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La Mitologia Fenicia - I fenici e i loro vicini (Capitolo 3)

Post n°34 pubblicato il 20 Marzo 2013 da nami.1991
Foto di nami.1991

Il territorio della Fenicia consta di città-stato indipendenti: Biblo, Tiro, Sidone...Nell'antichità, esse godevano grande prestigio.
Biblo, per esempio, rimane associata per sempre alla scoperta dell'alfabeto. In greco, byblos, significa "libro". Denominando così la città, i greci riconoscevano il ruolo essenziale svolto dai fenici nella diffusione della scrittura.
Altro vanto di Biblo è quello di essere la più anticha città del mondo. Le prime attività commerciali dei fenici ebbero per teatro il bacino orientale de Mediterraneo.
Gli scambi più fitti di questa prima fase furono intessuti sia con l'Egitto sia con il regno d'Israele. Le relazioni commerciali e culturali con la Grecia risalgono invece a un'epoca più tarda.

TIRO E ISRAELE

La città di Tiro, situata settanta chilometri a sud di Beirut, era celebrissima per via delle sue ottime relazioni con Israele. Il Libro dei Re dell'Antico Testamento ci ragguaglia sull'amicizia che legava ilre di Tiro, Hiram, a re Salomone.
Correva il devimo secolo dell'evo antico. In quel tempo, Salomone intendeva edificare il famoso tempio di Gerusalemme.
Perciò inviò un messaggio a Hiram, chiedendogli una materia prima indispensabile per la costruzione del tempio, i cedri del Libano. "Fà tagliare per me legname di cedro del Libano" scrisse Salomone "perchè  da noi non c'è nessun tanto esperto  ne taglio degli alberi come voi fenici".
In cambio, re Hiram ottenne derrate alimentari, frumento e olio vergine. La Bibbia riferisce che "tutto era di legno all'interno del tempio e non si vedeva neppure una pietra".
I servi di Hiram ci scolpirono le palme, le ghirlande di fiori e cherubini, che furono rivestiti d'oro fino. Gli scambi tra i due sovrani erano frequenti.
Curiosità storica, le transazioni avvenivano spesso nella forma del gioco. Le sfide di sapienza di Hiram e Salomone erano rinomate.
I due si rivolgevano degli indovinelli. Il primo a scoprire la soluzione dell'enigma aveva diritto di portar via la merce senza pagarla! In caso contrario, gli toccava una pesante ammenda. Nessuno negerà che le usanze degli antichi, in fatto di commercio, fossero alquanto differenti dalle nostre...

BIBLO E L'EGITTO

Quanto a Biblo, essa conobbe un importantissimo sviluppo fin dagli albori dell'antichità. Le relazione con l'Egitto, all'inizio del terzo millennio, hanno molto contribuito alla sua ricchezza.
I mercanti egiziani vi giungevano regolarmente in cerca si legname o di oggetti preziosi. Le sue culture si sono vicendevolmente influenzate.
Quattro secoli più tardi, verso il 2600 avanti Cristo, Biblo avrà un tempio egiziano, l'arte fenicia sarà pregna dello stile egiziano e le tombe dei re fenici non avranno nulla da invidiare, in quanto a opulenza, a quelle dei faraoni, complete di scettri d'oro, d'avorio e pietre preziose.
Ulteriormente indizio di influenza reciproca, il famoso mito egiziano di Iside è ambientato nelle città di Biblo. Qui la dea viene a cercare il corpo di Osiride, l'amato sposo ucciso dal fratello deloso di lei.

GRECI E FENICI

I greci, che svolgevano una politica di espansione nel Mediterrane, consideravano i fenici come i loro grandi rivali. I marinai greci, prima egei poi achei, fondarono scali commerciali ovunque: così a Cipro, a Rodi, a Ugarit.
Ma tra il 1300 e il 500 avanti Cristo, i fenici ne arrestarono lo slancio. I greci riconobbero allora la supremazia fenicia.
"Per primi solcarono e dominarono i mari" dice Omero.
Nel corso dei secoli, i fenici daranno prova d'eccezionale talento di profitto ai quattro angoli del mondo. Essi erano la potenza mercantile più seria del tempo.
Donde la pessima pubblicità che si guadagnarono. Oggi si parlerebbe di "propaganda antifenicia".
Si devono alla penna degli antichi le accuse di "esperti in frodi", "ladroni", "volponi"...Gli  stereotipi non valgono a celare un senso d'invidia mista ad ammirazione ai fenici misfatti mai commessi, come il ratto delle donne di Argo o il traffico di fanciulli.
Ma ragionevolezza e interesse finiranno col prevalere. Allo scambio fi accuse seguirà quello di merci.
E tra i greci e fenici di affermeranno notevolissimo influssi culturali

Fine Capitolo Tre

 
 
 
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