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Very pulp reality.

Post n°2821 pubblicato il 12 Ottobre 2023 da fedechiara
 

Dimenticate l'orrore. È roba vecchia, sentimento obsoleto e largamente abusato. Dalle parti della Palestina e di Israele ne fanno collezione pressoché quotidiana.
Un po' come quelle tribù aborigene che mostravano le teste rimpicciolite dei nemici uccisi sulle porte delle capanne - forse per esorcizzarne le vendette postume.
Niente più orrore, quindi, non sappiamo che farcene, è pura, noiosa retorica giornalistica. I 40 bambini uccisi e decapitati nel kibbutz? Vengono dopo quelli ripescati tra le macerie dei palazzi implosi sotto le bombe - scegliete voi la guerra passata e le date e le parti in tragedia.
Quello che conta ora è vedere la traduzione nei fatti e negli obici di quel che ha promesso il generale israeliano incaricato del repulisti e della inevitabile decimazione: 'Pagherete caro, pagherete tutto.'
Con i dovuti interessi maturati e le necessità di mettere al riparo, una volta per tutte, i figli e i nipoti dal ripresentarsi spaventoso nelle case dei villaggi di confine delle belve assassine addestrate a sbranare fin dalle cune. Orchi dai denti di cannibali.
Pietà l'è morta. Ammesso e non concesso che abbia mai avuto vita, in quel b... del c... del mondo che è Gaza, la città dei morti viventi. Di gente che non sa che sia vita perché hanno giurato fin dalla più tenera età di diventare i kamikaze dell' orrore quotidiano, le macchine da guerra dei loro capi assassini e natural born killers.
Israele, orrore nel kibbutz Kfar Aza: la strage dei bambini
TG.LA7.IT
Israele, orrore nel kibbutz Kfar Aza: la strage dei bambini

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