Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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JAZZ DAY BY DAY

 

 

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I PODCAST DELLA RAI

Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi di Settembre 2012

LA PROSSIMA ESTATE IL FESTIVAL DI JAZZIT

Post n°2409 pubblicato il 30 Settembre 2012 da pierrde

Siamo ai lavori preliminari del JAZZIT FESTIVAL, che sarà organizzato nel 2013, probabilmente nel mese di Settembre, all'interno del piccolo borgo medievale di Collescipoli, sede della nostra redazione. L'idea è quella di organizzare un evento diverso da tutti gli altri festival.

Sarà una vera e propria festa di JAZZIT e servirà come CROWDFUNDING. Non avrà alcun tipo di finanziamento pubblico (lanceremo il logo di qualità "Non Vogliamo i Contributi Pubblici") e servirà per raccogliere risorse utili al nostro lavoro.

Vogliamo contarci, vedere negli occhi i nostri abbonati e i nostri lettori (i nostri veri finanziatori e soci) e accoglierli "a casa nostra"; vogliamo incontrare quegli operatori del settore che stimano il nostro lavoro e che lo ritengono utile, per ascoltarli e condividere un processo di crescita comune.

Sul palco, anche per brevi performance, saliranno tutti quei musicisti (italiani e non) o quei gruppi di musicisti che - di loro spontanea volontà - vorranno testimoniare la loro vicinanza a JAZZIT: saranno allestiti più palchi e sarà offerta musica dal vivo con uno schedule serrato.

Il JAZZIT FESTIVAL sarà organizzato nell'arco di un weekend con 15 ore di appuntamenti al giorno tra concerti, mostre di fotografia e d'arte, conferenze, workshop, seminari e appuntamenti didattici; ci saranno stand eno gastronomici (a cura della redazione de Il Turismo Culturale) e punti vendita di cd, lp, libri e merchandising jazz.

In occasione del JAZZIT FESTIVAL tutti i collaboratori della testata giornalistica - giornalisti e fotografi - si uniranno al gruppo di lavoro stabile del giornale e ogni giorno, in tarda mattinata, faremo una riunione di redazione aperta al pubblico: un modo per far comprendere il nostro metodo operativo e per accogliere idee, critiche, suggerimenti e analisi anche dall'esterno.

A Collescipoli, poi, sarà offerta fino ad esaurimento posti l'ospitalità diffusa nelle case degli abitanti del paese. Per assistere ai concerti e ai workshop quotidiani sarà previsto un biglietto d'ingresso di 15€.

Fonte :Luciano Vanni, tramite Facebook

 
 
 

PICASSATE

Post n°2408 pubblicato il 30 Settembre 2012 da pierrde

Lady Gaga non si ferma proprio mai! Tony Bennett ha rivelato che stanno programmando di registrare un album jazz insieme. D'altronde non sarebbe la prima collaborazione fra i due: la coppia aveva cantanto la cover di 'The Lady Is A Tramp' nel disco di Bennett intitolato 'Duets II'.

Ecco le parole del cantante al magazine Rolling Stone: Mi ha chiamato dalla Nuova Zelanda e ha detto, 'Voglio fare un album jazz con te'. E io ho risposto, 'Ce l'avrai!'.

Questa è una delle cose che faremo. Bennett ha poi concluso dicendo che vuole iniziare a lavorare il prima possibile sull'album con Lady Gaga e, alla domanda se canteranno live insieme, ha risposto: "Vediamo cosa succede. E' una buona amica e rispetto il fatto che sia così creativa, che ogni giorno cambi e che abbia tante idee. Non si ferma mai.

La chiamo il Picasso della musica. La sua energia è semplicemente fenomenale".

Fonte: 

http://allsongs.tv/news/news-gossip/lady-gaga-album-jazz-tony-bennett/

 

 

 
 
 

UNA BATTERISTA D'ECCEZIONE

Post n°2407 pubblicato il 29 Settembre 2012 da pierrde

Madeleine Albright

Al Gala' finale della Thelonious Monk Competition che si è svolto al Kennedy Center c'è stata una performance imprevista: l'ex segretario di stato Madeleine Albright, una amica e appassionata del jazz per anni collaboratrice del Monk Institute, si è esibita in un fuori programma a fianco del trombettista Chris Botti.

La Albright è stata insignita del Fisher Founder's Award, ma sicuramente si è divertita molto di più con le bacchette da batterista in mano. Per la cronaca, il brano suonato dal duo era una versione di Nessun Dorma, la celebre aria pucciniana tratta da Turandot.

Il vincitore del Thekonious Monk International Jazz Competion è il ventiquattrenne batterista Jamison Ross, di cui certamente sentiremo parlare in futuro.

 

 

 
 
 

REMEMBERING MILES

Post n°2406 pubblicato il 28 Settembre 2012 da pierrde

Miles Davis, 28 settembre 1991

Questo film, della durata di oltre due ore, non è l'opera perfetta su Miles, la sua vita e la sua musica, ma è un documento interessante e per di più con i sottotitoli in italiano. 

Un ottimo film per commemorare il ventunesimo anno della sua scomparsa, buona visione.

 
 
 

BARACK OBAMA'S JAZZ

Post n°2405 pubblicato il 27 Settembre 2012 da pierrde

tumblr m9zy0he2401qmvhifo1 r2 500 Jazz For Obama 2012: The benefit concert and the mock album covers

Foto: Una Más  Four More YearsMoving Forward#obama

Ecco i musicisti che si esibiranno il 9 ottobre al Symphony Space di Manhattan in supporto alla rielezione di Barak Obama alla presidenza degli Stati Uniti:

Ron Carter Dee Dee Bridgewater Jim Hall Roy Haynes Kenny Barron Joe Lovano Kenny Garrett Christian Mcbride Jimmy Heath Jeff “Tain” Watts Claudia Acuńa Ravi Coltrane Gretchen Parlato

Le copertine simil Blue Note provengono invece dal lavoro grafico di J.C. Pagan, che ha creato uno spazio su Facebook dove espone le sue opere: 

http://facebook.com/barackobamajazz

Per par condicio debbo notare che non risultano iniziative simili per il candidato repubblicano.

 542353 276907849084676 545146993 n Jazz For Obama 2012: The benefit concert and the mock album covers

 
 
 

I MAGAZINE ITALIANI

Post n°2404 pubblicato il 26 Settembre 2012 da pierrde

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di solito da queste colonne non ho mai risparmiato quelle che, a mio modo di vedere, erano limitazioni e/o insufficienze del magazine italiano storico, Musica Jazz, dando per scontato comunque che si tratta di una rivista imprescindibile per me e, credo, per la maggioranza degli appassionati.

Per una volta invece ne voglio parlare in termini solo elogiativi: ho tra le mani il numero di settembre e i due notevoli compact allegati, il tutto per i soliti otto euro e novanta. La rivista sta mutando pelle, lentamente ma percettibilmente, dalla grafica che fin dalla copertina richiama gli anni storici e, sopratutto, dai contenuti, sempre più ricchi di interviste e ritratti (in questo numero grande spazio ad Astor Piazzolla).

Grande spazio come sempre alle recensioni, sia di album che di concerti, e infine le rubriche, quelle nuove, per la verità ancora un pò "timide" e sopratutto mancanti di un indispensabile riscontro del web, e quelle storiche, con Carta Stampata che come sempre è lettura succosissima (fosse per me triplicherei lo spazio....).

Molto interessanti i due compact, l'omaggio di Daniele Di Bonaventura al grande Astor, un album che raccoglie il contributo di molti musicisti, da Javier Girotto all'Orchestra da Camera della Sardegna, passando per Paolo Fresu ed il Vertere String Quartet. Anche il compact Porche Live, Giovani e Jazz è da ascoltare con curiosità: almeno due-tre formazioni sembrano già possedere tutti i numeri per un futuro da protagonisti.

Per par condicio non posso non parlare dell'altro magazine, Jazzit, che in questo numero, il 72 per la precisione, sforna una magnifica compilation, sia per contenuto che per veste grafica, degli Enten Eller, un gruppo che personalmente apprezzo moltissimo. Anche Jazzit continua nel suo sforzo innovativo, grafica e contenuti sono sempre più apprezzabili e le iniziative che ogni poco vengono lanciate sono sempre meritorie.

Il Jazz Crowdfunding, ultimo in ordine di tempo, è un progetto di finanziamento dal basso a sostegno di iniziative, musicisti e festival. Interviste e approfondimenti sono curati e interessanti. Anche per Jazzit come per Musica Jazz mancano rubriche che pescano e informano sui contenuti che transitano dal web. Forse queste apparenti mancanze preludono ad un rafforzamento dei rispettivi siti web, necessariamente dei work in progress, che da buon appassionato aspetto di vedere salire ancora in qualità e risorse.

Insomma, apprezzo, state facendo un buon lavoro. Gli ultimi numeri mi hanno regalato compact da ascoltare e non da impilare in libreria, gli speciali (Piazzolla e Act) sono ben fatti e godibili, le interviste e le recensioni si leggono sempre volentieri.

 

N.B. Non sono conoscente ne parente ne di Luca Conti ne di Luciano Vanni, di persona non li ho mai incontrati e non ricevo mazzette sottobanco e nemmeno pacchi dono a Natale....

P.S. Luca e Luciano, per la parentela c'è poco da fare, ma per il resto mi affido al vostro buon cuore.....

 
 
 

ROLLINS SCRIVE A HAWKINS

Post n°2403 pubblicato il 25 Settembre 2012 da pierrde

Un articolo veramente particolare corredato da splendide foto quello di Massimo Nunzi, trombettista e scrittore, sul blog La Fanfara Frenetica che già tempo fa avevo segnalato come lettura sempre intrigante.

L'ultimo post è dedicato a Sonny Rollins ( e ne "rubo" temporaneamente una fotografia) e tra le varie notizia sbucano le copie di una lettera scritta nel 1962 da Sonny al grande Coleman Hawkins dopo un concerto al Village Gate.

Qui ne propongo la prima pagina, ma invito gli interessati a leggere direttamente il tutto su 

http://www.linkiesta.it/blogs/fanfara-frenetica/jazzisti-non-vi-sfondate-di-droga-guardate-sonny-rollins

 
 
 

STEVE COLEMAN SU RADIOTRE

Post n°2402 pubblicato il 24 Settembre 2012 da pierrde
 

martedì 25 settembre 2012 20.30 Radiotre

Locandina
IL CARTELLONE

FESTIVAL JAZZ & WINE OF PEACE: STEVE COLEMAN AND REFLEX

 

Steve Coleman, sax contralto;

David Virelles, tastiere, pianoforte;

Kassa Overall, batteria

 

Registrato a Cormòns, Teatro Comunale, il 23.10.2011

 
 
 

TINO TRACANNA - ACROBATS (ABEAT) 2012

Post n°2401 pubblicato il 24 Settembre 2012 da pierrde
 

MUSICISTI: TINO TRACANNA: sassofoni MAURO OTTOLINI: trombone PAOLINO DALLA PORTA: contrabbasso ANTONIO FUSCO: batteria e percussioni ROBERTO CECCHETTO: chitarra elettrica

 

Strano destino quello di Tino Tracanna, leader di questo superbo quintetto e autore di tutti i brani dell'album: da almeno trent'anni è un professionista di valore unanimemente riconosciuto, ha fatto parte per un decennio del gruppo di Franco D'Andrea e da oramai tre decenni è il sassofonista del quintetto di Paolo Fresu, eppure non è mai entrato in quel cono di luce che permette ad alcuni jazzisti italiani di figurare sui media, partecipare a programmi televisivi, scrivere libri e, di fatto, rappresentare un intero mondo musicale, sicuramente  molto più apprezzato in altri paesi rispetto al nostro, che è molto più variegato e complesso di quello che quotidiani e televisioni vorrebbero rappresentare.

Nel 1976 partecipai alla prima edizione del Festival Jazz di Lovere; ero seduto nella tribuna dello stadio dove si svolgeva l'evento e davanti a me, in compagnia di altri redattori di Musica Jazz, c'era Arrigo Polillo. Sul palco si esibiva una orchestra, anzi, l'Urkestra come con humor e ovvi riferimenti a Sun Ra si erano  appellati i giovani musicisti che ne facevano parte. Ricordo che Polillo al termine, commentando il concerto con gli altri giornalisti affermava che essendo un gruppo molto giovane, sicuramente, alcuni di loro si sarebbero fatti apprezzare in futuro.

Tracanna ero uno di quei musicisti, e le parole di Polillo sono state profetiche. Questo nuovo album è sicuramente tra le opere migliori del sassofonista, che si circonda di ottimi patners in grado di colloquiare alla pari e di partecipare con freschezza creativa ad uno dei migliori compact usciti quest'anno in Italia.

Le otto tracce presenti in Acrobats dipingono un quadro ispirato ad un energico e frizzante free-bop, con assoli calibrati e mai eccessivi, e sopratutto con temi di bellezza immediata e palpitante. Una carta vincente è sicuramente rappresentata dai lampi elettrici che scaturiscono dalla chitarra di Cecchetto, aggressiva e prepotente, ma anche la calda voce del trombone ed il suono pieno e carico di liricità del soprano giocano un ruolo preponderante nella piena riuscita del progetto.

Igor Sneezes e Dundun sono i brani che si impongono con prepotenza, ma i ripetuti ascolti poco a poco svelano anche le sottigliezze e le malie di Pagan Deity, New Mind Lines e Scie. Come veri acrobati i cinque musicisti spaziano tra tradizione jazzistica e la multiforme proposta contemporanea, sperimentando e fondendo le diverse personalità nel crogiuolo fatto di groove e lirismo.

V A L U T A Z I O N E :  *  *  *  *

 
 
 

IL COMPLEANNO DI JOHN

Post n°2400 pubblicato il 23 Settembre 2012 da pierrde

 

 

 

 

jOHN COLTRANE,nato il 23 settembre 1926.

All'inizio del 1959 Coltrane non aveva ancora un gruppo fisso. Ma in questo anno incise sette dischi, tra i quali Kind of Blue e Giant Steps. Quest'ultimo album segna, per così dire, il punto di inizio della ascesa musicale di John Coltrane. La formazione che entrò in sala di registrazione al fianco del tenorista è la seguente: Tommy Flanagan al piano, Art Taylor alla batteria, Paul Chambers al basso.

Il titolo Giant Steps è a doppio senso. Coltrane allude non solo alle scoperte che va facendo di giorno in giorno, ma anche ai paurosi salti che l'improvvisatore deve affrontare di continuo durante l'esecuzione del brano omonimo. L'assillo del bebop è sempre stato quello di affrontare le difficoltà del giro armonico. La difficoltà principale consiste nella modulazione da una tonalità all'altra: essa costringe il musicista a cambiare scala, a cambiare la scelta delle note, cambiando all'istante il suo pensiero musicale.

Il salto più ostico è quello fra tonalità a distanza di terza maggiore: ad esempio Si e Re# (pensato enarmonicamente come Mib), oppure Si e Sol, oppure Mib e Sol. Le tre tonalità maggiori citate sono proprio quelle che si alternano in Giant Steps. Esse sono alla stessa distanza tra loro, come i vertici di un triangolo equilatero. Il giro armonico di Giant Steps passa di continuo, velocissimo, dall'una all'altra sia in un senso (Si - Sol - Mi bemolle) che nell'altro (Sol - Mi bemolle - Si), e l'improvvisatore non fa a tempo a pensare in una tonalità che già deve passare all'altra, e poi all'altra ancora.

Il dato tecnico è tuttavia finalizzato al senso musicale e filosofico dell'opera. Per Coltrane, la scoperta del triangolo Si - Sol - Mi bemolle non poteva non avere un senso numerologico. Esso da questo momento fa capolino in molti altri brani, da Countdown a But Not For Me, a Central Park West, e perfino a Body and Soul. La magia del numero assume in Giant Steps forme ricorsive: raffigura un Eterno Ritorno. Coltrane girando vorticosamente dentro questo cerchio prende il volo, e porta a termine un capolavoro di trionfante, inarrestabile forza ascensionale.

Gli altri brani del disco non sono molto inferiori. Countdown applica il triangolo di Giant Steps a un giro armonico (Tune Up di Miles Davis), a una velocità ancora maggiore: sono due minuti di materia sonora superdensa, che a causa di tale densità è un poco meccanica, ma è nondimeno di formidabile impatto. Gli strumenti entrano uno alla volta, batteria - sax - piano - basso; quando entra l'ultimo si espone il tema, e il pezzo è finito. Negli altri brani, Coltrane fa continuo uso di pedali, in maniera assai varia: in Spiral e nel tenero Naima un unico pedale al basso lega tra loro accordi diversi. Naima, con la sua melodia breve e commossa, divenne ben presto un classico del jazz.

Fonte: Wikipedia

 
 
 

JAZZ MATISSE A BOLOGNA

Post n°2399 pubblicato il 22 Settembre 2012 da pierrde

Dal 21 settembre al 21 ottobre al Museo Civico Medievale di Bologna la mostra 'Jazz Matisse. Un libro d'artista' della collezione Mingardi esporra' le tavole dell'edizione originale del volume (Te'riade), realizzate da Matisse per l'edizione del 1947.

'Jazz' di Henri Matisse e' probabilmente il piu' importante libro d'artista pubblicato nel corso del Novecento. Uscito nel 1947 da Te'riade, raffinato editore d'arte parigino, fu stampato in una tiratura limitata di 250 copie. La casa editrice Electa pubblica ora l'edizione in fac-simile, con l'ambizione di riprodurre con massima fedelta' l'opera originale: 38 quartini sciolti, raccolti in un prezioso cofanetto, insieme a un volume che raccoglie due interventi: uno di Corrado Mingardi sul collezionismo bibliofilo dei libri d'artista e un saggio di Francesco Poli sul libro di Matisse.

Le tavole, intervallate da frasi e pensieri scritti da Matisse con inchiostro nero e pennello, sono ispirate al circo, alla danza, al teatro, al viaggio e hanno un forte impatto, grazie al dominio dei colori primari, all'essenziale struttura compositiva, ai contrasti cromatici e luminosi. La tecnica utilizzata e' quella dei papier de'coupe', come tutte le opere degli ultimi anni della sua vita, ad esempio la serie dei Nudi blu.

Fonte: Adkronos.com

Link che rimanda al fac simile della  Edizioni Electa:

http://www.youtube.com/watch?v=q71rGsla7rU

 
 
 

JACO PASTORIOUS, 1 DICEMBRE 1951.21 SETTEMBRE 1987: 25 ANNI FA

Post n°2398 pubblicato il 22 Settembre 2012 da pierrde

Jaco ebbe il suo primo incontro con Joe Zawinul fuori dal Guzman Theater a Miami nel 1975. Dopo il soundcheck, Zawinul era sull' entrata del teatro quando si avvicinò "questo magro ragazzo dai capelli lunghi e dagli abiti trasandati.". "Il giorno che lo incontrai", dice Zawinul, "venne da me dicendomi: 'Il mio nome è John Francis Pastorius III e sono il più grande bassista del mondo.' E io, naturalmente, gli risposi 'Porta il tuo culo via da qui !".

Alla fine del 75, Jaco fece un audizione con Bobby Colomby al Bachlors III. A Colomby era stato offerto un contratto di produzione da Steve Popovich, a capo della A&R Epic records. Colomby era a conoscenza di Jaco mentre Popovich era molto scettico, non volendo neppure concedere l' audizione a quel "ragazzaccio dai capelli lunghi e i vestiti trasandati". Quando però quella sera Jaco cominciò a suonare, i due si guardarono l' un l'altro esclamando"diomio!".

Il suo approccio col basso era unico; riusciva a eseguire vari patterns alternando velocissimi fraseggi con tecniche di armonici e ghost notes. Zawinul ricorda, "Jaco possedeva una specie di magia...la stessa cosa che possedeva Jimi Hendrix. Era allo stesso momento un grande strumentista e un grande musicista. Sul palco potevi sentire la potenza delle linee pulsanti sui sedicesimi e i cambi di assoli, sempre mantenendo il groove in maniera stupefacente. Il tutto condito dalla forte personalità trascinante che caratterizzava jaco.

Jaco usò la sua influenza per convincere Peter Erskine a entrare nei Report. Jaco e Peter diventarono stretti amici, suonando e viaggiando per 3 anni come membri del più grande gruppo fusion dei tempi. Purtroppo fu in quel periodo che jaco venne a contatto con l' alcool e la cocaina, che deteriorò il suo carattere portandolo verso atteggiamenti oltraggiosi e sbalzi di umore così violenti da provocare spesso vere crisi di pianto e disperazione . Questo carattere, in aggiunta alla sopravvenuta crisi con la moglie Tracy, lo trascinarono verso un baratro da cui non sarebbe più uscito.

Nel 1982, Jaco lasciò i Weather Report. Per i fans questa era l' occasione per sentirlo come arrangiatore a capo di un ' orchestra di ben 20 elementi che includeva corni francesi e steel drums. Nei Weather Report, Zawinul aveva fatto un po' da padre riuscendo a tenere Jaco in riga. Ora, trovandosi da solo, piombò in un ciclo di auto-distruzione. Amici e musicisti cominciarono a preoccuparsi seriamente sulla salute mentale di Jaco durante il disastroso tour in Giappone nell' 82 con la Word of Mouth band. Erskine ricorda, "La word of mouth era una grande band. Suonavano alcuni dei migliori musicisti di New York in quella band, ma Jaco sembrava stesse sabotando completamente il gruppo a destra e a sinistra. Dirigeva il tutto abbastanza bene,anche gli arrangiamenti di tutte le sezioni, ma durante gli show succedevano cose dell' altro mondo.Quelle poche volte che era sobrio suonava in maniera incredibile, ma quando arrivava sul palco completamente ubriaco con la faccia pasticciata con pennarelli, facendo capriole e correndo per tutto il palco era veramente una cosa triste da vedersi. Nel suo sguardo si riusciva a capire che tutto girava per il verso sbagliato."

L' estate del 1986 fu un incubo che culminò col ricovero di Jaco al reparto psichiatrico del Bellevue Hospital di New York, dove ci rimase per 6 settimane. Gli fu diagnosticato una forte depressione con sbalzi di umore e atteggiamenti paranoici. L' alcool e la droga aggravavano il tutto. Furono raccontate numerose storie sui disastrosi concerti di Jaco, gli insulti al pubblico, le scazzottate anche con i musicisti. Veniva spesso trovato per le strade di New York ubriaco, a piedi scalzi, mentre molestava i passanti con insulti e ingiurie. Othello Molineaux, virtuoso musicista di steel plans ricorda , "Mi trasferii a Ney York nel 85. In quel periodo si aggirava per Washington Square Park, passando da un casino all' altro.Cercai di aiutarlo in qualunque modo possibile ma aveva totalmente perso il controllo; il suo senso distruttivo era troppo forte. Rimasi in contatto con Jaco sperando che fosse possibile fare qualcosa per farlo tornare indietro, ma vedendolo si capiva chiaramente che il suo spirito non c'era più, era come un guscio svuotato.La sua anima che per anni lo aveva protetto quando si aggirava senza dormire per giorni interi, non c'era più.Alla fine lasciò che questa forza vitale se ne andasse."

Fonte: 

http://web.tiscalinet.it/the_fly_home/Jaco.htm

 
 
 

TOGA PARTY

Post n°2397 pubblicato il 21 Settembre 2012 da pierrde

.

...deputate travestite da ancelle e maiali travestiti da maiali......

Massimo Gramellini, La Stampa del 21.09.2012


 
 
 

BE STILL, IL NUOVO ALBUM DEL QUINTETTO DI DAVE DOUGLAS

Post n°2396 pubblicato il 20 Settembre 2012 da pierrde

Il quintetto è in realtà un sestetto: ospite speciale Aoife O'Donovan, una cantante folk e bluegrass che si unisce alla band nel nuovo album ed in tournè. Il resto del gruppo è composto dal leader, Dave Douglas alla tromba, da Jon Jarabagon al sax tenore, Matt Mitchell al pianoforte, Linda Oh al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria.

Il video che propongo, Be Still My Soul, è la traccia leader del nuovo album. La melodia originale proviene da una piccola sezione della composizione Finlandia di Jean Sibelius, scritta nel 1899.

Be Still My Soul è stato un brano molto amato dalla madre di Dave, Emily. Prima di morire di cancro lo scorso anno, ha lasciato al figlio una raccolta di inni e canti popolari perchè fossero suonati al suo funerale, e questo è uno dei prescelti.

Douglas ha trovato ispirazione in questi brani, per lo più inni di ispirazione protestante, organizzando e riadattando la musica per la nuova band e per la voce di Aoife. In una newsletter Dave scrive: "Lontano dall'esere funebre, la riproduzione di questi brani è diventata una vera e propria festa per noi ed il tipo di congedo musicale che Emily avrebbe voluto".

Il sestetto di Douglas sarà l'ultimo ospite di Aperitivo in Concerto al Teatro Manzoni di Milano il prossimo 3 marzo del 2013. L'album in oggetto, che uscirà martedi' 25 settembre negli Stati Uniti, è decisamente anomalo nella produzione di Dave Douglas e ne costituisce un capitolo a parte. D'altronde i motivi che l'hanno ispirato, come descritto, sono assolutamente particolari.

 

 

 

 

 
 
 

UNA VITA IN JAZZ

Post n°2395 pubblicato il 19 Settembre 2012 da pierrde

A

A selproduced short movie about the making of the documentary " Aldo Sinesio a jazz life " by the sax player and movie director Gianni Gebbia featuring the living legend of Aldo Sinesio: jazz producer and founder of the Horo Label, movie maker and political engaged intellectual from Sicily. he produced the majority of jazz players during the 70's and left some of the most unforgettable recordings of all times.

Release date: August 2012

Production Objet-a improvised films productions

 
 
 
 

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