Il Pasquino

Nessun colpevole in Italia, paese dove la responsabilità è un concetto astratto, talmente fugace da non prevedere nessuna conseguenza se da capitano affondi una nave, da poliziotto massacri un detenuto, da ministro compri una casa con vista sul Colosseo a tua insaputa, da tecnico non capisci una mazza di terremoti e lanci segnali rassicuranti, tra un bicchiere di vino ed una risata, da commissario ai rifiuti fai invadere la città di spazzatura e la regione di bidoni tossici, da camorrista minacci, ma tramite il tuo avvocato, da presidente del consiglio vai con le minorenni.

In  pochi giorni una serie di sentenze smentiscono chi pensava che in questo Stato almeno la giustizia fosse estranea ai giochi di potere, alla conservazione ed alla salvaguardia di un sistema corrotto, figlio di una politica marcia, capace di distruggere l’intero stivale, da nord a sud, sia materialmente che moralmente.

Il messaggio che si lancia è chiaro ed inequivocabile, ed è ben riassunto dalle parole del “Marchese del Grillo”: “noi siamo noi…e voi non siete niente”. Carne da macello per chi si bea davanti alle telecamere della sua incapacità a governare una nave che sta affondando, a chi acquista una casa a meno della metà del prezzo e ci vive dentro senza chiedersi chi mai gliel’abbia pagata, a chi dovrebbe salvaguardare la sicurezza dei cittadini, ma non capisce nulla di quello che fa e se ne vanta e lo rivendica, a chi passa le notti con delle bambine, ma lo fa per umanità cristiana, a chi approfitta della sua autorità per massacrarti di botte, per puro sfizio.

Eppure la legge, questa legge così tanto disattenta con chi avvelena ed uccide, con chi ruba e induce alla prostituzione minorile, diventa spietata quando a comparirle dinnanzi sono giovani che protestano per la salvaguardia della loro terra (No Tav), dei loro diritti (lavoratori e disoccupati, senza casa e disabili), allora il “fatto sussiste”…quella lesa maestà, quel non riconoscere l’arroganza di un potere ladro ed assassino, e non sottomettervisi, è l’unico reato che viene severamente punito…mandati alla gogna sui quotidiani asserviti, tacciati come terroristi, puniti peggio di quanto si puniscono gli autori materiali e politici del massacro della Campania, degli allagamenti di mezza Italia, dei crolli di edifici appena fatti, di quel fango istituzionale ed imprenditoriale sotto il quale l’intero paese sta affogando.

E quindi è forse vero, il “fatto non sussiste”…perché è lo stesso Stato, e tutte le sue espressioni, compresa la giustizia, a non “esistere” più .