Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 4
 
Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Aprile 2016

 

L’esproprio di Bagnoli

Post n°915 pubblicato il 30 Aprile 2016 da ilpasquino.controinf
Foto di ilpasquino.controinf

E’ venuto in pompa magna, il nostro premier, benché la città non lo volesse affatto, benché il suo arrivo sia dovuto al diktat del Consiglio di Stato, a seguito dell’ordinanza e del ricorso del Comune di Napoli.

La giunta partenopea aveva intimato, a chi aveva inquinato, di bonificare e lo Stato doveva intervenire, non da ieri, ma bensì da vent’anni !

E così, costretto, Renzi è venuto nella nostra città a farsi un po’ di propaganda elettorale, quella, che nei fatti, fa tutti i giorni, attaccando la giunta De Magistris, scaricandogli addosso responsabilità non sue, annunciando lo sblocco della bonifica ed impadronendosi di un piano di rivalutazione e risistemazione del territorio che, invece, quello sì, spetterebbe al Comune ed ai suoi cittadini.

Mille annunci, come è solito fare, e mille promesse, tutte concretizzatesi, al momento, con l’esproprio, annunciato ai proprietari, delle loro abitazioni del borgo antico di Coroglio…cioè prima ancora di decidere cosa fare si comincia a colpire i diritti fondamentali, come quello all’ abitazione. Una sorta di “deportazione” annunciata, alla vigilia delle elezioni comunali, senza alcuna data precisa di attuazione, accompagnata dalla messa in campo, da parte del PD, di tutti i mezzi, “canonici” e non, per dividere quel fronte comune che si è creato contro una decisione che viene dall’alto e che scavalca esigenze e realtà, regalando, non si sa ancora bene a chi, la gestione di un sito di interesse storico e naturale.

Promesse, da parte della candidata sindaca Valente, agli inquilini di quelle case, di nuove abitazioni con vista mare nella stessa zona, benché sottoposta a vincoli, a poche centinaia di euro al mese, spiagge e mare pulito, bagni, turismo e chi più ne hai più ne metta, tanto ad elezioni fatte chi mai vedrà tutte queste fandonie ?

Nei fatti l’antico borgo di Coroglio, come ci ricorda la portavoce del comitato dei proprietari Paola Minieri, fu costruito alla fine del 1800 (Villa delle Delizie, ora Villa Schioppa risale al 1860), alcune abitazioni hanno atti di proprietà dell’epoca di Vittorio Emanuele III (1903). Il piano regolatore prevede, è vero, il ripristino della costa, solo dopo una bonifica, che ancora deve vedere luce, e la rimozione della colmata, di cui manco si parla e manco si dice come sarà eliminata, ma cancellarne la sua parte storica è colpirne la sua particolarità, oltre a ledere i diritti di chi ci abita da generazioni.

https://www.youtube.com/watch?v=8BmG56Tm36c

Dopo gli anni del cementificio e dell’ Italsider, dell’inquinamento e dei tumori, ora si vuole togliere ai cittadini del posto la possibilità di scegliere del loro futuro, di gestire, assieme alle istituzioni locali, riqualificazione  e ridefinizione di un luogo che è dei napoletani.

In questi venti e passa anni di silenzio chi ha pagato il degrado e l’inquinamento sono i cittadini e l’intera città di Napoli, vistasi privare di uno dei suoi luoghi più belli e suggestivi. Purtroppo abbiamo un premier che ritiene di detenere la verità, anche senza conoscere né la storia né le vite di questi luoghi.

Nell’assemblea, indetta il 29 Aprile a Coroglio, i cittadini, assieme a due rappresentanti della giunta comunale (il vicesindaco Raffaele Del Giudice e l’assessore al Patrimonio Alessandro Fucito), hanno discusso come affrontare insieme l’attacco ai diritti della città di autodeterminare le proprie prospettive ed il proprio futuro, come difendere un borgo storico da un attacco immotivato e senza alcuna ragione pratica.

 

https://www.youtube.com/watch?v=-Uh96pboV3A

https://www.youtube.com/watch?v=yQWdyuxkZlA

https://www.youtube.com/watch?v=mFTP52lQA-A

https://www.youtube.com/watch?v=hkBSqMTk5Jo

 

 

Quello che emerge, ancora una volta, è la necessità dell’unione, di un fronte comune a difesa del diritto all’autodeterminazione, alla salvaguardia dei luoghi e delle vite, delle esperienze e delle storie, di quell’umano che risiede in quegli spazi vissuti, un unione che prescinda da quella politica su cui non si può contare, se non nel breve periodo elettorale, e che deve trovare la forza solo nella sua ragione, nella sua unità e nel suo diritto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

In Italia vola l’Istat, in Francia la rivolta

Post n°914 pubblicato il 30 Aprile 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Nel fantastico mondo di Renzi, almeno quello descritto dai nostri amici TG, l’occupazione vola di pari passo con il crollo del potere d’acquisto delle famiglie.

Già, in Italia più si lavora e meno si riesce a mangiare, tanto che l’inflazione continua a scendere, sottolineando quanto sia difficile per tutti riuscire a mettere il piatto a tavola, ma…c’è quel ma che fa tanto felice il governo dei non eletti ed il ministro Poletti, l’occupazione, grazie al jobs act, vola, così ci dice l’Istat, vola anche mentre si moltiplicano i licenziamenti nei call center (Almaviva 3mila e Uptime/Gepin Contact  450), in Nokia (219), in IBM (290), in Sviluppo Italia Sicilia (76), nella catena alberghiera NH  (98), ai quali vanno aggiunti quelli in cassa integrazione da decenni, come alla Fiat di Pomigliano (2500), o in contratto di solidarietà, come alla Telecom (30mila), o a quelli per ora solo annunciati, come quelli alla Barclays (300), in Meridiana (955), alla Ericsson (210), alla General Electric (236), alla British Airways (40).

Per fortuna siamo in un paese che ha elevato il punto statistico a valore e relegato i diritti, la dignità e le libertà ad ostacoli…

In Francia accade l’esatto opposto. In Francia i sindacati, assieme agli studenti ed ai lavoratori (in Italia sono i funzionari sindacali a scendere in piazza…i lavoratori lavorano anche il sabato e la domenica), non indicono la “manifestazione” di sabato o domenica, con annessa passeggiata ripresa dai TG amici, né hanno dirigenti che prendono 300mila euro annui (inchiesta delle Iene sullo stipendio del segretario della Cisl), in Francia si occupano le città, migliaia di persone scendono in piazza per rivendicare quei diritti conquistati, il loro orizzonte non si ferma al domani, ma a quello che lasceranno ai loro figli.

Per i francesi le libertà ed i diritti valgono molto di più di qualche punto percentuale, il lavoro deve essere un mezzo di vita, non il senso della stessa, e per questo, da giorni, si susseguono scontri e proteste in tutto il paese, mentre il governo cerca di far passare un provvedimento simile al jobs act renziano.

In sintesi potremmo concludere: in Italia volano i punti percentuali inventati dall’ Istat, in Francia i valori di libertà e democrazia, conquistati da intere generazioni.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il vomito dell’ Europa

Post n°913 pubblicato il 28 Aprile 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Muri e fili spinati, coercizioni e ricatti, tagli ai diritti essenziali, banche e petrolio, soldi e bilanci, guerre e morti.

L’Europa entra in scena con il peggio di se stessa, con il rigetto di ogni ideale, il vomito del suo motivo di essere, rappresentata da nazisti camuffati da “tecnici” e da burattini mascherati da “premier”.

La Germania cresce, crollano Spagna, Francia e Portogallo, l’ Italia si regge sui dati falsi dell’ Istat di Renzi, la Grecia paga lo scotto del tradimento di Tsipras, i migranti scontano la pena di dover essere costretti a scappare dalla loro terra.

Forse neanche “Guernica” riuscirebbe a disegnare il massacro dei diritti che avviene sotto i nostri occhi, per mano di gente che ha la sensibilità e la coscienza di una discarica abusiva, facce da assassini, discorsi da maniaci, decisioni da criminali.

La chiusura delle frontiere, sotto la spinta di un nazismo crescente e di un’opinione pubblica demente e correa, sui visi di quelle famiglie e di quei bambini, sono la fotografia dell’ abisso morale di un continente senz’anima e senza alcun senso, se non quello del profitto, un continente che non contiene più nulla, se non l’egoismo di quelle caste che lo dirigono e gli interessi economici che lo reggono a stento.

La Grecia paga il tradimento del suo leader, con ulteriori sacrifici che colpiranno ancora i più deboli, cancellando ogni idea di democrazia, di sviluppo, di speranza e di futuro. Una svendita ed una beffa per un popolo che aveva saputo reagire alle ingiustizie, era riuscito a scendere in piazza, a dare il suo appoggio a chi raccontava di essere dalla sua parte…lo hanno fiaccato, così come voleva la troika, e così come voleva, probabilmente, anche il suo attuale premier.

Francia e Spagna pagano il loro prezzo con l’aumento della disoccupazione, quello che in Italia l’ Istat stenta a vedere, in un trend che mostra tutti i limiti politici ed economici di un’idea di Europa che fallisce sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno; un prezzo che paghiamo noi cittadini di un’ Europa senz’anima e senza senso, che pagano i nostri fratelli che fuggono dalla fame e dalle guerre; un prezzo di cui noi non siamo responsabili, un prezzo che è la somma dei loro furti e della loro avidità…un prezzo che non vale la pena di pagare, perché non siamo noi, né gli immigrati, a doverlo pagare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Moriremo prima

Post n°912 pubblicato il 27 Aprile 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Forse sarà annoverato come altro grande risultato del governo Renzi, e di quelli che lo hanno preceduto, voluti tutti dal senatore a vita Giorgio Napolitano.

In Occidente è accaduto solo due volte, 21 anni fa in Danimarca, ed il paese immediatamente mise riparo all’abbassamento dell’aspettativa di vita investendo in prevenzione, sanità, informazione e nell’ Unione sovietica, all’indomani della caduta del muro e della fine del regime comunista.

Accade nel 2016 nel paese della “svolta” di Renzi, dove gli anziani non riescono più neanche a curarsi, oltre che a mangiare degnamente, dove la sanità è nelle mani di “baroni” che fanno assumere figli e parenti incapaci ed ignoranti, dove il “lusso” dei controlli medici è riservato, come interi reparti ospedalieri, a mogli ed affini dei politici nostrani, dove l’inquinamento viene taciuto, nascosto, da chi dovrebbe rappresentarci, e lo fa indegnamente, ed è il frutto di quella corruzione che ruba risorse all’intero paese, alle famiglie più in difficoltà, a quel welfare calpestato dagli interessi e dalle ricchezze dei soliti pochi.

Avrà il plauso del FMI, precisamente della signora Lagarde, che avvisò sul “pericolo” dell’eccessiva durata della nostra, non certo della loro, vita e potrà così risparmiare sulle nostre, non certo sulle loro, pensioni, guadagnare qualche punticino percentuale su quel debito pubblico sul quale ricade la mannaia dei furti di un partito, il PD, che annovera, tra le sue fila, ben 125 indagati per corruzione, evasione fiscale, rimborsi gonfiati, appalti truccati…e chi più ne ha più ne metta.

Veramente una “svolta” con i fiocchi, il risultato di una politica indegna ben rappresentata dal suo attuale leader e segretario, difensore strenuo degli interessi delle banche e dei petrolieri, di tutto ciò che è marcio in questo paese, e “Don Chisciotte” degli indagati, lancia in resta contro quei pochi magistrati che cercano di limitare i danni di un sistema corrotto sino al midollo.

Vivremo di meno e pure male, vessati e tartassati per servizi che paghiamo e che mai più avremo, per un paese che è l’ombra di se stesso, negazione della sua Costituzione, cancellazione del suo passato e della sua dignità.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Liberazione vuol dire rispetto della Costituzione

Post n°911 pubblicato il 26 Aprile 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

No, il 25 Aprile non è una festa come le altre, né una passeggiata, meno che meno una “sfilata” elettorale.

Non è solo commemorazione, ma riaffermazione di quei valori e di quei principi conquistati con il sangue ed un mare di lacrime.

Parteciparvi è un diritto/dovere di tutti, come è un dovere rispettarla nei suoi principi e nel suo significato, evitando puerili provocazioni , utili a raggiungere le prime pagine e guadagnare quel po’ di notorietà che serve per le imminenti elezioni comunali di Napoli.

L’amore del PD per questa giornata sembra avere avuto un’ improvvisa impennata ieri nelle strade del capoluogo campano. Il candidato sindaco, di quel partito che governa senza essere stato eletto, che modifica la carta Costituzionale con un parlamento incostituzionale, che ha massacrato i diritti del lavoro, cancellato l’art.18, il diritto alla salute ed alla scuola, le basi stesse, cioè, della nostra carta costituzionale, si presenta in quella piazza napoletana che raccoglie chi ha condiviso l’appello degli organizzatori, sintetizzato in queste semplici parole d’ordine: “Liberiamoci dalla camorra, dal razzismo, dallo sfruttamento e dal governo Renzi”.

Era troppo facile prevedere che la presenza di una “valente” collaboratrice del signor Renzi avrebbe scatenato quelle polemiche che, naturalmente, ci sono state…ad urla la signora candidata è stata invitata ad andarsene, visto che la manifestazione era anche contro il suo partito, strano non se ne sia accorta.

Da qui la solita fiaccante e misera tiritera sul diritto a partecipare ad una giornata che rappresenterebbe, almeno così sembrano ricordarsi, solo in questi giorni, i nostri “amati” politici, i valori della nostra democrazia, quella stessa che viene negata ai bambini disabili, agli anziani pensionati, ai lavoratori licenziati, a quella marea di persone che sono la prova vivente di un tradimento, di uno stravolgimento di quei principi che il 25 aprile ci aiuta a ricordare.

Piovono pagine e comunicati di solidarietà alla “povera” Valente candidata, condanne ai “violenti”, che hanno osato urlare contro chi era lì per prenderli in giro, un’abbuffata di luoghi comuni e parole indecenti da parte di chi non spreca un attimo del suo tempo per parlare delle vere violenze che avvengono nel nostro paese, delle vere vittime di un sistema che calpesta democrazia e Costituzione tutti i sacrosanti giorni.

Serviva un po’ di notorietà a chi, sino ad oggi, aveva fatto la sua campagna elettorale nelle sedi del suo partito o in Prefettura…

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

hissafermaddacupidorispondehollywood.stoutlasseteocialoemail90_3eryjuniorluboposexydamilleeunanottemarino.agosticassetta2moto34sandrotesorochiaracomeilsole1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963