Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)

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Ultimi Commenti

giaz63 il 31/03/15 alle 15:28 via WEB

Come si puo' vedere in questo link http://www.jazzwax.com/2015/02/bill-evans-kind-of-blue-notes.html al blog di mike Myers "jazzwax" il testo manoscritto delle note di copertina inverte i brani "All blues" e "Flamenco sketches".Mi e' sempre parso piu' plausibile come titolo "All blues" rispetto a "Flamenco sketches" per indicare l'ultimo brano del LP "Kind of blue".Qualcuno la pensa diversamente?

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Gianni M. Gualberto il 29/03/15 alle 00:16 via WEB

La barbarie plutôt que l'ennui.

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Gianni M. Gualberto il 28/03/15 alle 01:48 via WEB

Caro Arienti, la tua saggezza lascia ammutoliti. Chapeau.

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loopdimare il 27/03/15 alle 19:07 via WEB

non penso che sia una differenza che si gioca sulle due sponde dell'Atlantico, visto che il super premiato di Down Beat, Steve Lehman, è un mostro ma non certo dell'intrattenimento...

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loopdimare il 27/03/15 alle 19:04 via WEB

L'articolo di Gamba mi sembra comunque sbilanciato e un poco anche ingenuo: se spari a zero su uno e fai lodi sperticate ad un altro, assicurati che l'incensato di turno abbia fatto un concerto inattaccabile, almeno da un punto di vista tecnico.

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riccardo il 27/03/15 alle 12:35 via WEB

chi può dirlo? forse chi sostiene che Braxton ha swing... a dire il vero Alberto ho parlato di sfasature ritmiche, non di fallosità e secondo la mia percezione erano anche abbastanza evidenti

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negrodeath il 27/03/15 alle 11:11 via WEB

Dipende chi, alla fine. Musicisti come Christian McBride, Branford Marsalis, Tia Fuller, James Carter, Christian Scott o Jason Moran sanno anche intrattenere il pubblico. Poi che purtroppo qui li si snobbi per rompiballe (dal punto di vista musicale e scenico) è purtroppo vero.

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loopdimare il 26/03/15 alle 16:45 via WEB

Moroni ha ragione, ma penso che sia ormai un po' tardi. Il jazz è diventato un mini orticello e quelli che lo frequentano penso che vogliano proprio quello che viene loro offerto: musi lunghi, cerebralistà farlocche, birignao.

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loopdimare il 26/03/15 alle 15:19 via WEB

C'è un altro aspetto curioso che fa spostare la scena dalle parti di Rashomon e riguarda proprio Palatino. Non entro nel merito dei giudizi (si va dal molto positivo di Gamba al negativo di Facchi con Roberto che sta, perplesso, in mezzo. Riccardo, a proposito di Romano, parla esplicitamente di "fallosità" che lui attribuisce all'età. La mia domanda è "c'erano o no?" E' stato Facchi ad ampliare delle pagliuzze o Gamba a sorvolare?

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pierrde il 26/03/15 alle 14:46 via WEB

Concordo con Riccardo: recensioni di segno diverso dello stesso concerto danno comunque più prospettive e più piani di lettura. Diverso, come sottolinea Alberto, quando non solo la recensione è negativa ma si fa intendere che si tratti sostanzialmente di un bluff. Nulla di personale ovviamente con Gamba, i cui scritti sono comunque sempre vivaci e stimolanti, ma tra l'incensare Palatino e stroncare Iyer passa una visione del festival, a mio modo di vedere, piuttosto bizzarra.

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