MySo-Called(un)Life

"Still Life" ~ Un lugubre figuro vestito di nero, scheletrico, con il viso nascosto da una maschera carnevalesca e una lunga tuba nera in testa, si aggira nei vicoli di Chicago. Sembrerebbe una farsesca imitazione del dr. Jeckil se non fosse per quel corpo inerte di donna che l'assassino trascina brutalmente per i capelli come fosse un leggero fardello...

La protagonista delle vicende di "Still Life" è una giovane investigatrice dell'FBI, Victoria McPherson. Aspetto sbarazzino, atteggiamenti sexy e una grande acutezza nel risolvere gli enigmi sono le caratteristiche della nostra alter ego che prima balzeranno alla nostra attenzione. Quello che, invece, sembra fuori posto è la sua figura esile, per certi versi indifesa, che cerca di ritagliarsi un posto in un mondo dove la razionalità e il buon senso continuano a nascondersi. La trama prende avvio dopo una serie di quattro omicidi di giovani donne in quel di Chicago, Stati Uniti. La nostra Victoria fa parte di una piccola squadra investigativa, ingaggiata per cercare di "sbrogliare il caso". Gli indizi, però, sono pochi e l'FBI, anche se già il killer ha compiuto quattro abominevoli omicidi, brancola nel buio più fitto. Il killer uccide le proprie vittime per poi eviscerarle consegnando, di volta in volta, uno spettacolo orribile ai poveri malcapitati agenti dell'FBI. Tra questi faremo ben presto la conoscenza di Claire, specializzata nelle analisi di laboratorio; Miller, la spalla di Victoria nelle indagini; l'agente Tate, energumeno sempre utile come guardia di locazioni particolarmente scottanti; Browning, lo scorbutico capo del dipartimento dove Victoria lavora. Le modalità degli omicidi sembrano cambiare dopo che Victoria si imbatte nella lettura di un vecchio diario del nonno, anche lui investigatore. Insomma, pare che l'assassino conosca la storia del nonno di Victoria e cerchi di adattare i propri crimini a quelli che hanno contraddistinto le indagini di Gus. Sì, perché il nonno della giovane ragazza è proprio Gus McPherson, personaggio che gli appassionati di avventure grafiche hanno già incontrato in Post Mortem.

Grafica: 8.5
"Still Life" è realizzato dallo stesso team tecnico di Syberia e si vede benissimo. I fondali, prerenderizzati come da copione, sono di ottimo livello, molto realistici e spesso ricchissimi di dettagli; ciò aiuta moltissimo a immedesimarsi nell'avventura. I modelli poligonali, specie quello di Victoria, sono ben realizzati, anche se lo stacco con i fondali è molto netto, e alcune animazioni potevano essere migliori (la corsa, per es., è abbastanza ridicola). I filmati, seppur non abbiano una qualità grafica perfetta (ma forse l'effetto sfocato/rovinato serve proprio a creare un alone di mistero), sono realizzati con molta cura per le inquadrature. C'è da dire, infine, che il gioco contiene immagini piuttosto crude, come i corpi nudi e straziati delle vittime.

Sonoro: 8.5
Le musiche, seppur non molte, sono davvero belle. Il gioco si apre con iul "Dies Irae" di Verdi, per chiudersi con il "Confutatis maledictis" di Mozart. La maggior parte dell'avventura, però, sarà caratterizzata dall'assenza di musiche, che comporterebbero solo un elemento di disturbo, sostituite da effetti sonori, quali scricchiolii. Il doppiaggio, completamente tradotto in italiano, è realizzato ottimamente e utilizza un linguaggio piuttosto volgare, ricco di parolacce. L'unica pecca è la presenza dei soliti 3-4 doppiatori che i giocatori di avventure grafiche avranno già sentito decine di volte...

Giocabilità: 9.5
Il gioco ha un sistema di controllo semplicissimo, come la maggior parte dei punta e clicca, e si può giocare semplicemente con il mouse. Cliccando su un punto qualsiasi del percorso, il personaggio si muoverà fino a raggiungere quel punto (qualora possibile). Spostando il mouse su uno dei tanti "hot spots" (i punti 'interagibili'), invece, il mouse cambierà forma: una lente d'ingradimento, quando un oggetto può essere esaminato, una mano aperta, quando questo può essere raccolto, una mano chiusa, quando è possibile utilizzare un oggetto su quel punto, una freccia per cambiare schermata, e un baloon per dialogare con i png. A differenza di "Post Mortem", in SL i dialoghi non avranno varie frasi tra cui scegliere, ma scorreranno su binari predefiniti; sarà possibile, però, scegliere se procedere con domande inerenti all'indagine (click sx), oppure parlare di argomenti secondari (click dx). L'inventario è stato realizzato con molta cura e permette di esaminare gli oggetti nel dettaglio, grazie ad una visuale 3d dell'oggetto, che può essere ruotato e analizzato da ogni angolo, in cerca di indizi. In SL potremo utilizzare due personaggi: Victoria, nel presente, e suo nonno Gus, nelle sezioni ambientate a Praga, nel 1932. Ad ogni modo, il gioco ci mette davanti a molti enigmi, alcuni dei quali saranno del tipo "trova l'oggetto X e usalo nel punto Y, per poter procedere", mentre altri saranno classici puzzle, alcuni dei quali piuttosto originali (come la preparazione dei biscotti a casa di Victoria o il minigioco finale del robottino). I rompicapo e il gioco in generale, però, sono strutturati in modo piuttosto semplice, in modo che sarà davvero difficile bloccarsi, anche per i meno abituati al genere...

Longevità: 8
Il gioco è di media durata (sinceramente non so quanto ci ho messo, perchè i salvataggi riportano solo l'orario, ma non la durata di gioco) e può essere portato a termine in 7-10 ore di gioco. La presenza di due "diverse" vicende, poi, renderà l'avventura più interessante. Infine, la risoluzione di alcuni enigmi necessiterà di un po' di tempo, per arrivare alla sua soluzione...

Originalità: 8
"Still Life" riprende le numerose costanti dalle altre avventure grafiche, quali il suo predecessore "Post Mortem" e i due "Syberia", migliorandone alcuni aspetti e apportando alcune interessanti novità, quali il nuovo inventario e l'originalità di alcuni rompicapi.

Generale: 8
Still Life è un'ottima avventura grafica, realizzata davvero bene e dalla trama molto interessante, che saprà coinvolgere tutti coloro che sono avezzi al genere, ma anche a tutti coloro che apprezzano un gioco diverso dai soliti sparatutto, dove, per procedere, è necessario far funzionare la materia grigia, anzichè i proiettili.