Macroeconomy

Fed potrebbe tagliare di 100 p.b. anche oggi

Ieri sera (notte in Italia) la Fed ha intrapreso ulteriori passi per cercare di far fronte alla crisi che sta investendo il mercato finanziario. Le decisioni arrivano a conclusione di una settimana senza precedenti con un primo annuncio martedi' scorso e le dichiarazioni di Bear Sterns venerdi'. Ora il Fomc potrebbe tagliare i tassi di 100 unti base e anticipare la decisione ad oggi, senza attendere il meeting di domani.

Ieri la Fed ha annunciato una speciale operazione di lending facility diretta ai dealer primari con la quale fornira', a partire da oggi, credito contro un ampio spettro di collaterali fino ad un massimo di 90 giorni, rispetto ai 30 precedentemente previsti, ad un tasso di sconto del 3,25% dopo aver deciso di tagliarlo di 25 punti base. Lo spread con i Fed Funds si e' quindi ridotto a 25 p.b.

Jp Morgan, inoltre, con il supporto della Fed, ha annunciato il take over di Bear Stearns per 2 dollari ad azione, un decimo del valore di venerdi'. "La mossa -spiega Marco Annunziata, chief economist di Unicrdit Mib- ha due finalita': assicurare la continuazione  delle attivita' di Bear Stearns e facilitare l'ordinata e graduale dismissione del portafoglio degli asset legati ai mutui della societa'".

"Il mercato vede ora possibile un taglio dei tassi di 100 punti base nella riunione di domani. La Fed -secondo Annunziata- potrebbe decidere di tagliare anche oggi, ma anche questa mossa potrebbe non avere un impatto molto positivo sui mercati. Visto che Bear e' stata salvata vendendola con un sconto cosi' ampio, il mercato probabilmente reputera' che i suoi bilanci erano seriamente e fondamentalmente compromessi. Aumentano quindi i timori che altre istituzioni possano essere in una situazione simile".

Anche secondo gli analisti di Danske Bank, e' ora possibile un taglio di 100 punti base da parte del Fomc e "gli ultimi sviluppi  aumentano i timori legati alla crisi del mercato del credito".

Dopo le decisioni di questa notte della Fed, il dollaro e' crollato toccando nuovi minimi storici contro l'euro e il franco svizzero. Lo yen e' salito ai massimi da agosto 1995 contro il biglietto verde. I mercati azionari asiatici hanno chiuso in forte calo e gli indici europei hanno aperto in flessione. Ora perdono oltre il 2%. Anche i future sugli indici azionari statunitensi stanno perdendo decisamente terreno con quello sullo S&P500 che segna un -2,2% e quello sul Nasdaq100 a -2,23%.