Creato da Merk9 il 27/08/2011

EsSeNzA DeL PeCcAtO

Niente è come sembra

 

 

Il momento giusto!!

Post n°45 pubblicato il 04 Novembre 2012 da Merk9
 

Quei due calici di cristallo finissimo, avevano la voce di quel mogano scuro su cui erano appoggiati da molto tempo, la loro trasparenza si era fusa ormai col sapore del legno diventando un'unica cosa. Mi erano stati affidati da una persona importante che si era raccomandata di averne cura, li adoro quei due calici, ma a volte la troppa cura fa sì che ne venga meno l'uso. Non ho mai usato quei due calici....aspettando sempre qualcosa di speciale, l'occasione giusta per alzarli da quello scaffale cupo e riempirli di bollicine frizzanti, solo per ridarli la gioia che avevano un tempo. Anche se nell'usarli si fossero rotti avrebbero comunque fatto quello per cui servono.... probabilmente ne sarebbe valsa la pena. Quello che intendo dire è che le cose non cambiano, usarli adesso o domani o tra un tempo indefinito.... bisogna sfruttare il momento, i calici saranno sempre in cristallo a rischio di rottura, aspettare è solo un palliativo penoso per cercare di preservare qualcosa che comunque non è un soprammobile, tanto vale comprare due bicchieri da cucina per pochi soldi al supermercato, da riempire ogni giorno e su cui appoggiare le labbra, anche se non saranno mai stupendi come quei due calici, non avranno mai la pretesa di essere riempiti solo con champagne, ti daranno sempre quella sensazione di sicurezza, di certezze e di calore che è l’uso giornaliero delle cose.

Tutto questo è un peccato... non ha un senso aspettare il momento giusto. Il momento giusto non arriva mai.... oggi... domani.... tra un mese.... tra un anno.... tra dieci.... quando?? Non è rimandando che cambiano le cose!! Il momento giusto è sempre.....

Perché il momento giusto.....

…è adesso!!!

 
 
 

Il confine tra Me e Te

Post n°44 pubblicato il 02 Novembre 2012 da Merk9
 

Ecco i migliori momenti, la solitudine fa accendere i miraggi sui sogni infranti, desta la febbre di morte delle notti insensate.... il rischio più alto è amarti, come un brivido prima di un salto nel vuoto, sei tu il mio infinito.... sento tutti i nostri sogni nell'inconsistenza delle mie stanze, chi siamo?? Polvere di rubini colorati di sangue, ceneri di legna arsa, basta un soffio, una folata di vento e niente sarà mai, nulla avverrà, siamo illusioni del nostro immaginario.

Per disegnare nuovi orizzonti ho lasciato andare le abitudini, ho perduto il senso delle cose, ho chiuso la porta alla ragionevolezza ed alla normalità, sono un folle è vero, ma cosa sarebbe il tutto senza un pizzico di follia.... diventerebbe il niente. Il tutto... il niente...

....ghiaccio secco è il confine tra me e te.

 
 
 

Il rumore delle stanze vuote

Post n°43 pubblicato il 30 Ottobre 2012 da Merk9
 

Non riesco a dormire, basta uno sguardo, un'occhiata attorno a me ed ecco... ecco i ricordi, escono fuori dagli armadi, dai cassetti, da vecchie foto, dalle crepe delle pareti... anche gli oggetti pare che debbano dire la loro... ogni singola mattonella, quel caminetto, persino la macchinetta del caffè... come può essere rumoroso il passato, è incredibile la confusione che può fare la memoria, un brusio assordante.

Sembra che il tutto voglia parlarmi ed io, ho lo sguardo nel vuoto, anche se sembro attento non lo sono affatto, dico sì, sempre e solo sì... perchè è molto più facile annuire che spiegare un no.

Il problema sono le stanze, che tramano alle tue spalle, le stanze della vita che riflettano le voci in un'eco interminabile... quelle della vita passata stridono, le future forse urleranno, o forse staranno zitte... ma c'è il forse, quelle del presente sorelle delle passate si stanno svuotando per dare spazio al proprio eco, la consapevolezza si fa strada, le parole sono chiare ed io non sono incluso... semplici errori di valutazione, sfumature che si sfumano.

Tutte insieme le stanze.... ti esibiscono il conto da pagare, ti porgono domande, troppe domande, troppi perchè.... ma il mio è un salto nel vuoto, non vi sono risposte, non vi sono certezze.... mai ci saranno!!

La situazione precipita.... forse è proprio quello che vorrei... precipitare insieme a te... ma.... le stanze sono vuote!! Il riflesso dell'eco rimbomba a voce univoca...

(Precipiterò da solo)...

 
 
 

Tu!

Post n°42 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da Merk9
 

Inutile dire un nome, un cognome, darti un volto, un sorriso, seplicemente per me sei solo Tu, ed io questo voglio: Tu… da non dividere con nessuno... mia!

Com’è rumoroso a volte il nostro cuore, domande, domande e ancora domande ma qualunque esse siano una voce ci parla in un orecchio suggerendoci la sola risposta… “sì! Dì di sì!” Qualche volta alzerai lo sguardo ed io ci sarò… e Tu ci sarai… proprio dietro a quella porta che ho disegnato nella mia vita, quella porta immaginaria per far entrare solo te.

Tu sei una casa di campagna, un porto straniero, sei l’odore di pioggia, un bacio dato alla neve, un riflesso di un tramonto…  Tu sei un treno in corsa, un piacere d’autunno, una lettera nell’universo… e la luna… la luna non è piena neanche stanotte perché manchi Tu… qua con me.

 
 
 

Orgia col Diavolo

Post n°41 pubblicato il 26 Ottobre 2012 da Merk9
 

Sentii un respiro che pareva un sibilo.... avvertii la presenza di qualcosa dietro di me ....mi alitava addosso.... il calore mi pervase il corpo come se fossi a pochi centimetri da un fuoco che arde.... era pesante ed affannoso.... riuscivo a sentire l'umidità dietro la schiena... ero oppresso, mi mancava il respiro, l’aria... mi girai d’improvviso.... quello che vidi mi lasciò sbalordito, ma nel contempo affascinato.... vidi una serpe, con il busto di una donna, non portava veli, il suo seno era perfetto, la sua pelle lucida come la cera.... aveva capelli argentei ed occhi di ghiaccio che incantavano..... aveva le labbra di due colori, una rossa ad indicare il peccato.... l'altra di un nero talmente intenso che il mio sguardo faticava a non perdercisi dentro.... il nero del degrado e dell’ignoto,  non aveva sesso poiché dall'ombelico in giù la sua pelle si mescolava a quella della serpe sia di forma che di pigmentazione sino a diventare una vera e propria coda.

La cosa strisciò verso di me fulminea....quasi il mio occhio non riuscì a percepirne il movimento.... mi ritrovai il suo viso di fronte al mio..... sorrideva mostrando i denti aguzzi.... con fare maligno, si riusciva a percepire nei suoi occhi il dolore e la sofferenza..... era agghiacciante.... ad un tratto la serpe tirò fuori la lingua lunga ed affusolata, me la passò attorno al collo....le gocce di saliva scendevano lentamente sul mio corpo nudo.... con la coda si avvinghiò al mio addome....la sua mano scivolò sul mio sesso.... poi, con voce cupa e sensuale mi disse di avviarmi.

Iniziai a camminare lungo un corridoio buio con addosso la serpe avvinghiata ....non si riusciva a vedere la fine..... su entrambi i lati si alternavano dei loculi scavati nella roccia delle pareti, questi erano chiusi da delle tende rosse trasparenti ed illuminati soltanto da una candela ciascuno..... dai loculi si sentivano uscire urla di dolore e di piacere.... si alternavano e si mescolavano ossessive, risate e pianti isterici.... quasi a spezzare il silenzio surreale che c'era in quel luogo. il soffitto del corridoio era tempestato da volti umani vivi....nei loro occhi la paura, il tormento e l'impotenza. Una volta arrivati in fondo al corridoio mi ritrovai davanti ad una grande porta.... ormai la mia pelle era bagnata dalla saliva della bestia ed io ero eccitato dal suo toccarmi..... il portone si aprì lentamente.... mi ritrovai in una stanza tappezzata completamente di velluto rosso.... al lato un grande camino acceso.... nel centro un grosso letto rotondo anch'esso uguale al resto.... rosso, sopra al letto quattro donne svestite dai loro abiti.... i loro corpi erano stupendi.... una di esse era legata con delle corde a pancia in giù con piedi e mani alle zampe del letto... le altre sopra di lei che la toccavano e la leccavano..... ansimante godeva delle loro attenzioni.... si girarono e mi invitarono in silenzio coi gesti ad unirmi a loro.... io e la serpe ci avvicinammo.... la serpe ne afferrò una per i capelli e mise la sua faccia sul mio sesso.... la donna cominciò a gustare il mio sapore.... poi mi presero e mi tirarono verso la donna legata a faccia in giù..... montai su di lei e la presi dal dietro tra urla di piacere e risa confuse.... la serpe si godeva lo spettacolo strisciando sulle pareti e sul soffitto quasi non avesse pace.... le gocce della sua saliva  ci cadevano addosso bagnandoci di quel liquido caldo e viscido.... per molto durò il delirio del sesso ....anche la serpe si unì ...l'orgia di piacere e perversione sembrava infinita .....sino a che la serpe con uno dei suoi balzi prese le tre donne slegate, con la sua coda  spezzò i loro colli esili ....poi lasciò cadere a terra i loro corpi senza vita tremanti per le convulsioni e gli spasmi .....strisciò davanti a me e con un coltello affilatissimo con un manico nero e rosso come le sue labbra, mi incise l’addome con due parentesi che si toccavano ai culmini.... era l’abbraccio terrorizzante del diavolo, ed il mio sangue sgorgò sulla donna legata che stavo ancora possedendo.... lei piangeva e si disperava.... era terrorizzata  e chiedeva pietà.... la pietà era morta!! Ed era morta con me da quando entrai in quell’infero nauseante.

Guardai la serpe incantato dai suoi occhi e lei rise.... e rise ....e rise ancora, a crepapelle.... a bocca chiusa e disse: Tu Mercurio sei morto, siamo tutti morti e questa è la tua dannazione, la tua pena da scontare ogni volta che finirà inizierà ....la tua orgia col diavolo.

 
 
 

          

 

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