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« Napoli: malati oncologic...Le brogliarie e le strascicarie »

La penisola che non c’è

Post n°882 pubblicato il 09 Marzo 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Tornano a casa i corpi dei due italiani uccisi in Libia. Le famiglie avevano chiesto trasparenza e che l’autopsia fosse fatta in Italia.

Il ministro Gentiloni riferisce al Senato, senza riuscire a dare quelle spiegazioni che i parenti delle vittime cercano; in poche parole un governo libico, non riconosciuto da nessuno, decide di trattenere i corpi degli italiani senza che il nostro riesca ad imporgli le proprie decisioni, se mai ce ne fossero.

L’autopsia viene fatta in Libia, con la presenza di un medico italiano…questo è quanto, questa è la risposta del nostro governo a chi piange la morte assurda del proprio marito, del proprio figlio, del proprio genitore.

In Egitto un giovane studente viene massacrato e torturato. Tutte le prove, quelle più evidenti, portano al coinvolgimento del regime dittatoriale, tanto “amato” dal nostro premier.

“Chiediamo che sia fatta giustizia e che i colpevoli siano individuati”, ripetono i burocrati di quella penisola che ormai non c’è più, che non ritira il suo ambasciatore da uno Stato che vìola i diritti umani, che tortura ed uccide i suoi oppositori, che assassina anche i nostri figli.

Il magistrato egiziano, che si occupa delle indagini, è chiaro: “Me ne occupo io, agli italiani saranno fornite solo informazioni”. Nessuna reazione seria, nessuno scandalo per aver abbandonato un ragazzo nelle mani di un regime totalitario e non aver fatto nulla per dimostrare la dovuta contrarietà, il necessario sdegno, per un omicidio che appare, ogni giorno di più, opera di quelle forze di polizia vicine al dittatore…gli affari valgono di più, per il governo Renzi, della vita di un uomo.

Più che di un governo dovremmo parlare di una rappresentanza mai eletta, bensì imposta da un signor nessuno di nome Napolitano, espressione non del paese, ma dei gruppi di potere, bancari, finanziari, massonici e malavitosi,  che ne hanno decretato la fine, e proprio per questo propensa soltanto a difendere corruzione e collusioni ed ad affossare quei diritti costituzionali e quei livelli di libertà personale ed ambientale che ne erano freno. Una rappresentanza che non rappresenta e per questo presa a schiaffi in Europa ed anche da chi non c’è, come il governo libico.

La penisola che non c’è “svolta” in quell’anonimato servo dei brogli e della corruzione di una marmaglia avvezza a fregarsi uno con l’altro, mentre affossa il paese e se ne divide quello che rimane, perdendo ogni dignità ed ogni rispetto della sua storia e dei suoi cittadini.

 
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