Creato da testadirapa3 il 25/01/2011
un viaggio, tante anime perse.
 

 

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LOS ANGELES

Post n°126 pubblicato il 02 Aprile 2012 da testadirapa3

Da sabato sera l'intera Intelligence mondiale era sotto pressione. Dalla Germania agli USA, compreso il piccolo stato del Vaticano, scienziati e non stavano cercando di capire cosa fosse successo a sei persone e una gatta. Praticamente cinque miliardi di persone avevano visto e rivisto le varie immagini della scomparsa di Don Angelo Cristofaro davanti a Sua Santità Benedetto XVI, durante una messa. Della scomparsa di Karl Weintraub e della sua gatta Michelle, durante una festa di addio al giornale di Francoforte. Di Didier Campaigne che scompariva mentre tagliava il traguardo dei 1500 metri in un meeting a Bruxelles. Di Sondra Madison che ora c'è e adesso non c'è più durante un ballo di gala della polizia di Londra. E di due soldati americani che durante una conferenza stampa per la liberazione di una ragazza americana erano scomparsi sotto i flash dei fotografi. Da quel momento frotte di giornalisti erano comparsi nei vari luoghi delle sparizioni, ogni persona che aveva conosciuto gli scomparsi era stata intervistata da almeno un centinaio di giornalisti, locali e non. L'unico che ancora non aveva parlato era proprio Sua Santità, che rinchiuso da qualche parte non si sa dove, evitava qualsiasi contatto con i giornalisti. Il mondo si era diviso in diverse fazioni di pensiero. C'è chi pensava che fosse tutta una montatura dei giornalisti per vendere di più. Altri pensavano che l'anticristo stava per arrivare. C'era chi diceva che gli alieni stavano rapendo gli esseri umani, e chi sosteneva di essere stato rapito in passato, adesso alzava la voce e diceva: <<Ve l'avevo detto io...>>.Un altra corrente era quella che diceva di un evoluzione del genere umano e che coloro che erano scomparsi erano i primi ad entrare nella nuova razza. Insomma una babele di ipotesi dalle quali non se ne usciva. Maggiore referente per le indagini su quelle strane sparizioni fu il generale Watson e la sua équipe. Avendo perso gran parte del suo personale fu incaricato, dall'ONU, per il ritrovamento degli scomparsi. Un team capitanato da China Gross lavorava, dal momento stesso della scomparsa, ininterrottamente sul caso. Quel lunedì mattina, intorno alle sei del mattino, il generale Watson era al telefono con il segretario di stato americano, che a sua volta parlava con i primi ministri di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e con il Vaticano, i quali chiamavano in media ogni due ore per avere nuove notizie. <<Signor segretario, può dire ai suoi colleghi che dall'ultima volta che hanno telefonato, nulla è cambiato.>> Intanto che ascoltava quello che il segretario di stato aveva da dire, riempì l'ennesimo bicchiere di caffè, ormai andava avanti solo con quello. <<No, segretario, da quanto mi hanno detto dalla NASA, non c'è nessuno in orbita che attenti alla vita del nostro pianeta...No può dire al portavoce di Sua Santità che non sappiamo se ci possono essere altre sparizioni...>> Qualcuno busso alla porta dell'ufficio e qualche secondo dopo entrò China Gross con in mano un palmare, che porse davanti al generale. <<Va bene segretario...si, appena abbiamo notizie...arrivederci.>> Spense il vivavoce e si massaggiò le tempie. Guardò il palmare e poi China, entrambi manifestavano evidenti occhiaie. <<Non mi va di leggerlo adesso. Ci riesci a farmi un riassunto?>> China si buttò sulla sedia di fronte al generale. <<Come primo rapporto ufficiale è poco confortante. Gli interrogatori di tutti i testimoni non concludono a niente. Potremmo vedere le riprese delle sparizioni e concludere le stesse cose. Ma c'è un elemento in comune tra tutti gli scomparsi. Persone vicine, molto vicine agli scomparsi, affermano che l'ultima notte avevano avuto degli incubi, ognuno di loro ha parlato di qualcuno che li chiamava e che il sogno era talmente brutto che non volevano ricordarselo, o qualcosa del genere.>> <<Tutto qui?>> Chiese il generale, notava nell'espressione di China qualcosa di strano. <<Non è tutto. Si ricorda dei comunicatori che ho fatto mettere a tutta la squadra, prima della partenza?>> Il generale assentì con un cenno della testa, che acuì l'emicrania. <<Durano un mese. Oltre che comunicatori fungono anche da rilevatori di posizione, ECG e altri dati clinici.>> Il generale non riusciva a capire dove volesse arrivare, la sua pazienza stava scemando. <<Vuoi dirmi cosa c'è d'importante in questo?>> Disse alzando più del dovuto la voce. <<Scusami China, ma...>> <<Non c'è bisogno di scusarsi. Anche io sono nervosa, poco fa ho strillato contro Yelena solo perché non trovavo un file al computer. Siamo tutti sotto pressione e stanchi. Dicevo che tra le tante cose presenti in quel cerotto c'è un rilevatore di posizione. Guardi queste.>> Sul palmare apparve una schermata con tanti dati. Watson guardò prima il palmare e poi China. La ragazza riprese la sua spiegazione: <<Questo è un esempio di quello che le sto dicendo. In questo grafico appare Oliver Hanks da quando si è messo il cerotto. Le sue posizioni e il suo stato clinico di tutta la missione fino a pochi minuti fa. Potendo posso farle vedere e sentire cosa sta facendo adesso.>> <<Non c'è bisogno, anche perché potremmo trovarlo in un momento imbarazzante.>> <<Così potrei trovare anche gli altri della squadra.>> Continuò China, al generale si ravvivò l'attenzione. <<Mi stai dicendo che sai dove sono?>> L'eccitazione nella sua voce era palpabile. <<Si...e no. Sono andata a controllare tutti gli spostamenti che hanno fatto William e Susan da sabato in poi. Guardi la cosa strana.>> Nei grafici appariva il tracciato cardiaco di Susan e William riferito al sabato e alle ore dodici, ora di Los Angeles. Il tracciato mostrava il ritmo cardiaco dei due. Entrambi scorrevano normali fino alle dodici e qualche minuto, dopo di che c'era un salto del tracciato della durata di un paio di secondi. Poi il tracciato tornava normale per qualche minuto ancora, per poi far posto ad una fibrillazione del tracciato della durata di qualche minuto. Poi il tracciato tornava normale. <<Non sono un dottore, ne ci capisco di medicina,>> disse il generale, <<ma questo mi sembra un tracciato strano. Poi questo salto...>> <<Non è la sola cosa strana, generale. Se controlla il tracciato del GPS, noterà un'altra anomalia.>> Watson vide la videata, sgranò gli occhi: <<Non può essere.>> <<Eppure è così. Nel giro di un minuto il satellite rilevava Susan e William prima a Los Angeles e poi in Europa, in Danimarca, nelle vicinanze di Odense. Ho spedito una squadra ad investigare. Non hanno trovato nulla. Così ho controllato il segnale e ho notato una cosa strana.>>  Sul palmare comparve un'altra videata. <<Sembra che il segnale sia giusto, ma da una specie di eco di se. Non so spiegarlo, una cosa così non l'ho mai vista.>> China era sconsolata per non essere riuscita a cavarne di più da quei trasmettitori. <<Inoltre guardi qui.>> Sul palmare apparve un'altra videata. <<Ho cercato di scaricare l'intero file audio dei trasmettitori, dalla loro attivazione ad ora. Questo è quello che si legge.>> Intere pagine elettroniche di conversazione di Susan e William, dall'attivazione dei cerotti. <<Sono normali conversazioni durante la missione, e allora cosa c'è di strano?>> Chiese il generale, stufo di tutte quei vicoli ciechi che gli si paravano davanti. <<Vada a sabato.>> Lo sollecitò China. Il generale Watson fece scorrere fino al punto desiderato. Lesse quanto avevano sentito e detto i suoi sottoposti alla conferenza stampa, poi dei numeri presero il posto delle parole. <<Numeri, che vogliono dire?>> <<Non lo so, ma è da quel momento che il computer sforna solo numeri, alternati ogni tanto da qualche parola. Guardi quali.>> Il generale scorse le pagine e ogni tanto tra i numeri trovava quanto indicato da China. <<William, Susan, Don Angelo, Sondra, Karl, Didier, Michelle. Ritornano più volte... e qua cosa c'è scritto... Eledai? Cosa vuol dire?>> <<Ne so quanto lei, generale. Però è strano trovare i nomi di tutti gli scomparsi nella trascrizione dei loro auricolari.>> <<Tutti questi numeri non potrebbero essere un codice?>> <<È la stessa cosa che ho pensato io, ma fino ad ora nessun calcolatore presente in questa base è riuscito a cavarne un ragno dal buco. Ho convinto la NASA a prestarmi i suoi analisti, ma sono ancora in alto mare. Se continua così estenderò la richiesta a tutto il mondo.>> La delusione era palpabile nella sua voce. <<Va bene, continua a fare quello che stai facendo, se ti serve più aiuto non perdere tempo e cercalo, sai come fare.>> Stancamente China si alzò dalla sedia e uscì dall'ufficio del generale, che nuovamente solo si riattaccò al telefono per chiamare il Segretario di Stato.

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Commenti al Post:
Fenice_A
Fenice_A il 06/04/12 alle 23:17 via WEB
Buona Pasqua tesorooooooooooooooooooooo
 
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