Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
![](http://www.radicalmatters.com/img/review/rm_radio_rai3_battiti_febbraio_2007_.jpg)
CERCA IN QUESTO BLOG
« TOP TEN 2011 | APPUNTAMENTO CON IL BLUE... » |
Il concerto inaugurale della 27° edizione di Aperitivo in Concerto ha visto protagonisti due personaggi che abitualmente frequentano ambiti musicali molto diversi tra loro.
Dave Holland è ben noto a qualsiasi appassionato di jazz: il suo contrabbasso ha vissuto stagioni entusiasmanti dapprima a fianco di grandi leader (Miles Davis, Sam Rivers, Anthony Braxton) e poi nei quintetti ed ottetti a proprio nome che hanno segnato la storia della musica afro-americana negli ultimi 40 anni.
Pepe Habichuela è nipote, figlio e padre di grandi musicisti dell'area flamenca di Granada. La scintilla è scoppiata nel 2007 a Siviglia, e l'amicizia che ha immediatamente legato i due si è trasferita dal piano personale a quello musicale.
Due anni fa è uscito l'album Hands ed il tour che ora vede impegnato il gruppo è una riproposizione di quelle musiche e di quelle atmosfere. Va detto che Pepe vanta antiche frequentazioni con i musicisti jazz (Don Cherry) e che il flamenco proposto, che è il terreno d'incontro sul quale Holland si innesta con la sua cavata potente e meravigliosamente cantabile, non è quello strettamente ancorato alla tradizione ma invece è molto aperto a contaminazioni rockeggianti e a libere improvvisazioni.
Il suono del contrabbasso è sempre quello scuro e caldo che gli appassionati conoscono, ed è un piacere ed un grande divertimento vedere Holland "flamencare" (mi si passi il termine...) con grinta e spirito più andaluso che british. L'altro maestro, Pepe, ha un approccio sbalorditivo alla chitarra che accarezza e maneggia con tecnica e facilità disarmante.
Il concerto scivola veloce proponendo il gruppo unito, poi Holland in solo, in quartetto, in duo con Habichuela nel meraviglioso Hands, il pezzo più esaltante della mattinata, e poi ancora in variegate combinazioni che, quando vedono Josemi Cardona protagonista, vira verso atmosfere più fusion.
A mio parere questo progetto di Holland non verrà ricordato tra le sue vette artistiche più alte, ma certamente il divertimento e il piacere non sono mancati ad un pubblico caldo che ha riempito il Teatro Manzoni in ogni ordine di posti.
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21