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Cartoonia e dintorni.

Post n°3062 pubblicato il 13 Marzo 2024 da fedechiara
 

News from Cartoonia (2) 13 marzo 2018

Ci piacerebbe definirla 'la creatività al lavoro' – e se fossimo dei creativi pubblicitari al servizio dell'attuale fase politica potremmo disegnare degli scenari grandiosi : un grande sole al tramonto con al centro uno sfilaccio di falce e martello in dissoluzione e un altro sole che sorge ad est con la faccia sorridente di Di Maio: il nuovo 'sol dell'avvenir' di una sinistra rigenerata e che si tuffa e si diluisce nel mare orientale a 5 stelle.
Che mille pesci di ogni genere e dimensione crescano e si riproducano in questo profondissimo mare immaginario.
E' la tesi senile di E.Scalfari e del Vaticano – e dispiace che si trovino in giro tanti cantori di questo paesaggio 'nuovo' perché odora, invece, di rancido e stantio: De Gasperi risorto (evocato dal Di Maio) e una nuova 'democrazia cristiana' alle porte con l'imprimatur e la ola di Francesco il Misericordioso. E, naturalmente, sullo sfondo, ius soli e dimenticatevi i rimpatri dei clandestini.
Appallottolo il disegno e lo fiondo nel cestino.
Lo scenario opposto, e il disegno che abbozzo, è quello di due 'uomini duri', due tipi da 'Lunga Marcia' attraverso il deserto delle avversità, che si stringono la mano in primo piano sullo sfondo di un paesaggio italico di macerie e uomini neri che scappano in tutte le direzioni gridando: 'No, il rimpatrio no!. Altamente improbabile e inviso a Soros e alle o.n.g. da lui foraggiate. Altro lancio e fionda nel cestino.
A reggere queste suggestive ipotesi ' creative' è l'ambiguità politica del M5S a guida Di Maio e il suo essersi costituito a polo di raccolta, da destra e da sinistra, degli elettori scontenti del quindicennio berlusconiano e, di contro, di quelli in uscita dal pd e dalla sinistra di s-governo del dopo Monti.
Una contraddizione destinata ad esplodere di fronte alla nuova polarizzazione dei cosiddetti 'populisti' delle frontiere chiuse e da chiudersi ulteriormente e di una sinistra sociale dura a morire e che agonizza nel suo letto di ospedale con i noti gemiti strazianti di 'accogliamoli tutti' e 'no ai fascisti' (che vi sian ciascun lo dice, dove sian nessun lo sa).
E le imprese funebri di entrambi gli schieramenti vincitori di fuori pronte alla celebrazione di un funerale 'di terza classe' in terra non benedetta.
Meglio la 'terza via' suggerita da un tale che scrive su 'Il Corriere della sera': brevissimo intermezzo 'di riflessione' ed elezioni bis fra qualche mese che mostrino agli elettori oggi confusi che chi è di destra dentro al M5S se ne torna all'ovile e chi geme, invece, in consonanza con quelli ricoverati in ospedale e prossimi a defunzione vada dove vuole o faccia dimagrire il movimento con una massiccia e desolata astensione.
Chi vivrà vedrà. That all, folks!

 
 
 
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