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« Fed potrebbe tagliare di...I tre casi in cui la Bce... »

Taglio Fed positivo per mercati solo nel breve termine

Post n°44 pubblicato il 17 Marzo 2008 da gianzav1

Oggi la Fed non dovrebbe piu’ intervenire e attendera’ quindi la riunione del Fomc di domani per tagliare i tassi. Ora il mercato sconta con sempre piu’ possibilita’ un allentamento monetario di 100 punti base con i Fed Funds al 2%. Ma anche questa mossa, come l’intervento di martedi’ scorso con l’annuncio di due operazioni di lending facility per un totale di 200 mld usd e quelli di questa notte con il taglio del tasso di sconto di 25 punti base e una nuova operazioni di lending destinata ai dealer primari, non dovrebbe avere un grosso impatto sui mercati se non nel breve termine.

“Domani ci puo’ essere un rimbalzo dopo l’annuncio della decisione della Fed –ha spiegato Roberto Mialich, Fx strategist di Unicredit Mib- ma i mercati rimarranno molto volatili” sia quelli azionari che quelli valutari.

Il pericolo ormai e’ che “la crisidi liquidita’ si trasformi in crisi di solvibilita’” con gli interventi della Fed, sia con i tagli dei tassi che con le iniezioni di liquidita’, che non sortiscono piu’ l’effetto sperato.

Come la settimana scorsa, “ogni tentativo di recupero pui’ essere visto dagli investitori come occasione per vendere”.

Anche l’euro/dollaro rimarra’ molto volatile. Nella seduta di oggi e’ passato dal record a 1,5905 fatto segnare nella notte sui mercati asiatici a 1,5687. Ora e’ a 1,5756.

“Con i Fed Funds al 2% il dollaro e’ quasi da carry trade”.

L’unica soluzione per un’inversione di rotta sia sui mercati azionari che in quelli valutari, a detta di Mialich, e’ un intervento deciso della Bce con un taglio dei tassi. Soluzione che sembra “estremamente improbabile”, visti anche i recenti commenti di Juergen Stark, componente del Consiglio della Bce, che ha ribadito come la stabilita’ dei prezzi sia essenziale per le riforme e la crescita economica.

Dagli Usa intanto continuano ad arrivare segnali negativi dagli indici macroeconomici. Oggi e’ toccato all’Empire State Manufacturing di marzo, scesi ai minimi storici. Male anche la produzione industriale di febbraio che ha mostrato a febbraio una flessione dello 0,5% m/m.

Domani sara’ la volta dell’avvio di cantieri per nuove unita’ abitative a febbraio (attese in calo a 0,998 mln da 1,012 mln di gennaio) e ai prezzi alla produzione, sempre di febbraio, previsti al +0,4% m/m (+0,2% m/m quelli ex Food & energy).

 
 
 
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