Post n°10 pubblicato il 31 Luglio 2015 da Merube
Ha una sagoma aspra il dire quando le ruvidezze repentine di un tempus poris scontornano ogni lemma e tace il titillare convulso della lingua sul palato come uno sbattacchiare d'ali a misurare fiacco il ciglio del vocitus. In girotondo vorticano tutte le parole, prima dello schianto, prima di stramazzare in sincronia con il silenzio incrinandosi nel baricentro fino alla genesis di senso. Così il corpo abbandona peso all'anima e muta d'accezione e d'essenza, nello spiazzo dell'allocuzione si appunta come un fregio nero a margine, nel bianco esangue di una pausa muto, diserta la distanza, annichilendosi si fa senza verbo, cronico, sconfinato.
https://blog.libero.it/Merube/trackback.php?msg=13252304 I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Commenti al Post:
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero. |
Inviato da: canescioltodgl10
il 13/07/2016 alle 08:12
Inviato da: canescioltodgl10
il 01/06/2016 alle 07:40
Inviato da: dominjusehellah
il 27/11/2015 alle 23:15
Inviato da: PRONTALFREDO
il 27/11/2015 alle 21:02
Inviato da: EMMEGRACE
il 21/11/2015 alle 10:42