Creato da Marvelius il 21/08/2012

Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

« Bella...Mina... Sacrificio d'Amore... »

Lucy...Ode Al Mio Signore

Post n°59 pubblicato il 30 Luglio 2013 da Marvelius
 

 

 

E in questa notte padrona del tempo che volteggio

senza pace tra i merli della torre. Poso i miei artigli sugli

sbecchi e i dongioni, sfido e rasento le lesene delle mura

ciclopiche del Suo castello, tra i lampi che rischiarano il

cielo e i tuoni che sconquassano le sue fondamenta.

Le fiaccole sono molestate da un vento ghiaccio che

scende dai monti d'ostro e sulle reni dei loro crinali si

inorgogliscono ruggendo e frustrando ogni filo d'erba,

piegando e scuotendo le fronde degli alberi o gli irsuti

prateggi delle terre del mio Signore.

 


Lui è lì...nel chiuso forziere delle Sue cupe stanze, tra il

 riverbero delle torce e le tende di tulle, sul Suo letto siede

leggendo lettere d'amore e nei Suoi occhi il brillìò del fuoco

che arde nel Suo gelido petto .

Lunghi capelli gli ricadono sulle spalle, lo sguardo duro

come spigoli di pietra e tenero come la carezza del vento

che sa perdonare.

Calde labbra si muovono tra bisbigli di note e lettere

ricamate dagli svolazzi di un pennino mosso da dita gentili,

mentre mani forti d'una presa che piegherebbe il metallo

stringono pergamente antiche come il tempo dei mortali.

Lo vedo tra i vetri picchiettati dalla pioggia alzarsi tra

le Sue ricche vesti, scuri panneggi di seta tra monili

d'argento.

Gingilli dalle fogge strane l'adombrano come un testimone

d'antiche reliquie.

Un cinto addome ne esalta il corpo e i muscoli che si

tendono come fasci di giunco...

è il Mio Padrone ed io la Sua Schiava.

Amorevole sono alle Sue carezze e docile piego il capo

quando mi guarda con il verde intenso dei Suoi occhi, le mani

Sue mi danno il calore che la notte ruba alla mia pelle, i Suoi

baci mi danno il respiro che nutre la vita che non è più vita.

Ma null'altra vita io chiedo se non questa mille e mille altre

volte insieme al mio Signore.

Furente è il Suo indomito carattere, come vento  marziale

sui boschi resinosi, glaciale è  la Sua natura che sa essere

come l'azzurro ghiaccio al di là di terre d'oltremare.

Strali i Suoi sguardi che bucano l'aria e i clipei di bronzo

ma nel Suo petto dimora il  fuoco che arde come nei

crogioli di un fabbro.

 


Nella Sua calma ritrovo il soffio dell'estate, nelle Sue dita

la marea che imbianca, nelle Sue premure il caldo abbraccio

della primavera e la Sua voce un suono che scuote la mente

fin dentro l'ultima postilla che fa sussultare il mio corpo.

Mi seduce col Suo timbro vellutato, il mormorio delle Sue

parole è una cascata d'acqua vespertina, i suoi sussurri

come acqua di fonte, nettare la Sua bocca che cuce ricami

sulla mia pelle e lamina d'oro caldo la Sua lingua che fruga

nelle mie voglie come una fiera cerca la sua preda.

Sa toccare la mia carne il mio Signore, ne cerca ogni traccia

come fosse una terra di conquista, mi sfiora come libri rari

e delicati come olio profumato che cura e lenisce le mie

cicratrici.

Ne sfiora le sporgenze, ne scopre gli angoli e gli spazi più

nascosti, a Lui nulla sfugge che non mi appartenga, nulla

che Gli appartenga e su cui imprime il Suo sigillo.

Mi lusinga con il corpo, mi adula con le parole, mi conquista

con la mente, mi possiede con la carne, mi porta sulle cime

dei monti e mi precipita negli abissi piu profondi, nelle vertigini

della terra mi trascina al calore delle rocce e nel vuoto piu

spaventoso mi sostiene come torri svettanti nella tomenta

e nella calura.

Il Suo tocco penetra la carne e regge i fili della mia anima,

li fa vibrare come i Suoi violini nel buio e nella penombra,

tra le luci che amoreggiano con le ombre sfila i miei pensieri

e ne fa merletti, come col crine che Gli piace attorcigliare.

Il mio Signore, in fondo, sa essere  tenero come un

bambino, curioso e viziato, che cerca le Sue pietre sulla

spiaggia e come un Despota ramingo e solitario le trova in

fondo al mare come le ossa della terra.

Melanconico è il mio Signore nelle notti come questa

ma sa essere il piu allegro Compagno d'avventure,

il più prezioso degli Amici,  il piu attento degli Amanti.

Tenace è il Suo carattere, ombroso il Suo scrutare, geloso il

Suo possedere, ma possiede con libero dominio, non mi toglie

nulla che io non voglia e mi da tutto cio che io possa desiderare.

Ma non ho voglie d' altro che del Suo sostare nel mio letto,

del Suo corpo intorno al mio, le Sue braccia forti come

funame di nave strette sul mio seno , le Sue membra che

premono come una morsa  togliendomi il respiro,

le Sue gambe che legano i nostri ventri come a fonderli in un

abbraccio  immortale... questo voglio e in questo desiderio

ardo come fuscelli al sole d'agosto.

 


 

E' volubile il mio Maestro e a volte incostante, si scalda per

nulla e si placa con niente.

Ha un orgoglio smisurato e si picca quando non riesce

in qualcosa che ogni mortale nemmeno immaginerebbe.

Ma io lo amo il mio Signore, ne amo i difetti quanto le virtu

sconfinate, amo quel Suo piglio accigliato, quel Suo muso da

adolescente, i borbottii da mortale, l'infaticabile energia, il

guizzo geniale, l'entusiamo che mi conquista, la fiducia

smodata nel Suo

intelletto...

Ohhh si io lo amo più di me stessa e oltre ancora.

Su un Trono di Spine Lui siede, su un cespo di aghi

poggia il capo.

Cuspidi  di lancia ne molestano la schiena, eppure

nulla sembra turbarlo nelle ombre che lo avvolgono in una

notte come questa, dove io so' di non poterlo sostenere.

Lo abbandono come Lui vorrebbe nel silenzio dei ricordi,

solo con Se Stesso, con i Suoi pensieri che sovrastano il

cielo, le emozioni che solcano oceani in tempesta, mentre una

musica che scandaglia le profondita del Suo essere si spande 

nelle  stanze di questa  torre e arriva fin oltre le mura del Suo

castello, oltre questi vetri rigati dalla pioggia che come lacrime

nella notte scivolano sulla pelle  per volare via nel vento...

 Marvelius

 

 

 

 

 

 

 
Rispondi al commento:
Marvelius
Marvelius il 01/08/13 alle 12:21 via WEB
Sono felice anche io del seguito Dany...
La vita di un "eterno" non potrà mai essere facile anche se invidiata, a me affascina più di quanto tu possa immaginare, non perchè ne invidio l'interminabile suo tempo ma perche mi affascina pensare ( il nostro pensiero forse è la forma immateriale che piu si avvicna alla immortalità) alla complessita di un personaggio che ha vissuto le tappe della storia e una quantita di sentimenti ed emozioni inimagginabili.
Ci si puo stancare della vita? Delle esperienze mutevoli? Dell'amore? Come tutte quest ecose vengono metabolizzate, sentite, vissute da chi ha un orizzonte di vita scevro da un definitivo distacco. La morte da un senso alla vita, come la vita lo da alla morte , ma senza questa tappa ineluttabile del destino di un uomo tutte le sue esperienze non sono destinate a mutare? A essere valutate e vissute in maniera del tutto differente?.
Amare ...è un aspetto cruciale in questo tema. Amare un mortale...sapendo della sua fine, ma anche un mortale ama sapendo della sua fine. La fine dell'amore o la fine di una storia, una prematura scomparsa. Cosa muta dunque per un immortale ? Direi quasi nulla, non credo che ci si possa abituare all'amore non cogliendone piu l'essenziale, quel caos emozionale e l'irrazionale turbamento dei sensi, poiche ogni persona che incontra l'amore incontra un esperienza unica e irripetibile.
Lucy è schiava d'amore per il suo Principe eterno ma qui Lucy è descritta, pur rimanendo nell'ombra, come essa stessa immortale...è un uccello che volteggia tra la torre del castello. Ha ceduto la sua mortalità e la sua umanità per amore del suo Signore ed in questo sacrificio sta la sua dedizione, nella sua condanna il suo tributo d'amore, nella sua dannazione il suo affidarsi a Lui. Da qui l'amore per Colui che rappresenta non il Dominus di una letteratura fatta di sfumature in chiaroscuro, ma il suo Dominus totalizzante, l'appagamento che trascende il tempo, l'affezione che sublima nella penetrazione di un desiderio e di una lussuria che va oltre il corpo e sostanzia nello spirito e nel pensiero di questi due immortali.
Quanto al cuore indurito e cicatrizzato di un Eterno posso solo immaginare le goie e i dolori che puo aver vissuto.
Ma non sono le gioie e i dolori, quando essi siano in pari misura, a rendere piu sensibile un animo?
Chi troppo ama troppo soffre ma chi non ha mai amato non ha mai vissuto direi. L'amore lenisce ogni cosa ma non le cancella vero ma al di la dei vuoti abissali, del tormento e della solitudine che riempie e sprofonda vi è la capacita di un uomo di riempirsi dell'amore di una donna che sa donare la pace come la guerra, la tormenta come la bonaccia, trasportare su rive placide o immergere nelle onde di oceani in tempesta ...
Marvy
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Marveliusprefazione09m12ps12Olivier.Miraacquasalata111Rebirth22paola_spagnaGinevra_2021Sitamarhilimone12solounick_nameSaturnjamoon_IMadame_Kathleenneimieipassi
 

TAG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLE DI CIVILE CONVIVENZA

Questo blog non può intendersi come ovvio come prodotto editoriale

Le foto  e i video di questo Blog e del relativo Profilo e/o Sito sono state reperite in gran parte sul web.

Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa immediata rimozione.

Ogni testo, scritto, pensiero poesia qui riportato, è di mia proprietà e non può essere copiato o riprodotto in altre piattaforme, siti o blog , senza mia espressa autorizzazione o senza citazione scritta della fonte, ai sensi della normativa n.29 del 2001.

R.B alias Marvelius

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963