Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Giugno 2020

L'ultimo giorno e il primo.

Post n°1277 pubblicato il 22 Giugno 2020 da fedechiara
 

 

Come ultimo giorno dell'umanità non è così male. Giorno di sole chiaro col solo difetto di una scarsa ventilazione che lo renderebbe 'da urlo'. 
E nessun asteroide nei paraggi che ci annunci il botto da dinosauri in estinzione – con tutti gli osservatori astronomici sparsi sulle pendici o sulle cime dei monti ne avremmo avuto notizia e allarme.
Dunque di cosa dobbiamo morire, visto che siamo scampati alla pandemia con un numero di morti di gran lunga inferiore a quelli della spagnola – per tacer delle guerre e delle carestie e degli olocausti nucleari e non?

Mi sa che moriremo di noia, nell'attesa che scenda il fuoco dal cielo e la Terra improvvisamente esca dalla sua orbita diretta nelle viscere del Sole. Chissà che fantasie strane avevano i Maya e che senso del Male e delle Divinità Assassine a cui incessantemente tributavano il sangue e i cuori strappati dal petto dei prigionieri, scaraventati giù dai gradini delle altissime piramidi.

E quel loro senso di precarietà venne appagato, alfine, e sulle spiagge 'americane' si materializzò il Moloch assassino e genocida del guerriero munito di spada e alto sul suo cavallo e tutti i maledetti massacri che ne seguirono, ma il buttare giù le statue dai piedistalli del genovese annoiato che sognava le Indie non garantirà quella catarsi che guarisce l'umanità dal suo male di vivere.

Beh, godiamoci l'estate, intanto. Il futuro, in fondo, è sempre una luce d'alba che rischiara il tunnel della notte che ci pare eterna.

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Parole frugali e ultimi bonus

Post n°1276 pubblicato il 21 Giugno 2020 da fedechiara
 

 

E' ufficiale. Sarà l'Europa a toglierci le castagne dal fuoco e a far cadere Conte con tutti i suoi filistei di s-governo e a mandarci alle elezioni prossime venture.

Le radicali contrapposizioni in seno al Consiglio europeo dei paesi 'frugali' versus il 'Recovery fund' che doveva elargire ai paesi mendicanti (noi fra loro) una pacca di miliardi a fondo perduto ci dicono con maledetta certezza che possiamo scriverli sul ghiaccio dei conti dello Stato dei prossimi mesi – e, 'passata la festa' di santa Pandemia, 'gabbato è lu santu' e 'buonanotte al secchio'.

E, naturalmente, la cosa non sarà senza conseguenze sullo s-governo della nazione prossimo venturo e tutte le parole al vento sull'Europa salvatrice e tutti quegli spudorati filistei giallo-rossi che si sono spesi in video e in voce rassicurandoci, ancora ieri, che l'Europa ci è madre e non matrigna, (il David Sassoli in testa dall'alto della sua vuota carica istituzionale) - tutte quelle parole, dicevo, sono puro vento estivo che passa e trascorre e lascia le macerie che trova e l'economia italiana in piena crisi di asfissia e affanno post pandemico.

E la canzone che meglio ci descrive questo avvilente stato di cose è quella di Mina – con quel suo ossessivo e disincantato ripetere: 'parole, parole, parole'. Parole di nessuna credibilità - e il rimando a fine luglio dell'ennesimo vertice inconcludente è nunzio della definitiva sentenza di condanna per il nostro paese e il suo s-governo che sul 'recovery fund' hanno puntato tutto, in un partita a poker giocata senza nessuna carta vincente in mano e il bluff impietosamente svelato dall'Austria e dall'Olanda.

E l'avvocato Conte-d.p.c.m. si presenta in video munito solo della sua vuota prosa professionale. Prosa di legulei e di azzeccagarbugli che saliranno presto al Quirinale per certificare che nessun garbuglio più è azzeccabile e nell'Europa frugale e matrigna 'non c'è più trippa per gatti'. 
Al massimo verrà elargito un bonus, l'ultimo, di euro 100, tassabili, fino a dicembre, ma solo per i più indigenti e con l'autocertificazione di essere davvero 'alla fame'.

 
 
 

In nome del popolo italiano

Post n°1275 pubblicato il 20 Giugno 2020 da fedechiara
 

'Rischiano di delegittimarla', dice il Mattarella, pontificando come d'abitudine in quel suo modo quirinalizio fuori tempo e vagamente risorgimentale. Il complemento oggetto è la magistratura. E i soggetti sono quei magistrati che chattavano tra di loro beatamente, dicendo di Salvini, imputato di sequestro di persona nel caso della nave Diciotti fuori dal porto: 'Ha ragione, ma va attaccato comunque.' La mani del pd di s-governo su l'A.n.m. e dintorni, per intenderci.

Sta tutto in questa prudentissima e garbata definizione del nostro capo dello stato il dramma istituzionale che viviamo da gran tempo: di una costante inadeguatezza dei ruoli e di parole fuori misura.
Perché la magistratura è da gran tempo delegittimata, invece, presso quel popolo (ed è la maggioranza degli italiani, credo) che soffre di orticaria ogniqualvolta legge le fatidiche scritte nelle aule di giustizia: 'In nome del popolo italiano' e 'Dura lex sed lex'.

E le stragi senza colpevoli e le troppe sentenze che ci hanno levato dritti i capelli in testa nel corso dei decenni della storia tragica di questo paese ci hanno fatto cadere le braccia prive di forze e speranze che un sussulto di dignità ci riscatti – e la Legge torni ad essere 'dura Lex' per i criminali di ogni risma e partito e comminate (e scontate) le giuste pene di una 'giustizia giusta' che è fioca luce in fondo ad un lunghissimo tunnel.

 
 
 

Le piaghe d'Egitto, il calendario dei Maya e l'umanità rediviva.

Post n°1274 pubblicato il 18 Giugno 2020 da fedechiara
 

 

Il mondo è in mi settima da un bel po', ma con una accelerazione semestrale preoccupante, ne converrete. Il 20-20 che si annunciava così rotondo negli auguri di inizio anno a causa della sua accattivante iterazione numerica si è rivelato 'anno fatale' e orribilissimo per il suo enumerare, a tamburo battente, eventi tragici a bizzeffe e sciami, le locuste incluse, - che le mitiche piaghe d'Egitto quasi sono a pari e se capitasse a noi di passare il mar Rosso con Mosè alla testa, le onde del mitico passaggio si abbatterebbero sulle nostre teste affogandone a migliaia o forse tutti, come nel Diluvio. 
Perché il 20-20, nel ricalcolo del calendario dei Maya che ne ha fatto uno studioso, è l'anno finale della storia dell'umanità – e il giorno 21 di giugno è il termine ultimo fissato dal Fato. Fate buon uso di questi tre ultimi giorni che ci restano e dateci sotto e non badate troppo al distanziamento sociale.

E ci si è messo anche quel poliziotto col ginocchio sul collo del presunto martire (i precedenti penali di Floyd ci fanno dubitare della sua lesta beatificazione e 'santo subito' - e ci resta il dubbio su che ci facesse lì, nel mirino dei poliziotti intervenuti) ci si è messo anche il poliziotto violento, dicevo, a interrompere la predicazione asfissiante del Vangelo-secondo-Conte e virologi associati del 'distanziamento sociale' causa maledetta pandemia. 
E pare, si narra, che qualche contagio di ritorno ci sia stato a causa delle virulente manifestazioni con abbondante seguito di incendi e saccheggi e violenza di ritorno con altri morti. 
Tu vedi in quali maledetti inferni di invivibile melting pot vanno sempre a parare le buone cause della protesta legittima e che ci ricordava l'ovvio che 'le vite dei neri contano'.

E, ieri, una infermiera francese, anch'essa con l'aureola in coppa di intoccabile eroina sanitaria, è stata arrestata per aver lanciato dei sassi all'indirizzo delle forze dell'ordine schierate alla bisogna e, sull'onda degli slogans della protesta americana, ecco tornare lo stucchevole 'j'accuse' sulla polizia violenta.

Che, se è stata dotata di manganelli e taser e pistole e spray al peperoncino per l'efficace svolgimento della funzione preposta una ragione ci sarà - e basterà comportarsi bene lungo i viali e nelle piazze e sfilare pacificamente col coro degli slogans bello alto e a nessuno verrà in mente di attaccarci e bastonarci e arrestarci. 
Garantito da uno che di manifestazioni in gioventù ne ha collezionate parecchie, stragi di piazza Fontana e della Loggia incluse.

Tenete a freno le vostre infiammazioni neuroniche, brava gente, che già ne abbiamo piene le saccocce di quelle interstiziali del Corona virus. 
Appuntamento al 21 di giugno. Chi sopravviverà vedrà e interloquirà con il 'ritorno al futuro' dell'umanità rediviva.

 
 
 

I cattivi della Storia

Post n°1273 pubblicato il 17 Giugno 2020 da fedechiara
 


 

Si stava meglio quando si stava peggio

16 giugno 2013 ·

E' la noia che la fa da padrona, in questo scorcio di giugno che va verso la Grande Afa de l'Ade – come si divertono a coglionarci i meteorologi. Noia, noia, noia.

Perché è vero che il 'decreto del fare' risponde al grido di dolore degli imprenditori che chiudono, dislocano o si ammazzano (ma che gran fragilità psichica mi hanno questi ex 'capitani d'industria!) però volete mettere l'adrenalina de 'la guerra dei tre lustri' tra i luthoriani armati di spade e gli 'odiatori' della sinistra -che per poco non finiva nella 'notte di san Bortolomeo' e 'casa per casa' e 'sterminateli senza pietà, Dio riconoscerà i suoi'?

Finirà che ci addormenteremo sereni la notte e i consumi riprenderanno e l'i.v.a. sarà sterilizzata e saremo tutti buonisti e politicamente corretti nei confronti dei 'diversi', ma rimpiangeremo i guizzi e le arditezze dell'andar contro corrente e dissacrare e trasgredire – che perfino a Teheran, dicono, fanno impallidire Londra quanto a sesso trasgressivo e divorzi e copule che fanno venire i capelli dritti in testa al maometto delle prescrizioni coraniche.

Non ci sono più i vecchi pretoni di una volta, signora mia, e quelle belle scomuniche recitate in pubblica piazza coi banditori e i Savonarola nelle chiese a terrorizzarci cogli inferni e i diavoloni e lo stridor dei denti.

Finirà che la disoccupazione colpirà anche il Vaticano e cassintegreranno e prepensioneranno perfino i vescovi e i cardinali. 
Arridatece i cattivi della Storia. Si stava meglio quando si stava peggio.

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