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« Pensateci con indulgenzaL'arte e la gioia. »

Un sogno lungo un giorno

Post n°1218 pubblicato il 19 Aprile 2020 da fedechiara
 

It's a funny, funny world.

E' uno strano mondo quello a cui do il buongiorno la mattina alle prime luci dell'alba, un mondo di apparenza serena – sguardo di campagna e case lontane, alberi ormai rinverditi e con un tappeto di petali ai piedi – ma per l'aria tiepida è tessuto un silenzio allarmato di notti insonni alle finestre perché il nemico è di fuori, invisibile, ma pronto a ghermirti se non ti bardi di mascherina e guanti, come ci dicono in tivù politici, medici e giornalisti consonanti. Una infodemia per alcuni aspetti peggiore della pandemia. Tratteniamo i respiri, il nemico aleggia, subdolo e vigliacco, manteniamo le distanze, ogni uomo e/o donna potrebbe contagiarti. E tuttavia sorridiamo, ci riconosciamo di là delle mascherine dei nostri selfies lunari, restiamo umani.

E' un mondo di uomini e donne rattrappiti in questo genere di pensieri nei giorni e mesi della quarantena – e spaventati dagli annunci di morte perché 'a chi la tocca, la tocca' è il motto delle epidemie e, di giorno, è un rosario di conversazioni al telefono con amici e parenti per sapere se siamo ancora vivi: gloria del momento presente; e già il passato è consumato e il futuro si sfilaccia incerto con le prime luci dell'alba.

E non vediamo l'ora che tutto questo nuovo mondo di incubi e follia collettiva si rischiari come la nebbia al sole e la 'normalità' dei rapporti di ieri si imponga e ci sia regalo ambito come la salute - e ci appoggiamo alla memoria dei profeti dell'Ecclesiaste che ci ricordano che 'c'è un tempo per vivere e un tempo per morire', d'accordo, ma questo che viviamo è il tempo di sognare. 
Sogno di parole e pensieri diversi, di abbracci liberatori di vita oltre i desolati paesaggi di morte che abbiamo attraversato, sogno lungo un giorno che si lega a un altro giorno e un altro ancora. Futuro, che chiara parola.

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