MySo-Called(un)Life

Trama: Moon-hee, una donna sposata sui trent'anni, viene arrestata e condannata per aver avuto un rapporto sessuale con un minorenne, Hyun. Dopo aver passato qualche mese in prigione, Mun-hee incontra di nuovo Hyun, e i due finiscono insieme in un albergo. Dopo cinque giorni di sesso, Moon-hee dice addio a Hyun, ma non i due non resisteranno a lungo...

"Green Chair" è un film coreano, di Park Cheol-Su (2005). Il film parla del rapporto tra una donna divorziata e un minorenne, un rapporto che va ben oltre il sesso e la curiosità, ma che può benissimo essere chiamato 'amore', non fosse per i forti pregiudizi del mondo esterno. Tutto il film è incentrato proprio su questo e perciò può risultare noioso, per chi non ama i film romantici/lenti. Le scene di sesso sono davvero bellissime (soprattutto la prima, lunga quasi 10 min.), mai volgari, ma candide e sensuali. L'ho guardato incuriosito dal tema (che mi attrae molto), ma non mi è piaciuto moltissimo; forse non l'ho capito a fondo.

La frase: "Abbiamo fatto sesso fino a star male negli ultimi giorni. Se la finiamo qua, ne conserveremo dei bei ricordi." "Non voglio vivere di ricordi..." "Se non te ne ricorderai, forse, sarà ancora meglio".

P.S: e oggi ho finito di leggere "La morte nera" di Candace Robb. ;D