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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Marzo 2015

 

Lottate

Post n°695 pubblicato il 21 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

“La corruzione puzza, i corrotti puzzano”.

Papa Francesco pronuncia questa frase a Scampia, quel quartiere di Napoli che lo Stato ha da sempre abbandonato, dove camorra e delinquenza riducono al silenzio ed alla paura le persone oneste, dove l’unica speranza è scappare via perché la corruzione dei politici, mischiata al malaffare,  premia solo una parte minima di chi li vota, tutti gli altri rimangono al palo in attesa di un qualche “piacere”  da ottenere turandosi il naso, le orecchie e gli occhi.

“Il lavoro a nero, il lavoro sottopagato è schiavitù…la dignità è un lavoro giustamente pagato, dobbiamo lottare per riprenderci la nostra dignità.”

Lottare…penso sia la prima volta che sento un Papa pronunciare il verbo lottare al posto del “pregare”. Lottare per ottenere giustizia, equità, lavoro, onestà, per far si che i diritti siano rispettati e la dignità torni ad avere il suo reale significato, non sia confusa con l’ottimismo strumentale di chi sfrutta la vita altrui per gli Expo della sua consacrazione a premier, non sia la scusa per i manager superpagati per migliorare i propri stipendi ed i bilanci delle aziende a scapito della vita della gente.

Parole semplici e dirette come sempre, rivoluzionarie in un mondo che vede il profitto come unico metro di ogni decisione, che impone ai governi farlocchi, schiavi degli interessi della grande finanza internazionale, la mortificazione delle libertà dei popoli, la cancellazione della dignità delle persone, la riduzione in schiavitù di grosse fette della popolazione.

Lottate per riprendervi ciò che vi stanno rubando per ridare una speranza alla speranza, per ridare un sorriso a quei bambini che tenete in braccio aspettando Francesco…non sarà il suo bacio a donargli un futuro migliore, ma la vostra dignità riconquistata, non svenduta, non prona, non sconfitta.

Non ve lo ha detto un comunista, ve lo ha detto il Papa…la lotta è dignità, la difesa dei propri diritti è dignità…

Gli altri, quelli con i vestiti firmati, con i profumi di grido, con le macchine superaccessoriate, con gli stipendi da nababbi, con i figli raccomandati piazzati a fregare il prossimo in ogni dove dall’alto delle loro lauree comprate, puzzano, puzzano di marcio, di quella morte di ogni futuro, di quella negazione di ogni presente…e chi ama il futuro non puzza !

 
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Orgoglio dimissionario

Post n°694 pubblicato il 20 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Ritrova il suo “equilibrio” istituzionale il parlamento pieno di indagati e corrotti, dopo le dimissioni, arroganti, del ministro Lupi, che rivendica il ruolo svolto senza entrare nel merito, come era prevedibile, degli sprechi e degli esorbitanti costi delle opere pubbliche dal suo ufficio “controllate”.

I regali al figlio ed a lui stesso, i viaggi donati alla moglie, le intercettazioni che ne confermano lo stretto rapporto con gli indagati, la stessa difesa di un personaggio, come Incalza, da tempo, chiaramente, gestore di un movimento di quattrini esorbitante e capace di indirizzarlo dove a lui più conveniva, anche a scapito delle popolazioni martoriate dalle alluvioni, sono tutti “incidenti di percorso” o “danni collaterali” dell’incapacità di un ministro di reggere le sue responsabilità con competenza, quella competenza richiesta a chi assume ruoli istituzionali, quella competenza richiesta affinché le decisioni prese non siano di danno ai cittadini ed al paese.

Rimanendo garantisti, in un paese che ha fatto del garantismo l’arma di difesa dei corrotti e degli evasori, del peggio e del marcio, presupponendo la totale estraneità del Ministro al magna magna di Incalza e dei suoi soci, bisogna rilevarne il mancato adempimento delle sue funzioni principali, tra le quali quelle di controllo, incapaci, nei vari anni da lui ricoperte, di accorgersi dell’enorme differenza di costi per opere di egual misura fatte negli altri paesi europei.

Ma questo sperpero, che porta ai conti pubblici un onere che i cittadini devono coprire con le loro tasse, non sembra toccare più di tanto l’aula. Dal PD all’ NCD sino a Forza Italia si sprecano le parole di sostegno a chi ha dimostrato, nei fatti, di non saper fare il proprio lavoro, di non essere in grado neanche di accorgersi che rubavano dalle tasche di quel paese che lui dovrebbe rappresentare e difendere dai ladri, dall’alto delle sue funzioni e del suo, non magro, stipendio.

Si autoassolvono i nostri parlamentari, ben consci di avere tra le loro fila fior fiori di indagati e decine, se non centinaia, di corrotti, dimostrando, anche in questa occasione, la totale frattura con la realtà di un paese dove la gente si suicida per l’enorme pressione fiscale, figlia della loro corruzione, dove le famiglie perdono la loro casa, rovistano nella spazzatura, i figli scappano all’estero, i disabili vengono lasciati alle loro famiglie senza alcun aiuto.

Non siamo in un paese normale dove tutto funziona, siamo in un paese dove i diritti fondamentali vengono negati ogni giorno, dove ai più deboli si nega quanto la Costituzione e le leggi attribuiscono, dove un Renzi qualsiasi si appropria del governo senza alcuna legittimazione popolare e cambia la Costituzione assieme ad un pregiudicato cancellandone il ruolo fondamentale del volere popolare, dove si ride per i terremoti e le alluvioni, pensando già agli appalti che ne verranno, dove le strade crollano appena costruite, dove la gente viene travolta da fango e detriti per l’incuria e lo stupro del territorio.

L’orgoglio oggi dimostrato da quell’aula semivuota ribadisce ancora una volta, in spregio ai compiti ed alle responsabilità che dovrebbe assumersi, il disprezzo che questa gente ha nei confronti del paese che dovrebbe dirigere, dei suoi cittadini, di quella carta Costituzionale che gli permette di sedere su quelle poltrone non per fare gli interessi propri e delle loro famiglie e parentele varie.

A testa alta camminano, cari signori, gli operai in cassa integrazione che lottano per rientrare, i disoccupati che chiedono ogni giorno che gli sia data la possibilità di lavorare, i giovani che sono costretti ad andare all’estero perché non hanno padri in politica, le famiglie che riescono a far sorridere i loro figli disabili senza il briciolo di un aiuto dovuto dello Stato, i pensionati che con un assegno da fame si arrabattano tutti i giorni per non pesare sulle proprie famiglie, quelle migliaia, quei milioni di cittadini onesti che pagano le tasse, anche a costo di rinunciare a vestirsi, a mangiare, ad andare ad un cinema per una distrazione, quelli che pensano che il futuro possa essere garantito solo dall’onestà e dai sacrifici che essa richiede…non voi che vi fate beffa della lealtà, della verità e della Costituzione !  

 
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Bomba ecologica a due passi da Napoli. Nessuno fa niente

Post n°693 pubblicato il 18 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

E’ la denuncia che arriva dal Movimento 5 stelle, che ha presentato, attraverso la sua candidata alla Presidenza della Regione Valeria Ciarambino, il 18 Marzo, grazie all’enorme lavoro d’inchiesta di Vincenzo Russo e di altri attivisti, una richiesta, redatta dall’avv. Roberto Ionta, ai sindaci di Napoli, De Magistris, e di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, di adozione di provvedimenti per la salvaguardia della salute e per la corretta informazione dei cittadini.

Atti dovuti, da parte delle istituzioni locali, ma mai eseguiti, dal lontano 1997 quando Schiavone , ora morto per cause naturali come il giudice Bisceglia, nel “naturale” svolgersi degli innaturali avvenimenti nel nostro paese, rivelava alla commissione d’inchiesta parlamentare lo sversamento di fusti di materiale tossico e radioattivo in vaste zone della Campania, compresa la discarica Difrabi, della Contrada Pisani, in Pianura, a due passi da Napoli.

Davanti alla Comm. Scalia nel 1997 dichiarava: “erano le discariche autorizzate a pagare noi, non noi loro. Se ad esempio la Difrabi doveva scaricare fanghi tossici nella sua discarica quanto tempo ci avrebbe messo a riempirla ? …forse due giorni…ecco allora che la Difrabi o la società di Chianese, scaricavano nelle nostre cave e pagavano un tanto al chilo…Pagavano 500mila lire a fusto perché per distruggerli dovevano avere un’attrezzatura speciale per cui ci volevano due milioni e mezzo a fusto per smaltirli…quindi incassavano 2milioni e mezzo per fusto e davano 500mila a noi per poterlo smaltire. Sono state sversate milioni di tonnellate di rifiuti radioattivi e tossici. Nell’elenco (consegnato agli inquirenti ndr) ci sono 70 80 camion che smaltivano dalle industrie del nord tra i quali uno mio. Si tratta di milioni e milioni di tonnellate. Io penso che per bonificare quell’area ci vorrebbero tutti i soldi dello Stato di un anno”

Tralasciamo di sottolineare, per l’ennesima volta, da queste pagine, le enormi responsabilità del signor Napolitano, abbiamo capito che non frega niente a nessuno che chi ha avvelenato un’ intera popolazione, con il suo poco comprensibile silenzio, viva di ricco stipendio e ricca pensione e non debba dar conto delle sue responsabilità sulle malattie e la morte di centinaia di persone…ma almeno cerchiamo di capire se di questa morte e di queste malattie dobbiamo “goderne” anche noi e chi ci seguirà o se le cose scritte nelle leggi dello Stato, nella Costituzione e nella carta dei diritti dell’uomo, per il nostro paese, abbiano ancora un senso o siano divenute solo carta straccia.

Uno studio della Regione Campania ed una indagine della Procura di Napoli rilevavano, già anni addietro, la presenza, nella discarica di Pianura, zona al confine tra i comuni di Napoli e Pozzuoli,  di 16 tonnellate di scarti di collante acrilico e  50 tonnellate di morchie di verniciatura della ditta Sicaf (Novara),  21 tonnellate di fanghi di depurazione e 552 tonnellate di fanghi di verniciatura della ditta Ferlomet (Milano), 22 tonnellate di morchie di verniciatura e resine e fanghi dalla provincia di Padova, 25 tonnellate di rifiuti speciali cosmetici scaduti da Tocco Magico di Roma, 79 tonnellate di rifiuti industriali e 113 tonnellate di polveri d’amianto dal Centro stoccaggio Ferrara (Torino), 1106 tonnellate di scorie e ceneri di alluminio dalle Fonderie di Riva (Milano) e, per finire, 800mila tonnellate di rifiuti derivanti dalla bonifica dell’area dell’Acna di Cengio in Piemonte.

Queste sostanze, oltre ad emanare un forte odore nauseabondo, provocavano e provocano, tumori e morti tra la popolazione che ha avuto la sfortuna di viverci a due passi…mentre lo Stato stava, e sta, a guardare.

“Le conseguenze sulla popolazione sono drammatiche”, come denuncia il professor Crescenti. “La mancanza di impermeabilizzazione è causa di dispersione di percolato inquinante nel sottosuolo e possibile inquinamento della falda acquifera”. Anche l’ing. Ennio Italico Armando Noviello, primo ricercatore dell’istituto di metodologie chimiche del CNR e consulente della procura di Napoli asserisce : “eppure lo stato del disastro è ormai ben chiaro poiché abbondano le relazioni ufficiali e nessun prende le pur minime precauzioni. A causa della grande quantità di idrocarburi dispersi e della cattiva qualità dell’ossigeno, in alcune zone di Pianura è impossibile respirare. Alcuni rilievi fatti all’esterno della discarica, in un raggio di 1500 metri, i valori di tutti i parametri sono risultati disomogenei e diversamente alterati e quasi sempre di gran lunga fino a 1000 volte superiori ai valori minimi consentiti.”

 Il documento inoltre afferma che in alcune zone è talmente alto che la qualità dell’aria non è compatibile con la vita umana.

Moltissimi cittadini della zona di Pianura, e di quelle limitrofe alla discarica, si sono ammalati di mesoteliomi, linfomi e tumori.

Ebbene tutti sapevano, a partire dal signor Bassolino, per passare alla signora Iervolino e per finire, ora, al sig. De Magistris, fermandoci alle responsabilità cittadine, non meno gravi di quelle nazionali. E’ compito dello Stato salvaguardare la salute dei cittadini e porre in atto tutti i provvedimenti in grado di impedire che un vero e proprio avvelenamento, voluto dalla parte peggiore dello Stato, corrotti di vario genere…o silenti di dubbio spessore, imprenditori assassini e malavita organizzata, facciano pagare alla popolazione, con la vita, i loro indegni e sporchi guadagni.

Le Istituzioni hanno il compito primario di difendere la nostra salute e la nostra vita…quello che è accaduto, ed ancora accade, ed il video, ripreso da Vincenzo Russo,  lo denuncia,  conferma incapacità e correità, correità che può essere smentita in un solo modo: attivandosi per difendere la vita…ed è quello che ha chiesto il Movimento 5 stelle ed è quello che da sempre chiede la gente.

 
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La sporcizia

Post n°692 pubblicato il 17 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Il titolo che volevo dare a questo articolo, fino a prima di sentire Renzi, era “tu rubi, egli Ruby…noi paghiamo”, ma mi è stato impossibile non dare risalto a quanto questo signore, che nessuno ha eletto e che si è impossessato del Parlamento cancellandone senso e funzioni, ha oggi detto nel suo sfogo, ormai quotidiano, contro chi gli ricorda i fallimenti di un anno di niente, se non di continui attacchi ai diritti ed alle libertà.

A meno che non si voglia credere che il sistema marcio faccia del male a se stesso, dobbiamo ricordare che questo personaggio, nato e cresciuto nel PD, accusato già due volte dalla Corte dei Conti per danni erariali causati ai cittadini, il cui padre è indagato per bancarotta fraudolenta ed i cui debiti sono stati pagati da noi cittadini ( i dettagli nell’articolo del Fatto Quotidiano http://www.huffingtonpost.it/2015/01/08/tiziano-renzi-stato-paga-debiti-padre-premier_n_6434368.html ) è stato catapultato sulla poltrona di premier, in spregio alla Costituzione ed al diritto del popolo sovrano di decidere i propri rappresentanti.

Quindi non uno preso a caso, ma uno voluto fortemente sia da quel Presidente Napolitano, che noi campani ricorderemo per tutta la vita, avendo secretato le rivelazioni di Schiavone sull’avvelenamento della nostra terra, e dallo stesso PD, che da ormai tre anni controlla, di fatto, la politica nostrana e che non manca, in tutti gli scandali italiani di corruzione, appropriazione indebita e furti vari, di avere il suo nutrito numero di rappresentanti, molti anche renziani.

“Non uno Stato di polizia, ma uno Stato di pulizia che toglierà la sporcizia casa per casa”. Ecco, questa la frase che mi ha colpito maggiormente, tra tutte le stupidaggini che è stato capace di concentrare nel suo intervento.

La sporcizia, si diceva tempo fa, si nasconde sotto il tappeto, si evita che gli ospiti e gli stessi abitanti della casa comune se ne accorgano, noi invece l’abbiamo messa al potere, gli abbiamo dato la possibilità di distruggere famiglie intere per un debito pubblico che lievita, di giorno in giorno, per la loro corruzione, quella corruzione che la Corte dei Conti denuncia da anni, ma che il PD, e lo stesso Renzi, non ha mai ritenuta prioritaria, preferendo peggiorare la vita dei lavoratori, i loro diritti, aumentando le tasse, mantenendo intaccati i loro privilegi, usando elicotteri, aerei, auto blu, come prima e peggio di prima, con quello spregio tipico di chi sa che i poteri forti e marci, quelli che costruiscono autostrade fatiscenti che cadono due giorni dopo l’inaugurazione, quelli che lucrano sulle disperazioni dei migranti, quelli che pappano sui terremoti e sulle morti, sulle inondazioni e sulle frane, quelli che per un posto per il loro figlio in Rai, o in una qualsiasi azienda, sono disposti a vendersi anima e dignità, li avrebbero appoggiati, strafregandosene di un paese che cade a pezzi e che quelle macerie, che ora travolgono solo le persone oneste, prima o poi seppelliranno anche loro.

La “cultura” dell’onestà, di cui straparla il premier, non può certo venire dal suo pulpito, da chi non rispetta le regole costituzionali e contraddice, nei fatti, quanto appena pochi mesi fa andava dichiarando in ogni tv, nel consueto escamotage televisivo che preparava il popolo bue ad assorbire l’ennesima ingiuria alle sue libertà democratiche.

Expo, Tav, Salerno Reggio Calabria, ed i mille e passa cantieri pubblici hanno tutti la longa manus della politica, una corruzione palese, sparata in faccia al popolo, che faceva lievitare i costi di una qualsiasi struttura di dieci volte in più se confrontata con la stessa costruita in un altro paese.

Ora vogliono farci credere che non se ne erano accorti, che gli unici conti che non gli tornavano erano quegli degli esodati, dei sussidi dati ai disabili, delle pensioni “troppo alte” per la povera gente, dei diritti esagerati per chi lavorava e che quei cantieri erano utili al paese per rilanciarlo, per farlo andare al passo con gli altri Stati europei.

La sporcizia è tracimata, si estende in ogni parte della nostra casa comune, infetta tutto, insudicia anime e pensieri…va eliminata, spazzata via, per fare pulizia nel nostro presente e nel nostro futuro.

 
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Anticostituzionalmente Fiat

Post n°691 pubblicato il 16 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Lavorano tutti per l’Italia, per rilanciare il paese, per la ripresa e per tutti quei bla bla bla con i quali riempiono di non sensi quella serie di riforme e di provvedimenti che mirano alla distruzione delle libertà democratiche ed alla trasformazione della nostra Costituzione in una carta straccia ad uso e consumo di una politica, sempre più somigliante al fascismo, ed ad un’imprenditoria, ormai solo predatoria e corrotta.

La Fiat, il fiore all’occhiello di un premier, che ancora non si è accorto non essere più italiana, è stata condannata, mentre lui si inorgoglisce e scodinzola, per attività antisindacale e violazione della Costituzione riguardo ai fatti che avvennero, nel 2006, nello stabilimento di Pomigliano.

Un breve riassunto, coadiuvato dal filmato(visibile sul blog:www.ilpasquino.net) di quanto accadde: Fiom, Fim e Uilm firmarono, senza alcuna verifica con i lavoratori, un contratto nazionale che prevedeva risibili aumenti, confermati, nella sostanza, dai successivi rilievi Istat, con il lavoro obbligatorio al sabato ed assunzioni, alla catena di montaggio, di giovani in apprendistato fino a 5 anni.

Un “contratto a tutele decrescenti”, come direbbe ora il Renzi, o peggio ancora, visti i risultati odierni con 2500 persone ancora a carico della collettività in cassa integrazione, una vera e propria presa per i fondelli che i lavoratori capirono immediatamente, contestandone ogni punto e dimostrandolo con lanci di uova verso i delegati sindacali ed impadronendosi di un’assemblea nella quale i confederali non concedevano la parola a chi dissentiva.

La Fiom in primis (Rinaldini l’allora segretario), dalle pagine del Manifesto, che accusava gli operai di “terrorismo”, chiese che venissero prese misure contro chi aveva aggredito, secondo loro, il “libero svolgimento dell’assemblea”.

La Fiat non si fece pregare due volte e licenziò quel manipolo di operai  che guidò il corteo di protesta all’interno della fabbrica(8 in tutto dei quali uno, Giuseppe De Crescenzo, si è tolto la vita pochi mesi fa).

Giunge nove anni dopo, non in tempo per salvare la vita a Giuseppe, la sentenza della Corte Suprema di Cassazione sugli eventi: il datore di lavoro può anche schierarsi, in determinate singole occasioni, a favore di un’organizzazione sindacale e contro un’altra, ma nel farlo non può avvalersi di quei poteri disciplinari e gerarchico-direttivi che l’ordinamento gli attribuisce a soli fini di governo delle esigenze produttive dell’azienda. La contraria soluzione snaturerebbe l’essenza stessa del concetto di poteri privati, quali quelli datoriali rispetto alla comunità dei propri dipendenti, poteri privati che in tanto l’ordinamento riconosce - alterando il tendenziale ambito paritetico in cui vive il rapporto giuridico di tipo privatistico - in quanto essi siano funzionali alla tutela dei diritti di rango istituzionale (v. art. 41 co. 1° Cost.)” e pertanto rigetta l’appello della Fiat e rende nulli i licenziamenti degli operai…non ci pare sentire voce del condottiero delle nuove “coalizioni sociali” su questa ingiuria alla Costituzione ed ai diritti degli operai.

Ma quella Costituzione e quei diritti, ai quali ancora qualcuno si richiama, Renzi li sta smantellando, a partire dall’articolo 1 e dallo Statuto dei lavoratori, con l’appoggio di quei sindacati che parlano di “coalizioni sociali”, mentre cancellano i diritti di quelle minoranze che non accettano che vengano firmati accordi sulla loro pelle, che ritengono il sindacato un’ arma dei lavoratori e non una stampella delle imprese, per i quali la dignità fa rima con diritti e non con lavoro sottopagato e senza tutele, crescenti o meno.

In questi giorni l’Inps, grazie ad un accordo firmato dai confederali con l’Istituto, rilascerà i tabulati degli iscritti al sindacato nelle varie aziende. Obiettivo: cancellare quelli minoritari e non firmatari dei contratti, per escluderli da ogni trattativa, isolarli, cancellarli da un paese che non rispetta più né le opinioni né le libertà, questa la richiesta di Cgil Cisl e Uil…alla faccia di “Je suis Charlie”.

I lavoratori, già sotto ricatto nelle aziende, saranno costretti a firmare la loro delega agli unici che “rappresenteranno”, per modo di dire, le loro questioni…un’operazione simile fu fatta dal fascismo che cancellò tutti i sindacati dei lavoratori ed impose i propri.

 
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