MySo-Called(un)Life

Vacanza a Londra ~ 28 marzo - 1 aprile 2011

Prologo - vabbè, come ho ormai ripetuto abbastanza, ormai non faccio più i vecchi resoconti dettagliati dei miei viaggi, ma vorrei solo evidenziare i punti salienti e lasciarli qui, così da averne un ricordo più forte. Comunque, chiedo scusa per non aver avvertito nessuno in anticipo della mia partenza, ma in teoria il viaggio era saltato, prima perché dovevano essere io e due colleghe, ma ad una delle due hanno spostato le ferie, poi perché dovevo andarci con Chiara, ma alla fine ha declinato anche lei. Fortunatamente alla fine sono riuscito ad andarci con Caterina. Visto che abbiamo deciso pochi giorni prima, però, gli ultimi giorni sono stato piuttosto impegnato coi preparativi (tipo, se dovete andare a Londra, prenotate le sterline in banca con almeno una settimana d'anticipo è_é). E, ancora più importante, controllate che la carta d'identità e/o passaporto siano validi, perché la Kà aveva la carta d'identità scaduta e siamo riusciti a rinnovarla il giorno prima della partenza, dieci minuti dopo la chiusura dell'anagrafe solo per miracolo! Per quanto riguarda il volo, comunque, abbiamo scelto Ryanair, con partenza di martedì (lunedì costava il doppio) e ritorno venerdì sera (sabato sarei dovuto andare al concerto, bio parco!). Alla fine, tra tasse e cazzi vari, direi che non è stato tanto low cost, con una spesa di quasi 200€ a testa. Per l'albergo, invece, non avendo voglia di cercare tra mille risultati, ho accettato subito l'idea di Giorgia, prenotando al Black Lion Guesthouse, in zona Kilburn. Ora, a posteriori, posso dire che non era malaccio, ma il bagno microscopico, la scarsa pulizia e la mancanza di un ascensore, rendono più che giusto il prezzo basso (40€ a notte, contro i 60/80€ di molti altri hotel). Abbiamo prenotato tutto online mercoledì 23 marzo, solo sei giorni prima della partenza e non ci sembrava vero, di aver organizzato tutto in mezza giornata.

Martedì - la partenza e il volo tutto ok, nonostante il volo sia costato parecchio (quasi 200€ a testa con Ryanair, che dovrebbe essere la più economica u.u). Siamo partiti da Treviso e siamo atterrati a Stansted, dove abbiamo preso un bus Terravision per Liverpool St. Dopo un'oretta e mezza siamo arrivati, lasciamo scendere tutti e scendiamo per ultimi, ci allontaniamo dalla strada ~ 3-2-1... cazzo la valigia! ~ e torniamo verso il bus meno di un minuto dopo, ma era già ripartito! Piccola nota: siamo partiti con due bagagli a mano, ma i vestiti erano tutti in una valigia in comune e perderla equivaleva a perdere tutti i vestiti migliori che abbiamo e rimanere quattro giorni con gli stessi vestiti addosso o.O Fortunatamente, nonostante la maleducazione -tipicamente italiana- del personale di Terravision, il bus è tornato indietro mezz'ora dopo e abbiamo ritrovato la nostra valigia. Arriva anche Giorgia, che ci farà da guida per tutto martedì e le serate di mercoledì e giovedì. Insieme andiamo a Baker Street e, dopo un po' di indecisione su dove mangiare (avendo lo stomaco sottosopra ho preferito evitare il fastfood), pranziamo da Strada, un ristorante italiano, e facciamo un salto al museo di Sherlock Holmes. Che dire? Pensavo di provare emozioni più forti, vicino alla sua statua o nella casa che dovrebbe ripercorrere le descrizioni presenti nei romanzi, ma sono rimasto deluso. Innanzitutto l'entrata costa 6£ e i vari gadget presenti nel negozio sono tutti molto cari (un berretto come il suo costa più di 20£ e un misero portachiavi 5£!), poi i vari manichini sono piuttosto bruttini. Cmq poi Giorgia ci fa visitare più di mezza Londra a piedi e, sinceramente, non so nemmeno dire cos'abbiamo visto. Di sicuro St. James Park, il Big Ben, Buckingham Palace, Westminster Palace, la London Eye, qualche ponte random, Oxford Street con i suoi mille negozi, Trafalgar Square, Covent Garden (anche se siamo arrivati intorno alle 18.30 e stavano sbaraccando tutte le bancarelle). A Oxford St. (forse!) ho comprato uno zainetto Vans, dato il prezzo abbordabile (25£). Per la cena siamo andati da Garfunkel's, una catena di pub/ristoranti inglesi, dove ci servono una cena tipicamente inglese (il mio piatto misto aveva salsiccia, bacon, uovo, un pomodoro cotto, un fungo e un po' di fagioli al sughetto). La sera arriviamo in albergo prestino, dato che Giorgia la mattina dopo lavora e noi siamo stanchissimi per la camminata infinita.

Mercoledì - io e Kà ci prepariamo a girare da soli. Facciamo colazione in un bar pseudo-italiano (bar Rimini), dato che la colazione compresa nel B&B è tipicamente inglese (sandwich, salsicce, bacon, uova,...) e andiamo alla National Gallery, ma sinceramente i quadri non ci gasano troppo, così usciamo presto e ci dirigiamo a Camden Town, dove troviamo il paradiso dello shopping alternativo, con mille bancarelle e negozietti (le bancarelle nella zona iniziale sono quasi tutte cineseria e la maggior parte hanno merce che si trova ovunque). Mi compro una t-shirt bianca di Death Note e poco altro. Pranziamo nei banchi multietnici di Camden (io prendo un mix & match nippo-cinese) e poi andiamo al British Museum. Questo è il paradiso dell'archeologia, è enorme e c'è veramente di tutto, cazzo è_é Per girarlo tutto in modo approfondito non basterebbe un giorno, ma si fa tardi e preferiamo andare in albergo a sistemarci. La sera ceniamo cinese al Cha Cha Moon con Giorgia: il ristorante è pienissimo, ha un clima favoloso e ha lunghe tavolate in stile sagra, in cui ci si siede vicino ad altri sconosciuti ed è una cosa bellissima. Mangio i classici involtini primavera e ~ci metto mezz'ora a decidere, dato che quasi tutto contiene cipolla, aglio o peperoni, che odio!~ un piatto a base di anatra, tagliolini e una zuppetta slavata (era tipo acqua con un tocco di erbetta, ma era buona). Stranamente faccio subito dimestichezza con le bacchette e ~lo ammetto~ mi sento decisamente figo. I prezzi sono praticamente doppi, rispetto ai ristorantini cinesi italiani, ma siamo a Londra e l'ambiente merita. Giriamo un pochino, ma non ricordo se vediamo qualcosa di importante, poi torniamo a casa prestino.

Giovedì - facciamo colazione a Notting Hill ad un Le Pain Quotidien, un bel baretto, poi percorriamo Portobello Road, dove non troviamo bancarelle (in teoria, il mercatino è nel fine settimana), ma tanti negozietti, dove compro qualche souvenier. Continuiamo a camminare, finché arriviamo in quello che penso fosse un quartiere musulmano, dato che giravano solo donne col velo. Così torniamo indietro. A pranzo mangiamo un panino in un fast-food simile a Subway ("xxxx and subs", fanno panini con praticamente tutto e il tipo è anche abbastanza figo, a detta mia e di Kà). Nel pomeriggio, andiamo al Museo di Storia Naturale, che a me piace molto, anche se la parte dei dinosauri, fatta a percorso, costringe a camminare per secoli, prima di uscirne. Molto meglio la zona con gli animali attuali, anche se non capiamo bene se si tratta di animali imbalsamati o semplici riproduzioni. Torniamo a vedere il Buckingham Palace, ma niente foto con le guardie, e vediamo Hide Park e Green Park. Lanciamo un paio di pringles ad un povero scoiattolo che sarà morto qualche ora dopo xD Facciamo un salto anche da Harrods, ma è una sorta di Rinascente ancora più grande, con mille marchi da ricconi e il cappuccino costa 4.50 £. No comment. La sera giriamo un po', ceniamo in un locale carino ("Slug and Lettuce"), dove io e Kà proviamo il chili con carne, poi visitiamo la Torre di Londra, Soho, il celebre quartiere gay, e infine passiamo per Brick Lane, piena di pub, locali e vita notturna. Uscirci con gli amici dev'essere bestiale! Torniamo a casa un po' più tardi, ma non troppo. Salutiamo Giorgia, visto che il giorno dopo non l'avremmo rivista, e torniamo all'albergo.

Venerdì - avendo più o meno visitato tutte le cose più importanti (ci mancavano il museo delle cere e la cattedrale di St. Paul), io e Kà decidiamo di tornare a Camden Town, ammaliati dal mercatino enorme e scopriamo una sezione che, la prima volta, ci era completamente sfuggita. Nonostante ci passiamo un'altra mezza giornata, siamo sicuri di averne vista poco più di metà. Quel posto è la morte, credetemi. Dev'essere un po' come Akihabara o altri quartieri giapponesi, una vera e propria rete infinita di negozi, negozietti, bancarelle e quant'altro. Mi compro due t-shirt e una felpa e pranzo indiano (praticamente tutto a base di pollo con vari tipi di curry), mentre Kà mangia uno spicchio di pizza (sfigata è_é). Verso le due torniamo in albergo per riprendere le valigie e dirigerci in aeroporto. Arriviamo in anticipo e, dopo un po' di insicurezza, facciamo il check-in e torniamo a casa, sani e salvi ma pieni di nostalgia. Londra è davvero splendida ♥

Commenti - boh, ci sarebbero mille cose da dire e non saprei da dove iniziare. Inoltre non ho preso nessun appunto, essendo sempre di fretta, perciò è già tanto se son riuscito a ricordare tutto questo. Innanzitutto, Londra è figa, è multietnica, ma è strapiena di italiani. Ovunque andavamo, sentivamo parlare quasi solo italiano. La gente londinese mi è sembrata ok e anche nei vari locali abbiamo sempre trovato personale piuttosto amichevole. Purtroppo ho visto un solo negozio di videogiochi, all'aeroporto, ma sicuramente bastava sapere dov'erano per trovarne altri mille. Tuttavia in metro e sui bus si vedono spesso pubblicità di giochi (prevalentemente Homefront e Crysis 2). Ma, cosa sensazionale, Londra è la città dei musical! Le stazioni della metro sono interamente tappezzate di locandine e martedì abbiamo visto una folla infinita di ragazzi, fuori da un edicificio, così ho chiesto a Giorgia cosa fosse ed era un teatro, in cui stava per iniziare un musical. Forse sbaglio, ma in Italia non funziona così. Giovani ed esibizioni teatrali non vanno quasi mai molto d'accordo. Altra cosa, a Londra tutto ha ritmi veloci, la gente sembra sempre di fretta, in metro devi SEMPRE tenere la destra, sulle scale mobili, perché la sinistra è per chi ha fretta, e anche a pranzo, quasi tutti si rigettano nelle mille catene di fast food presenti ovunque; ogni strada ne è tappezzata e avremo visto sì e no un miliardo di PRET A MANGIER, una delle più famose. I sandwich non mi ispiravano, ma ho provato tre delle loro bevande frizzanti a base di succo d'uva e altri frutti/radici, tutte naturali. Comunque Londra è piena di snack ~sia dolci sia salati~ che avrei voluto provare, ma so già che se vivessi lì mi trasformerei in una mongolfiera o.O Altra cosa sconvolgente: a Londra tutti ~ dallo studente al vecchio impiegato ~ hanno un iPhone! e chi è più sfigato e non ce l'ha, ha un Blackberry. In metro eravamo completamente circondati da gente che smanettava con l'iPhone, ci giocava o lo usava come lettore mp3. Passando alla compagnia, invece, dico solo che sono felice di aver rivisto Giorgia, che è sempre gentilissima e ci ha aiutati a cenare nei posti giusti e ci ha allenati per la prossima maratona, mentre con Caterina mi trovo sempre benissimo, le voglio bene e ormai posso dire che è la mia migliore (real)amica ♥ e non vedo l'ora di ripartire per la prossima meta ;D

Epilogo - ahah, dovevo scrivere poche righe, invece ne è uscito un post chilometrico che potrebbe far concorrenza all'Odissea o ai Promessi Sposi xD