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Articolo 1 – Nibiru , il dodicesimo pianeta e la sua strana storia. Seconda Parte
Post n°3 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da lupusdelupis1974
Nella Terra Bianca ( l’Antartide ), nelle viscere della Terra, le fondamenta del pianeta tremavano. Poi con un rombo la coltre ghiacciata scivolò dalle sue fondamenta. Era spinta via dalla forza di attrazione invisibile della rete di Nibiru, nel mare del sud si andava a schiantare. La superficie della Terra Bianca si sgretolava come il guscio rotto di un uovo…”. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che lo scivolamento nella distesa oceanica di masse imponenti di ghiaccio sia in grado di sollevare un muro d’acqua dell’altezza di alcune centinaia di metri, che viaggerebbe sulla superficie marina a una velocità di centinaia di chilometri all’ora, riversandosi sulle terre emerse con un impeto inimmaginabile e spazzando via ogni forma di vita. I Sumeri ci testimoniano dell’avvicendarsi di eventi sismici devastanti, dovuti alla forza gravitazionale di Nibiru, e infatti la Terra“gemeva” e le sue fondamenta“tremavano”. I suoi venti spingevano il muro d’acqua , l’onda di marea volgeva verso nord.Il muro correva verso nord, ormai già minacciava le terre dell’Abzu ( l’Africa ). Da lì poi viaggiò verso le terre abitate e invase l’ Eden ( la Mesopotamia )…”. Neanche gli Anunnaki possono contrastare la forza distruttrice di uno “tsunami” di proporzioni planetarie e tutto venne inghiottito dall’acqua “…Tutto ciò che un tempo era stato sul terreno fu spazzato via dalle acque impetuose…”. Sono allibiti dalla velocità con cui avanza la immensa onda d’acqua e dalla sua altezza, probabilmente di alcune migliaia di metri: “ …Prima che il giorno finisse, il muro d’acqua, acquistando velocità, ingoiò le montagne…”. Impotenti, gli Anunnaki assistono allo scempio mentre “…nelle loro barche celesti (le loro astronavi) orbitavano intorno alla Terra…”. Il loro stato d’animo è dominato da un cieco terrore, dato che “…con sgomento in quei giorni furono testimoni di una forza più grande della loro…”. La Natura non ha rivali. Non si può certo restare indifferenti alla descrizione apocalittica del Diluvio Universale e delle sue conseguenze, riscontrabile in questo testo sumero di cinquemila anni fa:”…le creature riempiono le acque come libellule annegate in uno stagno. Ogni forma di vita è stata spazzata via dall’ondata del mare in tempesta…” Ma per quaranta giorni e quaranta notti le piogge continuarono a cadere dai cieli…laddove un tempo c’era terra asciutta, ora si stendeva un mare di acqua. Laddove un tempo le montagne svettavano verso il cielo, ora le loro cime spuntavano come isole nel mare… Poi le acque si riunirono nei loro bacini. Rollarono avanti e indietro, giorno dopo giorno; il livello dell’ acqua si abbassò…anche le piogge si arrestarono…”. Cosa ci rivela il testo sumero sulle sorti della specie umana? Eccone l’essenziale ma tragica conclusione della tavola sumera: “…L’umanità e ogni forma vitale erano scomparse dalla faccia della Terra.”. “…Lahmu (Marte) è stata devastata dal passaggio di Nibiru! Così riferì Marduk! La sua atmosfera è stata risucchiata, le sue acque sono poi evaporate, si è trasformata in un luogo di tempeste di polvere!...”. Questa descrizione sumera delle nuove condizioni climatiche e fisiche di Marte ci impone una doverosa riflessione: ci sono riferimenti scientificamente fondati sulla dispersione improvvisa dell’atmosfera di Marte,che è stata “risucchiata”. La storia continua ... |
Inviato da: lupusdelupis1974
il 11/10/2009 alle 22:04
Inviato da: alf.cosmos
il 09/10/2009 alle 04:38
Inviato da: lupusdelupis1974
il 07/10/2009 alle 10:46
Inviato da: vale
il 07/10/2009 alle 09:06