DIO E GLI UOMINI

Dirottato pullman nel Novarese.

 AZIONE TERRORISTICA ?

Un pullman è stato dirottato oggi lungo la strada da Alessandria ad Aqui Terme da tre uomini, che hanno poi fatto scendere tutti i passeggeri e ferito in modo non grave due allievi poliziotti. Due dei tre dirottatori sono stati arrestati. Uno, cittadino albanese, è stato preso dopo essere stato ferito da un colpo di pistola sparato dai carabinieri che inseguivano il pullman, l'altro è stato individuato grazie all'intervento di un cane poliziotto, che ne ha fiutato le tracce durante le ricerche, hanno riferito le forze dell'ordine. I tre sono saliti a bordo di un pullman delle autolinee Arfea a Cassine, in provincia di Alessandria, intorno alle 15. Uno di loro era armato di pistola, gli altri due di coltelli, e il gruppo aveva con sé anche delle taniche di benzina, hanno riferito gli inquirenti. Il bus era originariamente diretto ad Aqui Terme, ma i sequestratori hanno imposto al conducente di cambiare direzione. A bordo, insieme agli altri passeggeri, tra cui donne e bambini, c'erano anche due allievi della scuola di Polizia di Alessandria, che hanno provato a bloccare i tre, ma che sono rimasti feriti, anche se in modo leggero, in una colluttazione. Uno di loro ha ricevuto una coltellata, ha detto un funzionario del Viminale. Il bus si è diretto poi sulla A26 Gravellona-Toce e ad Alessandria Sud i dirottatori hanno fatto scendere gli ostaggi, per poi riprendere la strada e uscire a Vercelli Est. Lungo la Statale 11, però, il mezzo è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri di Novara, che ha inseguito il mezzo fino all'altezza di Ponte sul Ticino, tra Trecate e Magenta, in cui i militari hanno sparato anche qualche colpo di pistola. Almeno uno è andato a segno, ferendo uno dei tre dirottatori, un albanese, ricoverato ora in ospedale a Novara.In un primo momento, gli investigatori avevano detto di ritenere che i tre fossero di origine magrebina.  Subito è scattata una vera e propria caccia all'uomo estesa fino al confine con la Lombardia, con posti di blocco, e l'uso di elicotteri e cani. Mentre si ignorano ancora i motivi dell'assalto,  i due albanesi, interrogati dalla polizia, per il momento non sembrano intenzionati a collaborare.