Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

Arianna1921fedechiaraRiamy55maremontycassetta2norise1g1b9mariasen1bisou_fataldronedjibaldolondrafrescaselvaamorino11Crowuglybadbanderuola0
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Il mondo in mi settima.Accadde a Gerusalemme... »

Fede e ragione. L'Europa nave dei folli.

Post n°1002 pubblicato il 13 Ottobre 2019 da fedechiara
 

Quella fede che non si discute

Il direttore del giornale 'Avvenire' - giornale dei vescovi – aveva la voce grave e luttuosa, stamattina, nel leggere la sua rassegna-stampa quasi interamente incentrata sui migranti e le guerre e l'assedio di Aleppo e la nascita del duemilionesimo abitante palestinese di Gaza - uno dei peggiori 'slum' del nostro mondo caotico e privo di ogni criterio ordinatore e regolatore e il luogo da cui partono gli attacchi e gli attentati contro i cittadini di Israele.
Una voce naturalmente curiale quella di Tarquini - e non sorprende date le quotidiane frequentazioni vaticane legate al suo ruolo - e intrisa di quel buonismo tutto compreso di sé che pretende di rimproverare il resto del mondo per la cattiveria del suo essere incapace di accoglienza universale e di trovare le giuste soluzioni (ce ne sono?) ai drammi della guerra e della fame e del sovraffollamento di alcune regioni del mondo. 
Ed era così convinta, quella sua voce, di essere nel giusto, da spingersi a definire 'urtanti' le parole del giornalista di 'Libero' che esprimeva un diverso parere dal suo e da quello di tutti i buonisti associati e s-governanti europei che hanno riempito le maggiori città europee di milioni di disadattati e di disoccupati cronici dal cui 'disagio sociale' (come viene buonisticamente definito) scaturiscono i troppi casi dei 'radicalizzati sul web' e degli assassini seriali che preparano attentati e uccidono per le strade e nei teatri e nei supermercati e nelle 'promenade des anglais' i cittadini europei che hanno offerto loro pietosa e generosissima e indebita accoglienza.

E se i 'buonisti' e il giornale dei vescovi e il loro direttore ne hanno fatto una missione e una questione di fede, quella dell'accogliere senza limiti né ragionevoli criteri ordinativi e regolatori milioni di persone e dello stipare nelle periferie urbane gente difficilmente integrabile - perfino se di 'seconda generazione' -, la realtà caotica e invivibile di quelle periferie dove la polizia mette piede solo nei casi eclatanti delle emergenze-terrorismo esplode spesso, spessissimo in cronaca nera quale luogo di conflitti e di contrapposizioni insanabili di 'umma' e 'sharia' che sempre più cittadini europei chiamati alle urne dicono di non volere più tollerare a quel modo e accettare le violenze e le provocazioni di giovanotti assatanati e in foia che insultano e picchiano le donne europee poco vestite e le aggrediscono, com'è accaduto nel corso dei Capodanni di Colonia, Zurigo, Helsinki e altre città europee.

E pare che ai buonisti per fede e professione proprio non riesca di mettere insieme i due fenomeni associati - che pure le cronache giornalistiche e televisive ci scodellano ogni santo giorno – dei conflitti legati al troppo dell'immigrazione senza regole e argini e continuano a propinarci con voce grave e compresa i loro predicozzi pii su quanto dovremmo essere più buoni e accoglienti e santi nei confronti di tutti coloro che soffrono e ci assediano e attentano al nostro fragile e residuo benessere di abitanti del continente europeo. 
E che questo nostro benessere sia legato a un precario equilibrio economico e sociale che, se spezzato dai numeri altissimi dell'immigrazione a cinque cifre, franerà su stesso e innescherà reazioni anche più virulente di 'muri' e filo spinato e instabilità politica e conflitti sociali, proprio non importa minimamente ai vescovi e al direttore del loro giornale. 
La fede non si discute, neanche quando è foriera ( e quante volte lo stata nel corso della Storia, ahinoi) di immani conflitti annunciati. Ci risparmiassero almeno le voci gravi e compunte e i toni di rimprovero rivolti all'universo mondo che non condivide le loro folli passioni e missioni salvifiche.

L'immagine può contenere: cielo, oceano, nuvola, spazio all'aperto, acqua e natura

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/Nebbieedintorni/trackback.php?msg=14655746

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963