solo che non lo condivide con nessuno, per il timore di essere in prossimità di estinzione, poiché, paradossalmente, l’Umanità ha voluto provare l’ebbrezza delle morti, pur sapendo che poteva curare il proprio corpo e risanarlo.

(segue).

 

STELLA SOLARIS

di Giubit

 

MESSAGGIO DI BENVENUTO 2.

Ora che questo tempo sta tornando, dopo i cicli, non stupitevi.

Questo messaggio è per chiunque di voi. Parlo agli esseri umani, poiché il resto, cioè ciò che vi è attorno: rocce, piante, animali, vento, acqua, fuoco, etere, terra,  dicevo,  sa di essere meraviglioso. È vero che non ci sarà posto per assaggiare le morti, ma la vostra paura frena ancora voi e chi vi è intorno, pur essendo questo presente ora.Le regole sono cambiate, le porte hanno preso vita propria ed una volta di là non darete più importanza al vostro ego, perché sarete a casa, poiché di là non esiste antagonismo e non ci si annoia mai. Ma ciò vi fa ancora paura. Bene, accantonate la vostra paura, non vi serve più, poiché nessun’anima andrà perduta e nessun’anima proverà solitudine o privazione. Dovete credere di più in voi e nelle vostre potenzialità, vivere è il gioco più bello che c’è e scoprire dove s’è nascosta la Vostra Luce è il massimo ottenibile da questo gioco, ora qui, su Gaia. Questo è il mio benvenuto a voi.

Che Dio vi benedica.

 

PENSIERI PITTORICI

Per certe pennellate occorre coraggio; per certi pentimenti successivi occorre ignoranza

 

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Tassello Secondo Deità Vangelica (la Ricerca delle Verità) 2/8

Post n°398 pubblicato il 04 Maggio 2010 da angelosamael
 

messaggio numero 381

(punto secondo di otto, ogni persona riconosce il sé Angelo)

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Questa piccola parte è dedicata alle persone che si approssimano per la prima volta al discorso angelico. Molte volte, quando ne avevamo la voglia o eravamo piccoli, ci siamo chiesti che volto ha il proprio angelo, se ce l’ha, un volto, e come riconoscerlo tra tanti nomi che vengono giustamente elencati in una immensa mole di libri sull’argomento. Dovete sapere che i suoni che più si avvicinano al loro linguaggio sono l’aramaico antico, la lingua dei Lemuri, l’ebraico antico, l’antico latino e qualche lingua sudamericana, ma in realtà va benissimo qualsiasi lingua voi parliate, anche se in dialetto, poiché le nostre espressioni sono figlie di più antiche lingue, di cui ignoravamo la provenienza.

All’inizio dei tempi era presente una sola vibrazione, l’OM, vi parlo di quando l’Amore Universale si riconobbe espandendosi in sé per dar vita a questa parte di universo nella quale viviamo. In altri luoghi  non ha bisogno di espandersi, perché lo fa a prescindere dai motivi che hanno dato vita a noi; noi abbiamo chiesto di vivere qui, per quanto assurda possa sembrare questa cosa è vera. Se vi sto parlando di vibrazioni invece che di volti è perché noi siamo energia e quindi vibrazione ed ogni volta che, facciamo un esempio, chiamo una persona, la mia voce vibra verso la persona che porta quel nome, ma può darsi che si volti anche qualcun altro che porta lo stesso nome. Ma se, mettiamo l’ipotesi, io questa persona la chiamassi col suo nomignolo, molto somigliante al nome proprio, sarò sicuro che non si volterà nessun’altra persona se non la persona che sa di esser chiamata con quel nomignolo. Per questo motivo molte delle presenze angeliche che ci guardano hanno lo stesso nome, ma mai uguale da persona a persona e per un motivo semplicissimo; sia loro che noi veniamo al mondo da una stessa fonte. È pur vero che si contano soltanto settantadue emanazioni angeliche ma non solo nella realtà sono molte di più, circa centoquindici, ma non si contano per il semplice dato di fatto che ognuno di noi è differente dall’altro e quindi unico, così come unico è l’angelo che guarda ogni persona di questo angolo di universo. Se volete riconoscere il vostro angelo custode dovete sapere che lo avete chiamato almeno una volta nella vita e questo nome ricorre in una catena di coincidenze che sfidano la legge di casualità. Partiamo da questo punto, ricordate il nome che più ricorre nella vostra vita e come lo avete chiamato la prima volta, se lo ricordate, altrimenti affidatevi al vostro istinto, sarà lui, l’istinto, a guidarvi verso il vostro angelo. È pur vero, e qui apro una piccola parentesi, che esistono persone in grado di indirizzarci verso il nostro angelo, ma la scoperta ultima la lasceranno a noi, e lo faranno con enorme discrezione, perché non è possibile avere la “pappa pronta”, per il semplice fatto che non vibrerà come una scoperta effettuata da voi, non sortirà lo stesso effetto che ha la sorpresa di capire che, anche con una piccola spinta, si può arrivare da per noi a scoprire cose apparentemente impossibili per un essere umano. Questo è ciò che vi hanno fatto credere, di appoggiarvi smodatamente agli altri e non credere in voi stessi; si può invece credere negli altri e in sé stessi, e questo è il contesto naturale, qualsiasi altro contesto snatura l’essere vivente. E qui chiudo momentaneamente questa parentesi, ma la riprenderemo in seguito.

Una volta che avrete stabilito quale è il nome che ricorre più spesso nella vostra vita, cercate di ricordare con quale diminutivo o vezzeggiativo lo chiamavate, quale era il nome familiare che avete dato a quel bambino immaginario che giocava con voi, o con quell’adulto protettivo che correva quando lo chiamavate, o quella donna premurosa che, poco prima di vostra madre, era presente nelle occasioni di piccoli infortuni o piccoli drammi familiari. Dopodiché confrontate il nome che ricordate con le settantadue emanazioni angeliche, di cui faremo uno schema in seguito, e scoprirete il nome proprio dell’angelo che vi guarda, insieme ad una impressionante serie di coincidenti particolari, quali il colore, il suono, il vocabolo, le qualità, i profumi e molte altre cose collegate strettamente a voi. Certo, perché quell’angelo è la vostra parte angelica che altro non attende che la riconosciate e con lei camminiate su questa terra, rendendola come era all’inizio, un autentico Paradiso.

 

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Un blog di: angelosamael
Data di creazione: 12/07/2008
 

OM MANI PADME HUM

 

 

PENSIERI PITTORICI

Chi l’ha detto, che ci sono quadri brutti? Avete mai visto in faccia chi li critica?
 

MESSAGGIO DI BENVENUTO DI NAJITKHA

Benvenute, creature di questo mondo, benvenute nelle trasparenze cristalline dell’aria, nella fluidità armonica dell’acqua, nella compattezza che nulla può intaccare di questa terra, nel tepore che il fuoco vi dona, benvenute, creature di questo mondo, benvenute nell’etere.

 

LOGOS

Movimento Attivazione Spirituale

 

PREGHIERA DI DEDICA

Sotto uno stesso Cielo, sopra una stessa Terra, volando nella stessa Aria, nuotando nella stessa Acqua, nel tepore di uno stesso Fuoco, mentre l'Etere ci chiama a raccolta, noi ci raccogliamo sotto un Unico Dio, Padre, Madre, Figlio, Unica Somma di un Sommo Creato. Noi, piccole scintille di Luce, giuriamo di proteggere questo Cerchio di Luce e le persone che aprono ai Cerchi di Luce, tutto questo senza danneggiare Vita alcuna, ma mettendo chi tenterà di danneggiare o porre ostacolo, di Fronte alla Somma Grandezza del Disegno Divino. Amen

Preghiera donata al Cerchio dei Nomadi Temporali della Luce in Roma.

 

LA AMERIGO VESPUCCI

 

Amerigo Vespucci

Fonte della foto: Daisuke Ido su www.flickr.com

 

LE REGOLE SONO CAMBIATE

Alla base è il mio essere

Con serena costanza

Svelerò le mie esperienze

Colmandomi del potere

Che regge la mia vita

Ora che mi accingo alla salita

Mi nutrirò solo di ciò che so

E con le ali del mio pensiero

Oltre il varco la mia libertà

Allora vedrò e così sarà

Preghiera Sacra

Dai Nativi del Mondo

 

MARE

image

 

MESSAGGIO DI ANGELOJNAH

Viviamo in un tempo in cui la gente ha sete di vedere altre cose, al punto da voler fortemente credere che debba per forza esistere una o più dimensioni parallele, per non morire nel nulla che “questa” vita promette. Questo sento dalla gente e penso, in cuor mio, che nulla fa più rumore di opere all’apparenza silenziose e che le stesse opere siano solo un’occhiata, che ci permette di osservare, per tutto il tempo che ci pare, qualcosa che, al di là, è veramente inafferrabile, per chi si muove al passo di tempi non suoi, ovvero tempi usuranti, poiché questo qualcosa non si ferma mai.

 

NAVE SCUOLA VESPUCCI

 

Amerigo Vespucci

Fonte della foto: TheMadcapLaug su www.flickr.com

 

MESSAGGIO DI ANGELOBINAEL

Così come in tutte le opere dell’uomo o della donna è limitativo qualificare queste, come altre opere, con un nome che ne indichi il genere. Basta chiamarlo per ciò che è: pittura. Tanto basta per saziare qualsiasi sete di sapere di questa arte.

 

MAR CRISTALLO

di Luciano Giombini

 

MESSAGGIO DI ANGELOSAMAEL

Non illudetevi; che siate musicisti, pittori, scultori, voi non potete migliorare ma solo andare avanti. Voi, la perfezione l’avete già, solo che a sette anni dite che vi trema un po’ la mano, a dodici già un pochino andate spediti, a venti siete in grana ma vi manca proprio la grana, sui quaranta dovete sapere quando fermarvi, intorno ai sessanta vi maledite perché vi occorrono gli occhiali, verso gli ottanta infine vi chiedete se lassù hanno pennelli e colori.

 

CONCHIGLIE

 

Conchiglie

di Luciano Giombini

 

MESSAGGIO DI ANGELUS

L’uomo è una matita nelle mani della propria divinità interiore ed è quando supera sé stesso ed i propri limiti che dimostra  di aver trovato le chiavi per dialogare con Dio, ovvero le chiavi che lo porteranno nella sua vera Casa, dove il materiale non sarà neppure un ricordo e finalmente non soffrirà più né amarezza, né nostalgia, né la mancanza di un tubetto di colore. Egli sarà così asceso, nei Mondi Cristici, dove potrà colorare e cantare unicamente con la sua anima illuminata.

 

CONCHIGLIE

di Luciano Giombini

 
 

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