La vita che vorrei

Troppo teneri i bambini una cosa molto carina e delicata!

Fabbricanti e fruitori di notizie, respirano tutti la stessa droga, ci nutriamo di cose fasulle mentre subiamo passivamente la realtà e, come tante belle addormentate nel bosco mediatico, restiamo in attesa di un principe azzurro che ci desti dall’incantesimo. Senza renderci conto che quel principe azzurro possiamo essere soltanto noi.

La mia sensazione è che non siamo più capaci di raccontare né il bene né il male e che la maggioranza del pubblico a sua volta si è talmente intossicato che non è più neanche in grado di desiderare e apprezzare la buona informazione. Manca il senso della misura. Il racconto del bene si trasforma quasi sempre in melassa buonista. E il troppo miele provoca nausea. A sua volta il racconto del male privilegia la superficialità e la curiosità morbosa. Anche il pubblico soffre dello stesso virus mediatico dei giornalisti: non ha pazienza, scappa da un canale all’altro e da un articolo all’altro, in cerca di emozioni più forti che riescano a scuotere la corazza del suo cinismo ed è difficile ormai stabilire chi abbia cominciato per primo, e perché. Ciao! E scusa per la risposta in ritardo

Sante parole!!! Oltretutto, più notizie di questo genere influenzerebbero positiviamente gli animi dei lettori e crescerebbe la speranza nei nostri cuori, e invece il bombardamento di brutte notizie non fa altro che incrementare e aumentare la paura e l' odio verso il prossimo, alimentata a mio parere, ulteriormente dall'attuale politica in corso.

hai perfettamente ragione. pensa che una volta lessi l'editoriale di un giornalista (straniero, perchè secondo me nel nostro paese certe idee non vengono in mente a nessuno) il quale raccontava che il suo giornale a un certo punto aveva deciso di dedicare una pagina alle buone notizie. sembrava una cosa bella da fare, ma la verità è che alla gente, checchè dica, le buone notizie non interessano. non sono quelle che fanno audience, ma gli articoli che rimestano nel torbido e descrivono delitti e violenze. sarebbe interessante approfondirne il motivo. personalmente invece una storia come quella che hai raccontato tu la trovo straordinaria; rafforza la mia fiducia nel genere umano che spesso viene indebolita e mi fa desiderare di diventare migliore.

Sottoscrivo anche le virgole. E pure i punti esclamativi!!!!

Forse già sapete che il portavoce del Vaticano, replicando sullo scandalo dei Preti pedofili in Germania, scandalo che ha toccato,per quello che si può toccare, anche il Papa, ha detto: "Perchè guardare questi scandali solo nella Chiesa, ci sono in tutti gli ambienti". In termini sociologici il portavoce ha " spalmato la colpa", ovvero, ha insinuato che se un reato lo commettono in tanti e un po' dovunque, il reato non è tanto grave. Terribile!!!!

Mi sa che hai sbagliato blog. Mi dispiace

a proposito di gentilezze: è finito lo sbianchetto ;)

Mi fa piacere, perchè non capita spesso nel mondo del lavoro. Ciò però non significa che sia impossibile: anche io voglio molto bene a una ragazza che lavora con me. Mi sono affezionato molto a lei come non mi capitava da tempo, perché ha cuore e non ti frega. E' sempre gentile, saluta sempre e saluta con un sorriso. E' sensibile anche a una foglia e se qualcosa non va, vuole chiarirla subito. Sa chiedere scusa e accettare le scuse. E' un essere umano, insomma, come me.