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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 23/09/2012
Post n°2400 pubblicato il 23 Settembre 2012 da pierrde
jOHN COLTRANE,nato il 23 settembre 1926. All'inizio del 1959 Coltrane non aveva ancora un gruppo fisso. Ma in questo anno incise sette dischi, tra i quali Kind of Blue e Giant Steps. Quest'ultimo album segna, per così dire, il punto di inizio della ascesa musicale di John Coltrane. La formazione che entrò in sala di registrazione al fianco del tenorista è la seguente: Tommy Flanagan al piano, Art Taylor alla batteria, Paul Chambers al basso. Il titolo Giant Steps è a doppio senso. Coltrane allude non solo alle scoperte che va facendo di giorno in giorno, ma anche ai paurosi salti che l'improvvisatore deve affrontare di continuo durante l'esecuzione del brano omonimo. L'assillo del bebop è sempre stato quello di affrontare le difficoltà del giro armonico. La difficoltà principale consiste nella modulazione da una tonalità all'altra: essa costringe il musicista a cambiare scala, a cambiare la scelta delle note, cambiando all'istante il suo pensiero musicale. Il salto più ostico è quello fra tonalità a distanza di terza maggiore: ad esempio Si e Re# (pensato enarmonicamente come Mib), oppure Si e Sol, oppure Mib e Sol. Le tre tonalità maggiori citate sono proprio quelle che si alternano in Giant Steps. Esse sono alla stessa distanza tra loro, come i vertici di un triangolo equilatero. Il giro armonico di Giant Steps passa di continuo, velocissimo, dall'una all'altra sia in un senso (Si - Sol - Mi bemolle) che nell'altro (Sol - Mi bemolle - Si), e l'improvvisatore non fa a tempo a pensare in una tonalità che già deve passare all'altra, e poi all'altra ancora. Il dato tecnico è tuttavia finalizzato al senso musicale e filosofico dell'opera. Per Coltrane, la scoperta del triangolo Si - Sol - Mi bemolle non poteva non avere un senso numerologico. Esso da questo momento fa capolino in molti altri brani, da Countdown a But Not For Me, a Central Park West, e perfino a Body and Soul. La magia del numero assume in Giant Steps forme ricorsive: raffigura un Eterno Ritorno. Coltrane girando vorticosamente dentro questo cerchio prende il volo, e porta a termine un capolavoro di trionfante, inarrestabile forza ascensionale. Gli altri brani del disco non sono molto inferiori. Countdown applica il triangolo di Giant Steps a un giro armonico (Tune Up di Miles Davis), a una velocità ancora maggiore: sono due minuti di materia sonora superdensa, che a causa di tale densità è un poco meccanica, ma è nondimeno di formidabile impatto. Gli strumenti entrano uno alla volta, batteria - sax - piano - basso; quando entra l'ultimo si espone il tema, e il pezzo è finito. Negli altri brani, Coltrane fa continuo uso di pedali, in maniera assai varia: in Spiral e nel tenero Naima un unico pedale al basso lega tra loro accordi diversi. Naima, con la sua melodia breve e commossa, divenne ben presto un classico del jazz. Fonte: Wikipedia |
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