Schegge di vetroAd averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo) |
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Post n°34 pubblicato il 18 Aprile 2005 da Mthrandir
VENTRILOQUI Commento citato dal messaggio numero 102 del blog di odietamoforever (Aggiunta del 19 aprile 2005 su richiesta dell'autrice del blog: il link non significa che l'autrice abbia condiviso, appoggiato o, in qualche modo, sollecitato alcuno dei contenuti presenti nel commento. Il solo fine è quello di consentire, a chi lo ritenesse opportuno, di verificare che quanto riportato corrisponda a quanto effettivamente prodotto dall'Autore del testo). Inviato da dubert il 18/04/05 @ 19:03 via WEB Cerco un confronto intellettuale onesto con le mie idee e punti di vista. Purtroppo debbo dire che difficilmente riesco a raggiungere questo traguardo. Si oscilla sempre fra due opposti estremi. O la semplice noncuranza che va dal "non ti curar di lor ma guarda e passa" al semplice "ciao" che, per quanto gradito, non rientra nei miei obbiettivi. Per contro puoi trovare il saccente coglione che invece di immedesimarsi nel tuo post e cercare di capire cosa volevo o intendevi dire, sale in cattedra con la pretesa di dimostrarti che lui o lei ne sa più di te. Ovviamente anche questa categoria si astiene di fato dal commentare, perché troppo presa dall'autocelebrazione di se stessi, nel proprio egocentrico delirio. Sono gli individui che disprezzo di più. Puoi trovare un esempio di questa categoria di deficienti, intento a marcare il territorio con i propri escrementi, proprio nel mio ultimo post... Che bella sorpresa! L’introduzione merita una spiegazione. Ieri, domenica 17 aprile 2005 ho avuto la sciagurata idea di avventurarmi per blog a caso, senza seguire i miei soliti percorsi, imbattendomi in quello dell’Autore di questo meraviglioso commento. Il “casus belli” è un messaggio che il profondo storiografo ha scritto sulle cause della caduta dell’Impero romano. L’avevo letto con interesse e mi ero permesso di proporre un’analisi che differiva da quella dell’insigne studioso, cercando di argomentarla. Bene, il saccente coglione di cui si parla sono io. Perché sarei saccente coglione? Facilissimo. Non potendo argomentare a difesa della teoria da lui enunciata, che poi è quella notissima e superata di Gibbon (storico “Illuminista” e ferocemente anticlericale del ‘700), non ha trovato di meglio che muovere le seguenti critiche al mio commento:
Tutto qua. Lo so, è un po' poco, ma questo passa il convento e bisogna sapersi accontentare. Letto il Suo autorevole parere, ho creduto opportuno scusarmi per aver osato tanto confessandogli che sarà mia cura evitare accuratamente i Suoi scritti in futuro poiché, evidentemente, eravamo d’accordo sulla sola questione che lo scambio semi epistolare non sia stato un piacere per alcuno dei due. Risultato: operazione chirurgica di taglio del commento ed ecco restare la questione risolta con la Sua puntualizzazione. Un atto mistico a mezzo tra Barnard e Silvan. Sorvolo sul metodo di selezione dei commenti: ognuno è libero di censurare quello che crede nel Suo spazio. Non sorvolo sull’offesa e sull’insulto gratuito e vigliacco (l’ha messo in un blog non suo, generalizzando, ma ben sapendo che il destinatario ero io). Sveglia, bamboccio! Se hai qualcosa da dire, ma ne dubito, io sono qui. Rispondo in prima persona dove mi trovo e non faccio porcherie alle spalle: il coraggio di dire apertamente quello che penso ce l’ho, anche correndo il rischio di sbagliarmi. Per questo, quando succede, e succede spesso, sono anche pronto a chiedere scusa senza pensare che il mio pisello sia più corto di quello altrui. E non taglio i commenti come il barbiere perché così non ci sono doppie punte. La cultura è qualcosa di diverso da ciò che vai propinando. Tu sei solo un povero spacciatore di informazioni, che ricavi alla rinfusa a ritta e a manca senza la capacità di metterci un briciolo del tuo. Sei una fotocopiatrice umana. Il pupazzo di legno di un ventriloquo. Vale Mthrandir P.S. delle 20.57: Perfino il sottotitolo del Suo blog è una citazione altrui: Albert Einstein. Non ha fatto nemmeno lo sforzo di camuffarla. E poi dicono che uno si butta a sinistra...(Totò) Fior da fiore (del 19 aprile 2005) Inutile rispondere, sei troppo bravo a completare da te il quadro della situazione. Quanto alle coincidenze, a volte si riesce a distinguere la verità esaminando le impronte. Alcuni passano con gli anfibi, i più con le scarpe e qualcuno con le pantofole. Le tue sono inconfondibili. Sono zoccoli. Di un Ciuco. “Tu gli insulti li preferisci pubblici mentecatto decerebrato? Bene eccoteli e non sognarti di venire più con questo tuo nick del cazzo a rompermi i coglioni, ok frocietto? QUESTI TUE COMMENTI CON IL TUO FALSO NICK, FICCATELI NEL CULO... CHIARO???….” Sottile ironia, nevvero? “Non raccontare cazzate, povero idiota. Per chi mi hai preso? Per un povero stolto come te?”. Ci mancherebbe altro. Non ambisco agli alti traguardi che hai raggiunto. Mi accontento della mia povera stoltezza, scusandomi se non è ricca quanto la tua. “…la vigliaccheria di un verme come te….” “…Andare in un altro blog a prelevare un commento per farne un post sputtanatorio….”. Perbacco! Non sapevo che si definisse vigliacco il destinatario di uno scritto alle spalle. Ogni giorno si impara qualcosa. “…Tornare sul mio post con un falso nick per attaccarmi più liberamente. Poi sarei io il bamboccio? Povero idiota! Tu non solo sei un bamboccio sei anche un povero psicopatico affetto da una grave forma di paranoia.” “…si presenta col nick falso perché non ha il coraggio di affrontare gli altri neppure da dietro uno schermo”. Cito dall’Autore: “….Chi mal fa, mal pensa. Si sa bene…” “…Infatti su google se digiti "storia romana" compare subito il tuo nick.” Autogol da antologia. Ognuno ha le sue fonti…. “….Attaccare così il prossimo solo perché ha opinato ad un tuo commento, ad una tua Verità che sicuramente ti porti scolpita nella pietra, assieme a chissà quante altre, dopo essere salito, nel tuo delirio paranoico, sul monte Sinai”. Il prossimo, tesoro, opina. Tu, invece, opini e tagli le repliche, fai la permanente ai commenti in modo da uscirne sempre vincitore, almeno a tuo giudizio. Chi fa il gioco sporco? La lista dei “censurati”, da quanto vado scoprendo, è piuttosto lunga. In una vita passata avrai fatto il fotografo di Breznev? “….In merito poi all'aforisma di Einstein, messo nel titolo del mio blog, non mi sono mai sognato di spacciarlo per mio”. Già, ma non c’è traccia dell’ammissione che non si trattava di farina del tuo sacco. L’omissione è la menzogna di chi possiede più di una faccia. “…Con questo spero di aver concluso questa squallida vicenda”. Ecco, appunto! Sit tibi terra levis. Vale. Mthrandir |
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