Creato da Marvelius il 21/08/2012

Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

« Nel Giardino SegretoI Navigli Della Memoria »

DESIDERIO

Post n°44 pubblicato il 03 Aprile 2013 da Marvelius
 

Lasciò scivolare a terra le lenzuola di seta  nel breve spazio che  separava il letto dal balcone immerso nella pallida luce lunare come l’antro d'una stella , e si infuse in quel biancore come di nebbia siderale.

Tutto fuori era assorto nel  muto silenzio dell’attesa, piccoli sbuffi di vento scuotevano le appendici delle fronde, così gli alberi trasmutavano in fantasmi barcollanti tra vesti  trascinate nel tintinnio della notte.

Nel cielo, un immenso disco giallastro dominava nella solitudine di ore accovacciate come servili biglie inanellate nel conto di una veglia che si sarebbe dipanata come  rossi arazzi sul sentiero che conduce alla fine del tempo.

Appoggiò le mani sulla balaustra e ne afferrò le dure consistenze della pietra,  un umida presa che scosse le intime stanze del suo tempio, mentre  il vento fresco trasportava profumi di essenze misteriose schiuse come effluvi di gemme tra tenebre randagie e lievi pennellate  d’argento .

“Cos’hai “ domandò lei con  voce bassa e   calda e quel suono avrebbe  domato ogni furia e irretito ogni fuoco nel cuore della notte.

 

“Nulla…nulla che debba rovinare  il tuo sonno “ rispose lui senza convinzione “torna a dormire Giulia, è tardi… “.

“Tardi?. .. Per cosa … e tu? Se questa notte ti allontana da me è giusto che anche io ne prenda un po e ne divida ciò che resta con te”


Gabriel piegò indietro lo sguardo avvolto dalle ombre ma lei era già al suo  fianco mentre le sue mani gli  stringevano il petto, un caldo abbraccio scivolò sulla pelle come un fiume che scorre nella terra e vibra con le sue acque fin sopra i mantelli d'erba scuotendo le fondamenta della roccia che sostiene valli e montagne

“Potremmo abbandonarci qui assaporando la notte come fanno gli animali che popolano il bosco nell’intimità della selva” disse con un sorriso ambiguo e lui immaginò la sua bocca splendente, le sue labbra simili a  carnali boccioli nel ricciolo sensuale di pieghe uniche e tumide come un taglio inferto  nel mare dal soffio di un Dio gaudente . 

Sentì il profumo della sua pelle evaporare nel fresco dell’uscio e perdersi nell’afrore della notte , un fremito si impossessò del suo respiro pieno di lei al tocco morbido delle sue mani, riccioli simili a spirali di tenebra gli caddero sulle braccia e come mille aghi penetrarono la carne agitandogli il sangue, poi avvertì i  suoi seni, irti come sentinelle sui bastioni di un castellare, torturargli la pelle. Turgidi e pieni premettero contro le spalle mentre il suo respiro bruciava intorno a lui come aria nel pieno dell’estate.

“Potremmo vegliare qui come su ogni altro  giaciglio, ma di questa notte non coglieremmo che un guizzo oltre i nostri corpi …” Si girò con queste parole ancora sulle labbra guardandola con meraviglia come fosse la prima volta.


Le mani di Giulia  scivolarono lungo i suoi fianchi nudi mentre la penombra  ammantò il suo corpo per lunghi tratti . Restarono a fissarsi per attimi che sembrarono correre lungo l’oscurità della terra , tra le pareti del tempo fin dentro l’intima essenza della carne. I profumi della notte erano ora più intensi. Dolci essenze si sciolsero nella stanza toccando sensi divenuti vigili e pulsanti e le mani di lui tornarono ad afferrare il solido morso della vita.

Le cinse le spalle sfiorandola col gentile tocco delle dita e giù fino ai fianchi

rotondi strappandola dolcemente al buio ritratto della stanza, cosi nella luce pallida della notte una statua d’ ambra pulsante apparve in tutto il suo splendore.

“Abbassi lo sguardo come se un velo di timidezza separasse i nostri occhi” disse sfiorandogli il mento forzandola a fissarlo mentre il suo sguardo veniva celato dall’ombra.

“é solo che in certi momenti  mi sento troppo esposta al tuo sguardo “

“e ne provi disagio?” disse Gabriel con un sorriso pieno di stupore, un misto di eccitata schermaglia e di piacere lo stimolava a procedere verso quell’insolita scoperta.

“No non’è questo…lo sai….” rispose lei con un timbro di voce incerta e profonda, come se si stesse caricando di tutta la sensualità nascosta nel fondo del suo petto.

“Vorrei che mi scoprissi come fa la luce dell’alba sul fare del giorno, quando sfiora con gentilezza  le cime degli alberi al mutare della notte”.

“Ti protegge il buio di questa notte  Giulia e questa luce d’argento che dà ai tuoi occhi la profondità del mare” e cosi dicendo la baciò con delicatezza unendo le sue labbra alle sue.


Piccole pagliuzze avevano preso a bruciare e scintille vermiglie si disperdevano nel buio della notte, vagando tra la radura del bosco come farfalle danzanti al lume di lucciole erranti. Poi quella fiamma  divenne  fuoco e divampò nella selva come rogo incandescente avvolgendoli come fastelli ai piedi di piramidi di covoni sotto un cielo tempestato di  stelle.

Le mani di lui seguirono  rotte segnate nel portolano segreto di un naviglio mai varato, cercando tesori sul fondo di un oceano segreto, frugando tra le gioie celate in antri e anfratti mai disvelati, tra le sete di palazzi irraggiungibili e  nei serragli cinti di giardini dai profumi ineguagliati.

Come giunchiglie ondulanti si intrecciarono i loro corpi simili a fasci di cordame nell’abbraccio della carne. Respiri agonizzanti morsero i battiti del cuore come a suggerne il sangue nel piacere che brama nella lotta di muscoli avvinti nell’unione d’anime pulsanti.

Umori si mischiarono come fiumi in piena nel delta del mare. Correnti  turbinose penetrarono i più perduti recessi trascinando ogni cosa dietro di sé e il greto dei loro ventri tintinnò all’unisono come battuto dalle stesse acque, gemendo e ansimando come fiere che ruggiscono nel folto della foresta, come stille e pulviscoli di fuoco che guizzano e sfrigolano nel buio della notte.

Quando l’algore penetrò nella loro stanza una musica argentina risuonò tra le tende e le sete del letto. Le loro bocche ancora assetate pian piano smisero di cercarsi come le foglie di un tiglio sotto la furia del vento che lentamente cede alla pace del giorno. Le rosse e delicate consistenze dei loro esseri che avevano stillato i piaceri della notte nell’arsa stretta delle loro mischie ora languivano soddisfatte nel tepore della pelle.

Ora era lei che lo fissava con una voglia compiaciuta e una spavalda stizza di lussuria  scintillava nelle pieghe dei suoi occhi.

 “ Ti amerei fino a morirne“ disse affondando le sue unghie nel suo petto già segnato da piccoli rivoli di una passione trascorsa nell’intimità dei loro affetti  .

“Il mio sguardo non ti imbarazza più?” domandò Gabriel   con una sottile allusione e lasciando scivolare un dito sulla sua bocca come a sospendere ogni risposta catturando il respiro di lei.

“Il tuo sguardo veste il mio desiderio e poi con la stessa sfrontata indulgenza lo spoglia con dolcezza e furia come io desidero oltre ogni mia voglia ” …e dicendo ciò baciò la sua  mano mentre il suo dito spariva nella sua bocca …


M.lius

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Marveliusland/trackback.php?msg=12021023

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
lucre610
lucre610 il 04/04/13 alle 20:06 via WEB
L'ho letto tutto...... sono rapita dal tuo modo di scrivere ....... Passione ...... fremito .... calore ......... due persone che si amano ...... che c'e di piu' bello ? Un sorriso da lucre'
 
 
Marvelius
Marvelius il 15/04/13 alle 20:33 via WEB
Buonasera Lucre...è da una decina di giorni che non riesco ad avere un minuto per entrare e rispondere, lo faccio stasera con piacere.
Sono daccordo con te che due persone che condividono passione, affettività e affinità elettive non hanno poi molto piu da desiderare ...ma non sempre è così poichè resto fedele al al mio carattere e al desiderio mai domo di andare oltre le cose ovunque esse indichino una via non ancora percorsa; il desiderio di scoprire il mistero del non conosciuto e la voglia di ripartire dopo ogni sosta anche la piu piacevole e riempitiva.
Tutto ciò per dire che il desiderio è la forma piu multiforme della ricerca mai sazia, e l'essere umano è un eterno insoddisfatto poichè accanto all'amore come essenza sublime della conoscenza dell'altro vi è un insoddisfatta volonta di ricerca a cui spesso non sappiamo dare un nome nè una meta ed'è la conoscenza di noi stessi e di cio che che si cela oltre il più lontano l'orizzonte. Un abbraccio Lucre...
 
isad0ra
isad0ra il 06/04/13 alle 19:08 via WEB
su quest'ultima frase metterei un bel copyright.....
 
 
Marvelius
Marvelius il 16/04/13 alle 13:54 via WEB
davvero? uhmmm...
 
BlancaFuente
BlancaFuente il 09/04/13 alle 17:02 via WEB
Rapita, estasiata, coinvolta, illusa, rabbrividita, eccitata, appassionata, vogliosa... 'nvvidddioossssaaaaa!!! ;p Bacione mon cher!!!
 
 
Marvelius
Marvelius il 16/04/13 alle 13:57 via WEB
con tutte queste tue emozioni in circolo non dovresti girare da sola anzi camomilla, doccia fredda e musica a palla....eh ehe eh...
un baciotto Blanca...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Marveliusprefazione09m12ps12Olivier.Miraacquasalata111Rebirth22paola_spagnaGinevra_2021Sitamarhilimone12solounick_nameSaturnjamoon_IMadame_Kathleenneimieipassi
 

TAG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLE DI CIVILE CONVIVENZA

Questo blog non può intendersi come ovvio come prodotto editoriale

Le foto  e i video di questo Blog e del relativo Profilo e/o Sito sono state reperite in gran parte sul web.

Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa immediata rimozione.

Ogni testo, scritto, pensiero poesia qui riportato, è di mia proprietà e non può essere copiato o riprodotto in altre piattaforme, siti o blog , senza mia espressa autorizzazione o senza citazione scritta della fonte, ai sensi della normativa n.29 del 2001.

R.B alias Marvelius

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963