MySo-Called(un)Life

Fear the nobodies, wanna be somebodies...

A volte ripenso a gente come il mio amico Nalo: si è trasferito a Milano da quasi una decina d'anni, è ad un passo dalla laura in ingegneria nucleare (eh, sì!), lavora, allena le squadre universitarie di pallavolo e ha un sacco di amici e ragazze che gli girano attorno (amiche, compagne di studi, sportive,...) e lo trovano simpatico e divertente (e lo è). Poi guardo me e cosa vedo? Un lavoro insulso, un cagnolone arrogante e... basta. Una vita VUOTA. Pochi, pochissimi amici, che vedo ogni morte del papa. Un titolo di studio inutile. E niente. Tutto vuoto, grigio. Ho sempre sperato "massì, magari poi andrà meglio", ma ormai anche la speranza inizia a svanire.