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Capolinea di popoli irruenti.

Post n°3330 pubblicato il 21 Settembre 2024 da fedechiara
 

' ..mi apparve chiaro che la mia Europa dai confini definiti solo sull'Atlantico era sempre stata il capolinea di popoli d'Oriente, popoli irruenti, carichi di forza vitale che l'avevano guerreggiata ma anche vissuta e resa fertile. (…)

Una Grande Madre capace di accoglienza, un giardino che sarebbe stato insensato blindare, pena la sterilità e la fine del ciclo vitale...

Paolo Rumiz . 'Il filo infinito.'

 

Ho sognato di Storia, questa notte. Di invasioni barbariche, per l'esattezza. E, di contro, avevo il fastidioso flash di sottofondo della frase di Rumiz riportata qui sopra. '...popoli irruenti, carichi di forza vitale che l'avevano guerreggiata, ma anche vissuta e resa fertile.', la povera Europa capolinea di invasioni barbariche e odierne migrazioni a stormi e sciami e quotidiani abbordaggi con barchini e barconi e arroganti ong taxi del mare.

 

E i personaggi del mio sogno si muovevano in un territorio preciso: un villaggio del primissimo Medioevo a poca distanza da un castello e una robusta pattuglia di quei 'popoli irruenti' (di cui alla frase di Rumiz) piombava sul villaggio spade alla mano e faceva strage dei pochi uomini male armati che opponevano una vana resistenza e insanguinavano a mucchi la terra patria.

Uguale sorte toccava a vecchi, donne e bambini, rintanati nelle povere capanne di paglia e fango poi bruciate.

 

Lo iato storico che suggerisce Paolo Rumiz nella sua elegante, siderale considerazione sui 'popoli irruenti con capolinea in Europa' presuppone che quegli assassini venuti da est si sostituissero agli uccisi indigeni e vivessero, immemori o incuranti del misfatto di Caino che li premiava, nel luogo della loro barbara conquista e rendessero fertile la nuova Europa dei popoli invasori.

Chi ha violentato, ucciso e smembrato ma, dopo qualche secolo, 'si integra', beh 'scurdammoce 'u passato'. Simme in Europa, paisà. Il capolinea dei popoli irruenti.

 

Qualcosa di simile deve essere avvenuto, in effetti, se vogliamo stare ai libri di Storia che ci parlano di Alboino e dei suoi popoli barbari poi convertiti alla fede e che diedero vita ad una nuova civiltà, ma la sintesi storica non dà quasi mai conto del numero dei morti ammazzati (e del dettaglio delle loro uccisioni) negli anni avanti il fiorire della nuova civiltà longobarda - per citarne una - ed è lecito pensare che non fossero visti di buon occhio dai pochi sopravvissuti alla mattanza rimasti orfani di genitori, figli e mogli e dei loro eredi.

Un 'capolinea-Europa' davvero un po' troppo sanguinolento (e orchi assassini invasori) per volercelo far accettare quale normale avvicendamento di 'popoli irruenti' che guerreggiano in territori contesi.

 

E qui arriviamo all'atteggiamento, mutatisi mutandi, che nutriamo noi, fieri oppositori delle 'sostituzioni etniche' in atto nell'Europa iper accogliente quando leggiamo in cronaca degli accoltellamenti allah u akbar dei troppi rinnegati cittadini che, - a voler rintuzzare Rumiz-elegante pacificatore a volo di uccello sopra i secoli - si equiparano ai 'popoli irruenti' che dovrebbero rendere fertile la nuova Europa capolinea di migrazioni a milioni.

 

E davvero non mi rendo conto (temo di essere, in questo, in fitta e rabbiosa compagnia) di come si possa essere a favore delle immigrazioni clandestine a milioni - che ci scodellano i pietosi insieme ai violenti 'radicalizzati sul web' di cui alle cronache del Bataclan, della promenade di Nizza, del mercatino di Natale di Berlino e di tutti gli altri attentati 'in franchising - e dire l'Europa iper accogliente delle orribili periferie urbane un poetico 'giardino' futuro.

Neuroniche infiammazioni ed aggrovigliate sinapsi conseguenti?

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Alboino

 

 

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