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Il teatro degli dei.

Post n°1766 pubblicato il 22 Settembre 2021 da fedechiara
 

Era più divertente, quando c'erano gli dei. E non solo per la pluralità, che tanto ci assomiglia e appaiava quelle creature mitiche alle nostre ambizioni e debolezze e trasgressioni e sventure. L'unicità, infatti, tutto assorbe e riduce il Nume ad un abbaglio che acceca. Reductio ad unum, scrivevano i latini, che la sapevano lunga e ci hanno consegnato aforismi magistrali quali: 'Piscis primum de capite fetet.' - che, solitamente, riferiamo agli s-governi della nazione, oggi a guida pd al guinzaglio di un drago.
Gli dei erano figure teatrali di grande efficacia scenica e narrativa – niente di che spartire con l'Unico e Vero che abbagliò Mosè e gli consegnò i due corni di Luce sulla fronte e pretendeva un rispetto reverenziale e suscitava un timore panico per i suoi inevitabili castighi rivolti a un popolo di miserabili idolatri e genti di scarsissima virtù.
E il massimo teatro dell'azione degli dei fu un campo di battaglia in quel di Troia, la grande città asiatica – un'Asia di prossimità anatolica che si permetteva di sedurre e rapire Europa a cavallo di un toro.
E il campo di battaglia della guerra degli Achei, detentori della forza, contro i Troiani cultori della Bellezza vede gli dei olimpici schierati gli uni contro gli/le altre. Era e Atena contro Apollo e Marte e Poseidone contro il fratello Zeus - dipinto come un tontolone succube della magica cintura di Afrodite, indossata da Era.
E, nel profondo sonno di Zeus che segue al coito divino Era scende come una furia nel campo di battaglia e le schiere dei Greci fanno strage dei valenti Troiani - e la sconfitta finale si approssima e l'ombra di Achille, figlio di Teti, si staglia già su Ettore, il guerriero massimo che l'avrebbe vinta sul rivale  privo della corazza materna in uno scontro alla pari .
Ecco è di questo teatro vario e un po' sconcio e della ricchezza delle metamorfosi divine, con la ninfa Dafne che si muta in un albero di alloro per sfuggire al suo divino seduttore, che sentiamo la mancanza e l'Unico e Vero iddio che subentrerà alle narrazioni dei Greci tutto spegnerà di quelle scenografie e azioni sceniche- e i templi pagani, nella rovina dei secoli, cadranno pietra su pietra per l'agire malvagio dei cristiani iconoclasti che costringeranno i loro fedeli alle genuflessioni e alle mute preghiere e le noiose litanie rivolte all'Inconoscibile. (segue)
Dafne (naiade) - Wikipedia
IT.WIKIPEDIA.ORG
Dafne (naiade) - Wikipedia
Dafne (in greco antico: Δάφνη, Dáphnē, "lauro", indicante l'alloro[1]) o Daphne è un personaggio mitologico greco. Si tratta di una delle Naiadi, un tipo di Ninfa femminile associata prevalentemente ai corsi d'acqua dolce nelle loro generalità, quindi a fontane, pozzi, sorgenti e ruscelli.

 
 
 
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