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Parti asociali
Post n°485 pubblicato il 11 Marzo 2014 da ilpasquino.controinf
Il governo ancora non ha detto nulla di quello che ha intenzione di fare, e molti, come me, dubitano anche che voglia realmente farlo…ma le parti sociali, quell’accozzaglia di persone delegate da chi e da cosa ormai non è più chiaro, premono per quel “tavolo” che darebbe loro quella necessaria visibilità per permettergli di continuare a lucrare sui loro ignari iscritti.
Benché le parti “asociali” siano in completo disaccordo su quali dovrebbero essere le scelte del governo: Confindustria è per uno sconto dell’Irap alle aziende…”meglio un posto in più che uno stipendio decente”…la Cgil e Bonanni (Angeletti non pervenuto) premono per maggiori detrazioni Irpef…senza ancora però chiarire quali siano i presupposti che li hanno spinti a chiudere accordi a perdere ,diritti e salari, per conto dei lavoratori proprio con la controparte; entrambe hanno la necessità di riaffermare un ruolo perso non per la crisi, ma per una vera e propria auto-mutazione in comitati di affari che con le esigenze dei loro iscritti non hanno nulla a che vedere.
Non è un caso la provocazione che Renzi ha lanciato alle organizzazioni sindacali … “pubblicate i vostri bilanci”…ben sapendo che i soldi ormai arrivano non dalle tessere, in continuo calo, ma da quelle “assicurazioni” come Cometa, in continua perdita, dai miriadi di Caf autorizzati e pagati dallo Stato, dalle presenza di vari funzionari in molti consigli di amministrazione di aziende pubbliche e private, in quelle “società” come la Eustema, della Cisl, che percepisce milioni di euro dalle P.A. e partecipa a gare in tutto il mondo…
Forse, e non tanto forse, da questo nasce la necessità di sedersi a quei tavoli, benché ormai i sindacati confederali non rappresentino più né il mondo del lavoro a tempo indeterminato…e meno che meno quello precario, ma che siano forti di quel mare di funzionari nullafacenti…e sempre pronti a firmare ogni accordo in ogni realtà industriale italiana, pur di “piazzare” i loro figli ed amici, e contino sul cospicuo numero di dipendenti pubblici, unica isola intonsa rimasta alla quale fanno riferimento ogni qualvolta hanno bisogno di riaffermare le loro “necessità” sui tavoli delle contrattazioni.
Crollano le icone di un sistema marcio, ed il crollo comincia ad interessare quelle colonne fradice di un sistema ipocrita e falso che ha preso in giro gli italiani per decenni…la spinta viene da quella crisi che fa crescere contraddizioni sopite da un redistribuzione delle regalie non più possibile…e da quei cittadini che hanno cominciato a prendere in mano il loro destino…costringendo chi ha sempre bluffato…ora a dover affrontare la realtà.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19