Schegge di vetro

Natura crudele

Esaurita la fase introduttiva e di presentazione, affido a queste pagine una prima riflessione. Come molti di Voi, anch'io sono rimasto molto impressionato dai recenti avvenimenti nel Sud Est Asiatico, ma non voglio soffermarmi sulla crudeltà della natura o sulla condivisione del dolore. Altri l'hanno già fatto e non vi potrei aggiungere nulla. Una cosa, sopra le altre, mi ha lasciato perplesso, e riguarda l'instancabile attività svolta dai peggiori rappresentanti la nostra specie. Mi riferisco, molti l'avranno inteso, al proliferare di casi di "prelievo" di bambini. Niente di sorprendente: chiunque abbia avuto l'avventura di lasciare impronte sull'orbe terracqueo da più di qualche tempo non si sarà stupito. Ciò che stupisce è l'incredibile ostinazione con la quale si cerca di definire per paragoni "naturali" comportamenti che la Natura, nella sua apparente crudeltà, non è nemmeno capace di concepire. Ho sentito definire questi individui alla stregua degli sciacalli. Perdonate il cinismo, ma non sono d'accordo. Gli sciacalli sono, in Natura, soltanto piccoli esseri che vanno a caccia di carogne. Costoro, al contrario, sono carogne che vanno a caccia di piccoli esseri. Mai come in questo caso, l'ordine dei fattori è rilevante nella determinazione del risultato.

Namaarie

Mthrandir

Presentazione

L'autore di queste pagine non garantisce la pubblicazione regolare di alcunchè. Si tratta, per lo più, di pensieri sparsi, senza un ordine nè logico nè, tanto meno, cronologico. Allo stesso modo, non vi è garanzia alcuna di trovare in codeste riflessioni nessi, legami, coerenze, sottili fili rossi o qualsiasi altra pretesa di un discorso sequenziale. I visitatori molto eventuali di queste pagine sono pregati di considerare le avvertenze appena elencate onde evitare di formarsi qualsiasi aspettativa. Prima di concludere questa breve introduzione, sia chiaro che l'autore non pretende nè condivisione nè approvazione: se resistete alla prolissità (qualche volta sarà inevitabile), siate unicamente disponibili a concedere quel minimo di benevolenza che credo meriti chiunque scelga di affidare ad un pubblico di sconosciuti (o quasi) un piccolo pezzo della propria anima.

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