Schegge di vetroAd averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo) |
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Post n°24 pubblicato il 04 Marzo 2005 da Mthrandir
Energie negative e diritto di voto Mi è capitato di seguire divertito alcune fasi del processo a Vanna Marchi ed altri accusate di evasione fiscale, minacce, truffa e altre amenità. Ho ascoltato con vivo interesse le deposizioni delle “vittime”, dei collaboratori, dei fattorini e degli altri componenti questa specie di Barnum di decima categoria e ne ho ricavato alcune impressioni. Che la vivace imbonitrice abbia commesso il reato di evasione fiscale è possibile, forse anche probabile, ma sarà compito della nostra sobria magistratura appurarlo e prendere provvedimenti. Quanto all’imputazione per minacce e truffa, invece, vorrei rendere una deposizione spontanea a favore della difesa. Le vittime sostengono di essere state truffate per svariati motivi: il sale pagato centinaia di Euro non si è sciolto, le negatività non sono cessate, le malattie non sono guarite nonostante le promesse della Marchi e della sua combriccola. Ma dai? Veramente? Entriamo nel dettaglio degli addebiti vediamo dove starebbe la truffa. 1. I rituali non hanno funzionato? Forse non hanno dato tempo al rimedio di produrre i suoi benefici effetti, o forse loro stessi non hanno svolto i rituali in modo adeguato. Tutti sanno che, perché il rituale consegua il suo scopo, non basta disporre degli ingredienti, ma sia necessario affrontare con il giusto atteggiamento spirituale l’intera liturgia. Di questo, certamente, la Marchi non può essere ritenuta responsabile. 2. Forse i prodotti recapitati non erano conformi a quelli mostrati alla TV? Nessuno ha svolto perizie in merito e non sapremo mai se quel sale fosse adatto a rilevare la presenza di fatture, la loro origine, il nome e il cognome della fattucchiera (o del fattucchiere) e quant’altro. Qualora, comunque, il tribunale richiedesse l’esame, sarei curioso di sapere chi dovrebbe essere l’esperto e su quali basi costui potrebbe affermare che il sale fosse inadatto o meno allo scopo. 3. Prezzi troppo alti? Ma andiamo! In un libero mercato, uno offre qualcosa ad un prezzo ed è un problema del compratore stabilire se questo prezzo sia equo o, comunque, accettabile per lo scambio. Se così non fosse, dovrebbero arrestare anche Briatore che, nel suo locale sulla costa sarda, vende una bottiglia di Champagne a 500 Euro (così mi dicono). E quanto alle minacce? Certo, è spaventoso apprendere che il diniego del pagamento avrebbe comportato una denuncia ai carabinieri oppure che a qualche familiare sarebbe capitato qualcosa di terribile. Quanto alla prima possibilità, se l’inadempiente fosse stato veramente convinto di essere dalla parte della ragione, perché avrebbe dovuto temere l’intervento dei militari dell’Arma? E quanto alla seconda, visto l’esito insoddisfacente delle promesse, perché le minacce avrebbero dovuto avere miglior fortuna? Mi pare, in poche righe, di aver contribuito a fornire gli elementi per sospendere l’audizione delle centinaia di testimoni che passeranno a deporre e, di conseguenza, a convincere la Corte che gli imputati si debbano ritenere “non colpevoli”. Aggiungo soltanto alcuni suggerimenti procedurali che spero possano contribuire a snellire l’iter processuale. A tutte le “vittime”, subito dopo il giuramento, si dovrebbe fare la seguente domanda: “E’ il Mago ad essere truffatore o è coglione colui/colei che vi presta fede?” Se la risposta accusa il Mago, la “vittima” deve essere necessariamente essere dichiarata incapace ed affidata ad un giudice tutelare (posto che ve ne sia uno in grado di ricoprire questo ruolo, ma è una altro discorso). Se, invece, alla domanda segue l’ammissione del testimone di essere un idiota, la “vittima” venga rispedita a casa senza deporre poiché, in tutta evidenza, la sua testimonianza sarebbe priva di validità. In entrambi i casi, agli aspiranti testimoni andrebbe revocato il diritto di voto, per motivi lapalissiani. Mthrandir |
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