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BRINDISI LA MIA CITTA'

COME ERAVAMO 

 

 

BOICOTTAGGIO TUTTOSPORT

Post n°67 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da mino46
 

 
 
 

Il diritto di non essere presi per i fondelliEditoriale di G. BELVISO

Post n°66 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

Ebbene si, lo confesso, ho intimamente sperato che fosse un semplice problema di ambientamento, che fosse necessario dare un po’ di tempo al neo-direttore di Tuttosport per scegliere di non essere più uno dei tanti vice del giornaletto rosa .

Ho pensato che piano piano avrebbe preso atto, anche nella malaugurata ipotesi che non lo avessero avvisato, che oggi i suoi lettori, cioè coloro che gli garantiscono il lauto stipendio, sono in maggioranza di chiara fede Juventina.

Ero certo che anche lui, come i tanti che lo hanno preceduto, avrebbe dovuto mettere da parte la propria fede calcistica ed elaborare una linea editoriale non volgarmente di parte ma quantomeno vicina alle posizioni dei propri lettori.

Invece sono ad oggi nella spiacevole condizione di dover chiedere scusa ai tanti Soci dell’Associazione che presiedo i quali mi incitavano ad avviare tempestivamente una decisa azione di boicottaggio nei confronti di quello che si può ormai considerare come la succursale torinese della Pravda Rosa.

Non era neanche lontanamente ipotizzabile, infatti, leggere di scandali arbitrali sul Corriere dello Sport e soprattutto sul giornaletto rosa, mentre sulla prima pagina di copertina di ieri di Tuttosport campeggiava trionfalmente la notizia del probabile passaggio di “Ronaldinho agli onesti”.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ed esaurire definitivamente il pur limitato credito che avevo deciso di concedere all’ambasciatore Gazzettaro in trasferta a Torino è stato, senza ombra di dubbio, l’odierno editoriale (il diritto di sbagliare) in cui, l’esimio sig. De Paola, ci esortava ad essere assertivi e a non pensare male.....concedendo alla classe arbitrale e al suo Designatore, amante dei ristoranti chiusi e frequentati da dirigenti del Milan, tutte le attenuanti possibili, comprese quelle che di solito le mamme danno ai bambini colti con le mani nel sacco.

Insomma concedergli il “diritto di sbagliare”.

Non si tratta, a suo dire, di sudditanza psicologica, non ci sono campionati truccati e, quindi, gli arbitraggi sono regolari.

Si tratta semplicemente di errori dovuti all’umana natura. !!!!????

Ed allora mi chiedo:

• Dov’era il dott. De Paola quando il giornale rosa scriveva di arbitri condizionati dal sistema Moggi?
• Perché lo stesso garantismo non veniva declamato nei confronti di Bergamo e Pairetto??
• Perché oggi “nel calcio si può perdere” mentre quando gli “onesti” in passato perdevano era dovuto a fattori esterni?
• Perché oggi “si deve rispettare” l’avversario mentre in passato lo si sottoponeva a settimane intere di gogna mediatica?.
• Perché se oggi si parla di errori che “vanno oltre” è da irresponsabili?
• Il Sig.De Paola ci potrebbe spiegare il motivo per cui, a seguito di uno studio dell’Adicosum, il 41% delle gare dello scorso campionato e ben il 43% di quello attuale sono state modificate da errori arbitrali?
• Ed infine, ma soprattutto, ci può spiegare cosa ci fa a Tuttosport?

L’Associazione GiulemanidallaJuve e tutti i suoi associati si aspettano, orbene, una chiara e tempestiva virata verso contenuti editoriali sicuramente meno indulgenti nei confronti di un sistema malato che ha ingiustamente individuato nella Juventus e nella sua depauperazione, la medicina adatta a salvarlo.

E soprattutto meno indulgenti nei confronti di una dirigenza e una proprietà che continuano a dimostrarsi inadeguate per le ambizioni e per il blasone di una società come la Juventus.

In mancanza di tale presa d’atto e di un tangibile riavvicinamento alle emozioni dei veri tifosi della Juventus saremo costretti ad avviare una massiccia, dura e sistematica opera di boicottaggio del glorioso giornale che fu di Caminiti e che oggi da marrone è diventato rosa pallido.

Giuseppe Belviso
Presidente Associazione GiulemanidallaJuve

 
 
 

LA FARSA CONTINUA

Post n°65 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

Non basta Tuttosport (rosa) di oggi per capire che ormai è simile alla Garzetta (rosa)? La misura è colma!

Nemmeno un accenno sulla prima pagina sul grossolano furto interista con il Parma. Finalmente anche il direttore di TUTTOSPORT è uscito allo scoperto: mentre il Corriere dello Sport e anche la Garzetta evidenziano lo scandaloso arbitraggio dei Kollina boy's. Il ns. ex giornale cosa fa? Bene, nasconde in prima pagina la vittoria dell’Inter tacciandola come rimonta dietro il colpo di mercato Ronaldinho.

Questo è il potere che combatteva il nostro, sempre rimpianto, direttore generale. Questo è il potere che oggi è finalmente emerso e che puzza più di tutta l’immondizia fetente che abbonda nelle strade napoletane. Un campionato sponsorizzato dalla TIM non può che vincerlo l’Inter, sono queste le condizioni che fanno dire all'ineffabile Matarrese che: " senza i soldi dell'inter e del milan il calcio non sopravvive”? Che cosa avrebbe farneticato il benzinaio milanese, tutto soldi e niente cervello e morale, distruttore del calcio in Italia, due anni fa se 4 rigori di fila, tutti molto dubbi, tutti determinanti per sbloccare o chiudere le partite li avessero dati alla Juve ? Vincere senza avversari e con arbitri che ora non sono più giustificabili neanche con il beneficio del dubbio. Come mai stavolta non ha avuto nulla da dire ?

Col nuovo direttore, sotto la sagace scuola di pregnante odio juventino di Verdelli, Palombo e Cannavò, è iniziata l’era della non informazione di Tuttosport.

Quello che è accaduto a S.Siro ieri sera è la prova provata di ciò che La Triade combatteva e al potere soprattutto mediatico che si combatteva senza mezzi televisivi a disposizione. Complice la nostra nuova dirigenza e non immuni da peccati e omissioni gli ultras, siamo sbeffeggiati NOI col grido di "LADRI". Sì! Ci hanno ucciso l'anima e con essa la giustizia, la verità, la libertà d'informazione. Non è ora di dire BASTA! a tutto questo scempio? Cosa si aspetta ancora perché rinasca, nel popolo juventino TUTTO, un barlume di orgoglio e una reazione a questo calcio sempre più corrotto da voraci usurpatori di scudetti altrui e manipolatori di campionati falsati?

 
 
 

PER NON DIMENTICARE!

Post n°64 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

E’ passato più di un anno e mezzo dal momento in cui, nel maggio 2006, la gazzetta dello sport, quotidiano che si trova sempre meno sui banconi dei gelati dei bar, pubblicò per prima le intercettazioni (per le quali la procura di Torino chiese l’archiviazione) e diede il là alla gogna mediatica mistificatrice.
Tutti i media si accodarono, naturalmente, e nell’intervallo dell’ultima giornata del campionato relativo alla stagione 2005-2006 (giornata che ci avrebbe consegnato il ventinovesimo scudetto), il prode John Elkann scaricò in diretta TV la Triade Umbertina, ammettendo di fatto la colpevolezza e “invocando” la gogna mediatica al fine di liberarsi di un management sgradito con tanto di necessario sputtanamento internazionale per toglierselo dalle balle e non ritrovarselo in altri rami del Gruppo.
Sono bastate quelle intercettazioni, per cui il PM Maddalena chiese l’archiviazione, dal momento che le intercettazioni provenienti da Napoli non erano ancora state pubblicate.
Eh si, la gogna l’hanno voluta loro e John Elkann, evidentemente consigliato dai suoi tutori e dal suo ziastro, ha dato il via alle danze con quelle dichiarazioni che, ancora oggi, risuonano nella mia mente e sono scolpite nella mia memoria che non vuole proprio rassegnarsi ad essere pigra.
L’ondata violenta delle intercettazioni provenienti dalla procura di Napoli ha fatto si, probabilmente, che la situazione sfuggisse loro di mano e divenisse incontrollabile.
Fatto sta che lorsignori hanno svenduto l’onore la storia e l’orgoglio bianconero per interessi in altri settori strategici e chissà per cos’altro ancora.
Da quel momento, ovvero dalla presa di distanze dalla Triade, tutti gli atteggiamenti sono stati un crescendo di vergogna ed ignominia: hanno impiegato oltre un mese per sostituire il “dimissionario” C.d.A., lasciando vacante il vertice societario e la società sola in balìa delle accuse, delle mistificazioni e delle calunnie figlie della frustrazione feroce e vendicativa dei perdenti incalliti a cui non sembrava vero di aver trovato un alleato in casa Juve.
Il signorino john elkann, successivamente, ha nominato un nuovo C.d.A. composto da persone accuratamente selezionate anzichenò: rigorosamente bandite la juventinità e le competenze!
Un crescendo di infamia e di ignominia, dicevo, passando poi per la strategia difensiva adottata nel teatrino ambulante dell’estate 2006, per il ritiro del ricorso al Tar, per le scuse INDECENTI al calcio italiano che gridano vendetta, fino ad arrivare ai giorni nostri.
E nel frattempo abbiamo saputo da blatter che montezemolo ha fatto da “moderatore” durante calciopoli e nei giorni immediatamente precedenti il ritiro dell’ineccepibile ricorso al Tar, che la clausola compromissoria è illegale (a dire il vero questo lo si è sempre saputo!) e abbiamo avuto conferma di ciò dal fatto che tutte le squadre che si sono rivolte alla Giustizia Ordinaria, violando tale clausola, non hanno avuto ulteriori penalizzazioni, o se le hanno avute, la stessa Giustizia Ordinaria le ha successivamente tolte: emblematico è stato il caso recente dell’Arezzo.
Abbiamo saputo delle agevolazioni finanziarie ricevute da Fiat Auto…
Abbiamo saputo, inoltre, che montezemolo, che tra l’altro detestava morbosamente Giraudo per una serie di motivi, è stato protetto da tavaroli nella sua ascesa a Presidente di Confindustria…già tavaroli…proprio l’ex capo della Security di telecom che ha spiato illegalmente, tra gli altri, gli ex dirigenti juventini…

Ogni giorno che passa, e concludo, si sgonfiano le accuse rivolte alla Triade nell’infame estate del 2006. Ogni giorno che passa si rafforzano altresì i sospetti, per quel che mi riguarda divenuti certezze da molto tempo, della collusione della attuale, indegna proprietà.
Ora il liquidatore yesman di corso Galfer si inchina felicemente e col sorriso sulle labbra al padrone coi denti marci, a cui ha fornito le chiavi della nostra sala trofei, dopo aver giurato di rifarsi ai valori di Facchetti per l’eternità, e obbedisce con la coda tra le gambe, in accordo a quanto stabilito nel contratto di affossamento della Vecchia Signora.

VITTO81(da: http://www.juworld.net/articolo.asp?id=7078)

 
 
 

TRATTO DA WWW.JU29RO.COM

Post n°63 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

La differenza tra rischio ed opportunita'.......


Anno nuovo, sgomento vecchio.

Se a qualcuno fosse sfuggito, il giorno 4 gennaio il Presidente della Juventus FC ha compiuto 63 anni.

Nel giorno del suo compleanno ha pensato bene di non farsi mancare nulla.

E cosi ha alzato la magica cornetta ed ha convocato il suo giornale preferito cioe' quella sottospecie di quotidiano rosa che fino a poco tempo fa si trovava sempre meno spesso sui banconi dei gelati dei peggiori bar delle peggiori periferie italiane e che adesso invece comincia a comparire di sovente nei cessi degli autogrill.

L'intervista di inizio anno ovviamente non si nega a nessuno e i manipolatori di informazione della cacca rosa si sono precipitati a raccogliere l'ennesima testimonianza vivente di quello che era la Juventus e di quello che oggi tristemente e' diventata.

Come potete immaginare l'intervista non e' stata diversa dalle altre rilasciate allo stesso giornale negli ultimi 18 mesi.

Ci sono le solite affermazioni di regime in risposta alle domande-zerbino e c'e' anche il solito timore riverenziale nei confronti dei padroni di Via Durini che, come e' noto, hanno fatto chiaramente pervenire il messaggio di non rompere troppo i co****ni per qualche anno, meglio qualche decennio.

Il nostro eroe fa capire, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che non ha nessuna intenzione di modificare la posizione delle orecchie che pertanto rimangono abbassate.

E si sa un presidente con le orecchie abbassate puo' al massimo comprare parametri zero oppure al massimo qualche difensore centrale rotto e con le ginocchia marce.

Solita intervista dunque e solita aria da Presidente dell'Udinese.

Ma quando ti appresti ad archiviare la performance con il solito sbadiglio seguito dal va******lo di purificazione finale ecco che fa capolino una inquietante perla che trascrivo integralmente per i nostri lettori:

DOMANDA: ....Presidente, ma perchè la Juve non agisce legalmente contro gli amministratori che le hanno procurato tanto danno?....
RISPOSTA: ...Perchè vogliamo vedere come finiscono i processi. Perchè c'è IL RISCHIO che si risolva tutto in un cumulo di peccati veniali....

RISCHIO????? Mi precipito su WIKIPEDIA per rinfrescarmi la memoria alla voce RISCHIO:

Il rischio è un concetto connesso con le aspettative umane. Indica un potenziale effetto negativo su un bene che può derivare da determinati processi in corso o da determinati eventi futuri. Nel linguaggio comune, rischio è spesso usato come sinonimo di probabilità di una perdita o di un pericolo. Nella valutazione del rischio professionale il concetto di rischio combina la probabilità del verificarsi di un evento con l'impatto che questo evento potrebbe avere e con le sue differenti circostanze di accadimento. Secondo la teoria dei prezzi Black-Scholes quando si tratta di beni quotati sul mercato tutte le probabilità e gli impatti sono incorporati nel prezzo. Ci sono molte definizioni di rischio; queste dipendono dalle applicazioni e dal contesto. Più in generale, ogni indicatore di rischio è proporzionale al danno atteso, il quale è in relazione alla sua probabilità di accadimento. Le denominazioni dipendono quindi dal contesto del danno e dal suo metodo di misura; ad esempio, nella perdita di una vita umana, il rischio è focalizzato sulla probabilità dell'evento, sulla sua frequenza e circostanza. Possiamo distinguere due tipi di rischio: il primo basato su stime tecnico-scientifiche ed il secondo, denominato "rischio reale", dipendente dalla percezione umana del rischio. In pratica, queste due definizioni sono in continuo conflitto tra di loro.

Allora, vediamo un po............ il rischio indica un potenziale effetto negativo su un bene che può derivare da determinati processi in corso o da determinati eventi futuri.....................

Quindi il nostro Presidente, e chi lo paga per farlo, ritengono che l'eventuale assoluzione di Moggi e Giraudo al Processo di Napoli possa avere un potenziale effetto negativo sul "bene" Juventus.......

Nondimeno cio' significa che la cosa migliore sarebbe una bella condanna che vada a confermare le accuse risibili dei PM di Napoli e le pacchiane sentenze della giustizia sportiva.

E difficile comprendere la logica di tale sequenza di affermazioni.

Tuttavia per il lettore piu' attento non sara' difficile contenere il proprio sentimento di meraviglia in merito a tale atteggiamento.

E' evidente, infatti, che la sopravvivenza "fisica" di questa dirigenza e del gruppo di potere che l'ha insediata non puo' prescindere da una condanna di Moggi e Giraudo anche in sede penale.

Se Moggi e Giraudo fossero assolti, tale evento scatenerebbe una serie di effetti a catena che vanno dalla possibilita’ di una azione di responsabilita’ nei confronti degli amministratori fino ad un vero e proprio ribaltone all’interno della famiglia Agnelli/Elkann che metterebbe in discussione la “presa” che gli Elkann hanno esercitato sulla Juventus dopo la defenestrazione della Triade e degli uomini di Umberto.

In pratica una riabilitazione del cattivo Moggi in sede penale delegittimerebbe tutti gli sforzi di “normalizzazione” messi in atto dai servi del potere e permetterebbe a qualcuno di alzare la voce e di pretendere un cambiamento nelle gerarchie che sovrintendono alla gestione della Juventus.

Ecco perche’ per il nostro Presidente, in questo momento e’ meglio salvaguardare il potere di chi lo ha insediato che recuperare due scudetti e l’orgoglio di essere juventini.

Qualcuno potrebbe impugnare questa mia analisi e giustificare quanto detto da Cobolli Gigli come una semplice “svista”, provando a giurare e spergiurare che avesse voluto dire OPPORTUNITA’ al posto di rischio.

Purtroppo siamo a gennaio 2008 e sono passati piu’ di 18 mesi da quando qualcuno cerco’ di convincerci della sua buona fede nell’affrontare la crisi.

In questo periodo lunghissimo di analisi e di studio di quello che e’ stata (ed e’ ancora) Farsopoli abbiamo imparato a conoscere la differenza tra rischio ed opportunita’ e abbiamo sempre creduto che prima di ogni altra cosa venisse la storia e la leggenda della Juventus.

L’ultima volta che abbiamo giustificato qualcuno per una frase che non avrebbe dovuto dire e’ quando ci siamo resi conto definitivamente che ci avevano venduto.

Vero, Avvocato Zaccone???

dominiobianconero

 
 
 

CALCIOPOLI, IL 15 MAGGIO TAR DISCUTE RICORSO AZIONISTI JUVE

Post n°62 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

Il 15 maggio il Tar del Lazio discuterà il ricorso presentato da un'associazione di piccoli azionisti della Juventus contro la sentenza con cui le autorità sportive nel 2006 condannarono la società bianconera alla retrocessione in serie B e alla revoca degli ultimi due scudetti. "Sarà - spiegano all'associazione - una battaglia di civiltà e democrazia. Speriamo che la giustizia amministrativa accolga il nostro ricorso, con un atto di fermezza, per ristabilire il rispetto delle regole democratiche violate nell'estate del 2006".

 
 
 

Juventini, non scordate le ingiustizie!

Post n°61 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da mino46
 
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UN ANNO e mezzo fa, in piena Farsopoli, sorsero decine di associazioni, siti, giornali on-line di tifo­si bianconeri, mossi dal comune intento di con­trastare il linciaggio mediatico subito dalla Ju­ventus. Nel corso dei mesi, di fronte alle ridicole sentenze sportive, ai proclami grotteschi di Guido Rossi e Moratti, ai silenzi vergognosi del Palazzo del calcio nei confronti dei veri reati commessi da altre squadre, la loro voce fu l’unica, insieme a quella di Tuttosport che provò a dire la verità.
Poi, si sa, la rabbia sbolle; e subentra il senso co­mune, che è l’opposto della ragione. Parecchi tifo­si juventini, in particolare quelli che vanno in tv, hanno incominciato a dire quello che piace al Pa­lazzo: è tutto ormai concluso, gli scudetti sono 27, è inutile recriminare. Scurdammoce ‘o passato è il loro inno. Tuttavia non è questo l’inno dei moltis­simi tifosi che, come Cicerone, sanno che solo i bambini conoscono esclusivamente il presente; e che gli uomini sono quelli che conoscono anche il passato. Non hanno dimenticato, non hanno ac­cettato una montatura spudorata, non si sono stancati di chiedere che venisse riesaminata con giustizia la vicenda Juventus e che con giustizia si intervenisse nei confronti delle altre squadre.
Sono moltissimi a pensarla così, molti più di quanto non creda la stessa società juventina. L’As­sociazione Nazionale Amici della Juventus, per l’alto numero di rinnovi della tessera e per le mol­te nuove adesioni, è rimasta senza il libro di Ros­setto “Juve Alè” e senza il distintivo da mandare in omaggio ai vecchi e ai nuovi soci. Ha dovuto fa­re un nuovo ordine sotto Natale e potrà spedire li­bro e distintivo solo a fine gennaio.
Sui siti e i forum delle varie associazioni juven­tine imperversano i commenti al ringraziamento
 che Blatter ha rivolto a Montezemolo per essersi adoprato per impedire il ricorso al Tar (il sospet­to è che non sia un ringraziamento, ma un avver­timento alla Corte Europea che dovrà decidere sul­la causa promossa da “Giulemanidallajuve”). Al di là degli argomenti e dei toni diversi, è chiaris­simo il sentimento comune: che è quello, per dirla con i filosofi tedeschi, di chi è “non riconciliato”. In parole povere, di chi non accetta l’ordine dittato­riale imposto dal Palazzo del calcio. Tanto meno di fronte alla nuova offensiva mediatica che prende spunto dal processo napoletano e di fronte al son­no interista di Palazzi.
I veri tifosi juventini sono uomini, non bambi­ni: ricordano il passato, ricordano la spudoratez­za delle sentenze sportive che, facilitate dalla stra­tegia perdente della Juventus, hanno privato mi­lioni di tifosi della fierezza di essere sostenitori della squadra che mai era andata in B, della squa­dra che da sola aveva vinto quasi come Milan e In­ter messe insieme, della squadra che presto avreb­be vinto la terza stella. Poiché la Juventus, grazie ai vecchi campioni rimasti e ai giovani campioni acquisiti in passato sta facendo molto bene, l’at­tenzione è tutta spostata su questa nuova Juve. Il che va benissimo. Ma i tifosi juventini, proprio in vista del processo napoletano, devono dichiarare in ogni sede che la loro squadra è stata vittima di un linciaggio “scientifico” e che vogliono che ven­ga ristabilita la verità. L’augurio per il 2008 è che con il nuovo anno la proprietà della Juventus ca­pisca l’utilità di usare tutti i suoi mezzi (che sono molti, a partire dai giornali) perché questo possa avvenire.
PAOLO BERTINETTI
Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus

 
 
 

Da Calciopoli a Calciopoli bis. Avv. Luca D’Auria

Post n°60 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da mino46
 
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Lo stalinismo della giustizia sportiva
e gli intercettatori da bar dello sport

È stata ribattezzata “calciopoli bis”; si tratta di un supplemento d’indagine napoletana che serve solamente a dare fiato ai predicatori delle svariate trasmissioni televisive sul calcio ed ai giornali moraleggianti. C’è chi dice addirittura che questi nuovi colloqui captati conterrebbero la prova che Luciano Moggi, il grande peccatore da sacrificare in un rito pubblico come si usava in epoca medioevale con gli eretici, continui a gestire il calcio, in modo ancora più occulto e pernicioso di prima. Infatti lo farebbe senza incarichi, senza funzioni ufficiali, dalla penombra dell’anonimato. Insomma: un vero e proprio “highlander” del calcio che torna, ricompare, risorge e, occultamente, domina e gestisce le sorti del mondo della pedata.
Ovviamente tutte panzane. Luciano Moggi non gestisce più nulla. Ma non è questo il punto. E non è neppure rilevante il vociare che si sprigiona dai bar sport televisivi che hanno fatto di questa nuova ondata di intercettazioni un motivo di discussione ed intrattenimento negli interminabili pomeriggi della domenica, afflitti da un campionato già finito prima di iniziare. Ciò che emerge dalla nuova indagine e dalla fibrillazione del mondo pallonaro è la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, del tenore della giustizia e della certezza del diritto che regna nello sport.
La voce del popolo
Mi spiego: nei sistemi di giustizia normali taluno può essere condannato per fatti provati al di là di ogni ragionevole dubbio, a seguito di accertamenti in cui è pienamente garantito il contraddittorio e per ipotesi delittuose già in vigore al momento della commissione dei fatti. Non è consentito il giudizio fondato sulle illazioni e sulle condotte che non è dato sapere quali conseguenze effettive abbiano causato. Di contro, la giustizia sportiva, è la “voce del popolo”. Nulla di più. Non importa capire se un colloquio o un comportamento sospetto ha inciso sull’andamento della partita; non importa che siano ammesse, durante il processo, solamente le prove d’accusa; non importa che il giudice decida senza rispettare il principio di legalità per cui nessuno può essere punito se non per condotte già previste come illecito al momento della loro commissione. Nel processo sportivo il diritto viene trasfigurato. Perchè lo sport ha sempre preferito vivere senza giustizia. La giustizia sportiva ritiene perfettamente lecita la responsabilità oggettiva, aberrazione giuridica che consente di punire non solamente chi commette l’illecito ma anche un altro soggetto (o società) che non ha commesso il fatto. Per il sistema di giustizia sportivo è perfettamente corretto ed aderente alle regole sacrificare sul rogo l’eretico Moggi. Ed oggi, alla luce delle nuove intercettazioni, in cui il peccatore Luciano discorre di calcio con vecchi amici poco cambia: si chiedono provvedimenti per impedire che costui si intrattenga a parlare di calcio, a dare i propri pareri, a commentare. Ai saggi appare un comportamento staliniano? Qualcuno coglie l’assurdità di voler impedire a taluno di “avere contatti” con amici? Il problema è disvelato: Moggi non può farlo perchè c’è una decisione della giustizia che gli impedisce di fare il dirigente calcistico. Ma neanche chiacchierare di calcio? Forse sono la stessa cosa. Dunque nulla di assurdo. Una tragica realtà: il calcio è regolato da una normativa pre-medioevale, nonostante viva di introiti milionari coinvolgendo imprese pubbliche e private in sponsorizzazioni e “business” di ogni genere. Dovrebbe essere retto da una disciplina adeguata, da regole che garantiscano gli investimenti, la linfa da cui trae sostentamento. Invece chi investe nel calcio deve sapere che non sarà mai garantito da regole di accertamento giudiziario accettabili. Chi accetta di vivere in quel mondo non può poi lamentarsi delle conseguenze economiche di decisioni che ne traumatizzano gli investimenti ed i sacrifici economici.
Sistema grossolano
Il primo processo ha fatto sapere anche ai non tecnici del diritto e del diritto sportivo in particolare la grossolanità del sistema di giustizia su cui si fonda il calcio; non si è trattato di sentenze errate tecnicamente ma fondate su regole inaccettabili per un mondo (quello calcistico) che deve essere garantito da una legislazione moderna e nuova sottratta dall’effetto “bar sport”. Probabilmente, come spesso accade nel nostro Paese, sarà necessario un intervento comunitario che eroda le vecchie e impastate tradizioni e così si scoprirà che calciopoli, calciopoli bis e chissà quanti altri interventi di giustizia nello sport sono stati ingiusti. Ma di tutto ciò la colpa è di coloro che amano chiamarsi “addetti ai lavori” ma che non hanno nessuna voglia di abbandonare la cultura del “bar sport”.
Con queste regole e questo processo disciplinare, caro Moggi, è inutile che ti duoli e ti fai il sangue amaro; l’anima te l’hanno già rubata. Ed i giudizi sull’anima, come insegna il Santo Uffizio, non ammettono revisioni e legalità.           
 Avv. Luca D’Auria

 
 
 

DUNQUE...........

Post n°59 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da mino46
Foto di mino46

scritto il 20/12/2007 22.49.15 da POSTER56
Dunque: 1. Un passaporto taroccato e un illecito lungo minimo 29 partite sostanzialmente impunito come tale(ILLECITO SPORTIVO). 2. Una serie di bilanci taroccati con plusvalenze false di cui almeno uno inibente l’iscrizione al campionato 2004-2004 (ILLECITO AMMINISTRATIVO). 3. Fidejussioni presentate in ritardo nel 2003 che, al contrario del Cosenza, non hanno prodotto alcuna sanzione per l’ILLECITO AMMINISTRATIVO ( era un illecito da declassamento nella categoria inferiore, esattamente come è successo per il suddetto Cosenza). 4. Spionaggio industriale nei confronti di dirette concorrenti (Juventus F.C.)e della FIGC conclamato da testimonianze inoppugnabili di soggetti inquisiti e riportate ufficialmente nelle deposizioni ufficiali come da atti di rito. Il tutto all’interno di una “affaire” pericolosissimo a livello politico ed economico, che vede coinvolti pesantemente uomini Inter impegnati anche in ambito Telecom che, secondo i gip che gestiscono le indagini avevano creato una rete pericolosissima con finalità “addirittura eversive”. 5. Una vendita irrituale del marchio per poter “truccare” il bilancio già taroccato da plusvalenze false. 6. L’utilizzo incondizionato della legge “salva calcio”. Un vero falso in bilancio legalizzato che ha permesso impunemente di spalmare in dieci anni gli ammortamenti per i contratti dei giocatori. 7. Una quantità enorme di milioni di disavanzo in bilancio “coperti” da queste operazioni adulterate che hanno permesso l’utilizzo di enormi capitali orientati a campagne acquisti-vendite di calciatori invece che a ripianare i rispettivi bilanci. 8. Una conseguente serie di campagne acquisti evidentemente falsate per l’utilizzo di capitali che non potevano essere cos’ utilizzati se la società Inter avesse dovuto ripianare effettivamente tutti i disavanzi di bilancio, come da normativa vigente. 9. Un conflitto d’interessi inenarrabile con un socio Inter, presente nel suo consiglio di amministrazione, che fino a ieri era sostanzialmente il proprietario di una grande azienda che sponsorizza da anni tutto il calcio in Italia, nazionale compresa. 10. Una serie di bestialità compiute dai suoi tifosi che sono state viste ed esposte al pubblico ludibrio mondiale quali: a) per protesta contro la propria squadra, gettare un motorino dagli spalti di San Siro con i rischi immaginabili per gli spettatori; b) tempestare di fumogeni il portiere della squadra avversaria, il Milan, in un derby di Champion fino a colpirlo ed a prendere una sonora squalificadel campo oltre che la perdita della partita; c) spettacolo indecoroso con maxi-rissa tra i suoi giocatori in una partita di Champion in trasferta a Valencia, e conseguente maxi squalifica plurima per molti suoi giocatori; d) depositare su una parte della curva vuota nello stadio, durante una partita, uno striscione con la scritta più irriguardosa mai vista nei confronti della propria squadra: NON SAPPIAMO PIU’ COME INSULTARVI, misto di frustrazione e disprezzo elevati ai massimi livelli 11. Un tifoso partecipante per 4 anni nel proprio consiglio di amministrazione che in modo del tutto parziale, una volta nominato assurdamente commissario straordinario del calcio italiano, modifica con un dictat la struttura giurisdizionale, gestisce “politicamente”una serie di processi eliminando le più elementari garanzie per la difesa e con un dibattimento commentato “ABORTO GIURIDICO” da insigni esperti di diritto sportivo ha “regalato” un titolo all’Inter e prodotto guasti alla concorrenza, tali da cambiare impunemente per anni le gerarchie calcistiche nazionali. 12. Scandalose e clamorose dichiarazione dei vertici calcistici che impunemente dichiarano la loro “copertura” per tutte le impunità di cui l’Inter ha beneficiato ( tutti gli illeciti compiuti non sono stati penalizzati come tali !!!). Matarrese: “…senza i soldi di Berlusconi e Moratti il calcio in Italia non si fa…”. Carraro: “…non potevo mandare in B l’Inter per il passaporto di Recoba con Moratti che ha investito 600 miliardi…”. 13. Una società che in maniera falsa si autonomina paladina dell’ONESTA’ CALCISTICA, subito magnificata dalla gran-cassa della stampa supina, perché molto “interessata” per via di sponsor comuni e partecipazioni nei consigli di amministrazione delle case editrici di soci della stessa Inter, che VERGOGNOSAMENTE annovera tra le sue prime file (è sempre in panchina con l’allenatore e la rosa della squadra) un signore con grandi responsabilità gestionali, condannato e patteggiante, non più tardi di un anno e messo fa, di una pena per concorso in falso e ricettazione di documenti di identità, che ha sostanzialmente prodotto una serie di campionati falsati dalla presenza dell’Inter, palesemente protagonista di un evidentissimo ILLECITO SPORTIVO. Riassumendo, questa serie di illeciti, irregolarità, irritualità, elusioni finanziarie, taroccamenti di atti, falsificazione reale di campionati italiani ed enormi conflitti d’interessi, provocherebbe – in uno stato normale – la radiazione immediata della società protagonista di tali irregolarità. In Italia, grazie anche ai POTERI FORTI e alla CUPOLA VERA -Inter-Telecom-Capitalia- tutto ciò non avviene. Ma questo, cari interisti non può assurgere a vostro vanto. Voi tifate una squadra che ha PRODOTTO VERAMENTE ,ed anche di più, tutto ciò di cui voi accusate falsamente la Juventus. Illazioni di cui è stata scagionata da sentenze che pur sconfessando i capi di accusa, comunque l’hanno condannano per un ILLECITO INESISTENTE ED INVENTATO AL MOMENTO. Tutto ciò rappresenta il punto più basso della civiltà giuridica applicata allo sport, e non ha precedenti a livello mondiale. E’ l’esaltazione marcia e maleodorante del favoritismo impunito e ingiusto tipico di un REGIME DISONESTO E IRREGOLARE che nei fatti vede l’Inter come la più grande beneficiare, sebbene non unica. Il tutto è documentabile con atti, fatti, dichiarazioni e testimonianze inoppugnabili e non smentibili dei protagonisti, siano essi testimoni, diretti interessati o inquirenti. QUESTA E’ LA PURA VERITA’ nei confronti della quale ogni ragionamento confuso si chiarisce, il porto delle nebbie si rischiara, le ciarle parziali e da gossip scompaiono, il voyerismo giornalistico si ritira e la casta dei millantatori, forcaioli, disonesti e frustrati appare per quella che è, LA SERVA CORTIGIANA DEL REGIME. Buon 2008 a tutti. FORZA E ONORE PER LA JUVE. Cristiano Poster per gli amici di GLMDJ

 
 
 

SONO solo PEZZENTI

Post n°58 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da giannib46_2

"Intervendo ieri sera in diretta al 231 Show, programma televisivo di Juventus Channel, il direttore sportivo della Juventus Alessio Secco ha dichiarato che d'accordo con il mister Ranieri si è deciso di NON intervenire a Gennaio per quanto riguarda il mercato in ENTRATA. Per quanto riguarda invece il mercato in USCITA si stà cercando una sistemazione per Boumsong e Olivera." Sono solo dei POVERI PEZZENTI con le PEZZE al CULO. Hanno usato i soldi dei PICCOLI AZIONISTI ,quando ci fu l'aumento di capitale, un po' per loro (MESCHINI) e il RESTO NELLA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI,LA PEGGIORE DI TUTTI I TEMPI. Dovrebbero ESSERE DENUNCIATI dai PICCOLI AZIONISTI per "INCAPACITA'".... ... e ricordiamoci PURE che HANNO DATO Vieirà e IBRA all'inter e MUTU alla fiorentina. Questi sono lì a gestire ...SOLO LE LORO COSE SPORCHE,FATTE DI INTRECCI POLITICO/FINANZIARI. Smettiamola per favore che è meglio questo o quello....SINO a CHE AVREMO QUESTA PROPRIETA' o andiamo a "pescare"....o vedremo sempre l'inter stravincere e con tutte le RIVERENZE MEDIATICHE....basta fare questi due esempi: -se all'inter danno un rigore che non c'era,a parte che te lo fanno vedere che eventualmente diventa dubbio,pero' il COMMENTO E'....tanto avrebbe comunque segnato prima o poi -se l'inter non doveva iscriversi al campionato 2004-05 secondo la COVISOC....beh il COMMENTO MEDIATICO dice : va beh comunque avrebbe pagato moratti... STANNO CONDIZIONANDO ANCHE il modo di affrontare l'inter....NON AVETE NOTATO che gli avversari GIOCANO CON RASSEGNAZIONE....SENZA RABBIA AGONISTICA,quella che DI SOLITO USANO ANCHE OLTRE IL CONSENTITO CONTRO LA JUVE.... Purtroppo NESSUNO ci sta GESTENDO sia sotto l'ASPETTO TECNICO che sotto l' ASPETTO dell'IMMAGINE....i "media" CI POSSONO INSULTARE COME VOGLIONO....l'avete mai visto fare ad altre squadre ???? NO ed è SEMPLICE il PERCHE'.......VERREBBERO ISTANTANEAMENTE.... QUERELATI.....e PURE MENATI dalle loro tifoserie.

 
 
 
 
 

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GIU' LE MANI DALLA JUVE!

  Prima della sentenza aumma aumma della combriccola milanese Moratti,Rossi,Provera..ma il concetto rimane sempre lo stesso!!! SIAMO CAMPIONI D'ITALIA E NESSUNA SENTENZA POTRA' TOGLIERE QUELLO CHE NOI ABBIAMO CONQUISTATO SUL CAMPO!!!!
 

ECCO PERCHE' L'INTER NON E' IN SERIE B

SCANDALOSO:

Franco Ordine riferisce come Carraro si sia opposto ad una retrocessione dell'Inter dovuta alla violazione delle norme sul tesseramento e l'impiego di extracomunitari.

 

PERCHE' LA JUVE E' INNOCENTE!

 

LA JUVE E' SEMPRE LA JUVE!

LE DIECI COSE PIU' ASSURDE DI CALCIOPOLI SECONDO IL GRANDE GIORNALISTA MASSIMO ZAMPINI.
 
 

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