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Messaggi di Settembre 2020

La gabbia dei matti e il pericolo della troppa felicità.

Post n°1366 pubblicato il 30 Settembre 2020 da fedechiara
 

La gabbia dei matti e il pericolo della troppa felicità.

Non siate troppo felici. O, quantomeno, non datelo a vedere, fingete qualche acciacco, dite in giro che siete oberati dai debiti, che vostra moglie non è tutta quella bellezza e, a letto, si è visto di meglio. Fate attenzione, insomma, perché di questi tempi, l'essere felici e darlo a vedere vi può attirare il malanimo di qualche criminale, come quell'aspirante infermiere che, per invidia di tanta felicità, ha accoppato a coltellate multiple e incessanti e programmate una coppia di amanti con la quale aveva convissuto.
E ci si accappona la pelle nel leggere che facciamo della ferocia belluina di questo orco insospettato e della professione che aveva scelto di 'scienze infermieristiche'. Come dire che, una volta curati i suoi pazienti e vistili felici e raggianti nei giorni della guarigione avrebbe affilato i coltelli e macellati uno via l'altro nei letti d'ospedale il giorno prima della dimissione.
E non ci sorprendiamo della incredulità del movente da parte degli inquirenti perché uccidere per invidia di 'troppa felicità' sembra motivazione lunare o marziana e, forse, nei giorni seguenti, si inseguirà la più classica pista del 'cherchez la femme' e del delitto passionale e si scoprirà che Antonio de Marco aveva avuto un principio di relazione con la vittima subito troncata dalla stessa.
E questo genere di notizie di 'nera' ci lasciano basiti dell'umana follia e insensatezza non meno di quelle, ormai passate in giudicato, dei 150.000 euro di Tridico come compenso di un incarico che, probabilmente potrei fare dignitosamente anch'io, con l'aiuto dell'intendenza interna dell'Inps e della segretaria particolare con anzianità stellare attribuitami d'ufficio.
Ed è vero che il mio riferimento di servitore dello stato ideale è quel 'Pepe' Mujica, ex presidente dell'Uruguay che riceveva le delegazioni internazionali in canottiera nel cortile della sua casa contadina con il corredo di polli e conigli in libertà – e la sua paga era meno di un decimo di quella di un nostro alto funzionario e probabilmente ne devolveva una parte in beneficenza -, ma che tutti noi ci si sia abituati a considerare normali le cifre degli stipendi galattici dei nostri parlamentari e del presidente del consiglio dei ministri e del presidente della repubblica, nonché dei Boeri e dei Tridico di turno la dice lunga sulla gabbia di matti in cui viviamo e non proviamo ad uscirne, maledizione! neanche dopo il via libera di Basaglia fuori dagli storici manicomi.
  • Il problema è che viviamo in un mondo nel quale si crede che colui che trionfa debba possedere tanto denaro, avere privilegi, una casa grande, maggiordomi, tanti servitori, vacanze extralusso. Mentre io penso che questo modello vincente sia solo un modo idiota di complicarsi la vita. Penso che chi passa la sua vita a accumulare ricchezza sia malato come un tossicodipende, andrebbe curato". Pepe Mujicahttps://www.repubblica.it/esteri/2016/11/06/news/pepe_mujica_uruguay-
  • Mujica e
    REPUBBLICA.IT
    Mujica e "l'apologia della sobrietà": "Chi accumula denaro è un malato. La ricchezza complica la vita"
  • 151459188/

 
 
 

Animali intelligenti e dintorni

Post n°1365 pubblicato il 30 Settembre 2020 da fedechiara
 

30 settembre 2014  · Animali intelligenti
In una pubblicità della Rai, 'da novant'anni in onda', Cochi e Renato ci informano che 'La gallina non è un animale intelligente. / Lo si capisce da come guarda la gente'. E, per la verità, mi capita di incocciare per strada persone (molti 'giovani') che nulla hanno da invidiare a questo straordinario animale - al quale dobbiamo riconoscenza massima non foss'altro che per il dono divino che ci ha fatto nei millenni delle sue uova.
Immaginate cosa sarebbe la nostra vita senza lo zabaglione, le frittate di ogni genere e tipo, le impanature e tutto quanto della nostra fantasiosissima gastronomia comporti l'uso delle uova.
E trovatemi, di contro, uguale utilità sociale e relazionale per certi nostri 'giovani' della movida notturna, il cui sguardo ci riporta indubitabilmente alla gallina. Per tacere di quelli che si affiliano all'Isis per provare l'emozione intensissima del tagliare gole e teste di gente indifesa attribuendone il merito all'ineffabile allah e al suo mitico profeta.
E, con una piccola digressione, sull'articolo 18, viene fatto di chiedersi se 'è nato prima l'uovo o la gallina'. Ovvero se questo diritto elementare di non venire licenziati perché 'stiamo sulle palle' a un padrone caratteriale e un filo stronxo sia cosa buona e giusta in sé e da estendere a tutti o, invece, è solo una palla al piede delle nostre mitiche 'imprese' che, senza, assumerebbero lavoratori a mucchi e dozzine - tanto, poi, li mando a casa quando mi pare e piace, che bel divertimento.
Chiedere lumi a Renzi, una volta spenti i riflettori sul teatrino insulso della sua Direzione.
E chiediamogli conto, poi, di tutte le altre promesse che dispensa a piene mani sui disoccupati e i mitici 'corsi di formazione' che dovrebbero restituire il lavoro perduto ai cinquantenni con l'ansia atroce di una pensione che non arriverà.
Ma chiedeteglielo davvero, cari i miei concittadini, - coi toni duri e ultimativi di elettori incazzati e indignati - e rendeteglielo bollente quest'autunno che incede col passo del gambero: uno avanti e due indietro.
E ho nelle orecchie i resoconti di amici e conoscenti che mi parlano di condizioni di lavoro talmente degradanti da venire voglia di cambiare pianeta per mai incontrare quei tali che offrono un tale tipo di 'lavoro' - e si dicono 'imprenditori' e colonne portanti di una società di infami e ignorano e non si curano delle più elementari regole di rispetto della dignità delle persone.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto

 
 
 

Città di notte

Post n°1364 pubblicato il 27 Settembre 2020 da fedechiara
 

Fossi stato Clooney, l'avrei fatto di notte quel suo matrimonio da favola hollivudiana, perché la città, di notte, contiene davvero tutte le potenzialità dei sogni e dei miti e le evocazioni di fantasmi del passato che la rendono unica e bellissima - e condannata all'atroce destino della sua bellezza e conseguenti sciami di umane locuste turistiche.
E, ieri notte, alle quattro del mattino, non c'era un cane in giro, a parte quattro gatti di 'giovani' davanti agli imbarcaderi di Rialto con le avvilenti birre in mano e i dialoghi miserabili e stupidi di chi non ha nulla da dire e l'alcol gli serve a dirlo nel modo più acconcio: quello degli ubriachi.
E mi veniva fatto di pensare, attraversando la città rilucente di ombre e in preda alla mia ricorrente ossessione del 'senso' delle cose, che è il Tempo, l'attraversamento del Tempo che rievocano le sue architetture magnifiche, la sua ragion d'essere e resistere senza vergogna coi suoi palazzi e le chiese e le cupole 'fuori tempo'. E il Tempo, si sa, ha come suo grembo e amnio il Buio - che ospita il Cosmo e le sibilanti meteore-comete e il vorticare delle Galassie – e mi veniva in mente il film del pomeriggio appena scorso, ('Lucy', un polpettone galattico) dove la protagonista attraversa il tempo e vi si scioglie e ci promette l'eterno e l'ubiquità e una mente umana così espansa da percepire tutto l'esistente in ogni sua fibra e onda magnetica. Che magari sarà davvero il futuro dei bis bis nipoti, chissà.
E così è per questa città di notte: buia e sibilante di galassie sospese al suo cielo ucciso dalle troppe luci artificiali e fitta di fantasmi silenziosi che ti alitano addosso il loro essere e permanere invitti nel luogo delle loro gesta, - ma di giorno scompaiono e si appollaiano sui cornicioni e sui timpani delle chiese, accanto agli angeli e ai santi: da nessuno veduti né registrati di sotto perché le moderne macchine fotografiche degli avvilenti 'selfie' turistici non hanno la fantasia necessaria per 'digitalizzare' e documentare le loro ostinate presenze.

 
 
 

Grilli non più parlanti

Post n°1363 pubblicato il 27 Settembre 2020 da fedechiara
 

In memoriam.
Nel migliore dei mondi possibili ogni cosa trova sistemazione - non sempre ottimale, d'accordo, e tuttavia soddisfacente, se si considera la genesi storpia di alcuni eventi del legno storto dell'umanità. Parlo della soddisfazione del restare seduti sul bordo del fiume e osservare compiaciuti e noverare i cadaveri che la corrente trascina lenta.
E così passa davanti ai miei occhi il cadavere del movimento 5 stelle, nato rivoluzionario e anti sistema, ma, una volta divenuto s-governativo e 'giallorosso', si è diviso e frantumato e, se non si portasse dietro la dote cospicua di parlamentari dell'ultima vittoria elettorale, oggi sarebbe nella polvere e dimenticato dai più.
E la ragione è che al suo interno si radunavano, prima del governo con la Lega, due componenti e visioni politiche opposte che diremo 'di destra' e 'di sinistra'.
E la prima ha gonfiato i numeri della Lega, nel corso del governo gialloverde e del dipanarsi delle sue interne contraddizioni, fino al 30 e passa per cento dei consensi, grazie alle politiche dei porti chiusi di un Salvini scatenato e pigliatutto.
La seconda componente, miserella e 'sardiniana' e 'fichiana' nei suoi insani e sinistri propositi politici, ha voltato clamorosamente gabbana e si è sposata, finché morte non ce li separi (speriamo presto), con quell'orrendo e deforme pd che ispirava i magistrati 'embedded' di Palamara, mille volte maledetto dai grillini negli anni grassi anti sistema - ed oggi pagano lo scotto della rivolta interna e della dissoluzione annunciata.
E l'unica battaglia del movimento che è andata a buon fine è quella, antisistema, del taglio dei parlamentari della quale serberemo buona memoria per lodare, incisa sulla lapide mortuaria del Movimento, le poche  cose buone e giuste che sempre si ascrivono a chi è vissuto, tipo 'padre e marito esemplare' - ma che picchiasse la moglie era cosa nota nel quartiere, che Dio lo abbia in gloria. In memoriam.

 
 
 

L'assassino che torna sul luogo del delitto

Post n°1362 pubblicato il 26 Settembre 2020 da fedechiara
 

L'assassino torna sempre nel luogo del delitto, si dice - ed ecco i 'natural born killers' le serpi in seno di una accoglienza europea stolida e insensata e che produce i mostri dei 'radicalizzati sul web' di prima e seconda e terza generazione di ospiti immigrati e rinnegati cittadini tornare, armati di coltello, nei pressi del luogo della strage di Charlie Hebdo e ferire a morte e riproporre il terrore e l'intimidazione della libertà di espressione, segno primo della civiltà nostra occidentale.
E sarà vera la ritrattazione che fanno al ministero della cultura che non c'è stato cedimento, a sentir loro, alle istanze retrograde e oscurantistiche delle culture di importazione arrembate sulle nostre coste via barconi e barchini, -l'islam ostile al nudo nell'arte, nella fattispecie-, ma, alla luce di questi reiterati tentativi di intimidazione violenta degli assassini seriali islamo-radicali, suoni alta e forte la voce di tutti coloro che affermano che nessun cedimento è possibile nei confronti dei violenti e dei mal o mai integrati.
E non sarebbe male che la polemica sulla cittadinanza furbescamente ottenuta per corruzione, di cui all'indagine sul calciatore Suarez, si estendesse anche a tutti coloro che eccepiscono indebiti rispetti e sudditanze nei confronti delle culture aliene di importazione che, ospiti obtorto collo, devono solo riconoscimento della civiltà che li ospita e gratitudine profonda e obbedienza massima e rispetto delle leggi e dei valori dei loro ospiti.
Parigi: attacco vicino all'ex sede di Charlie Hebdo, 4 feriti. Fermati due sospettati - Europa


Charlie Hebdo sceglie di nuovo la strada della satira violenta | AgenSIR
Lo 'infastidivano' le vignette di Maometto, il malnato. Perciò ha afferrato la mannaia e ha menato fendenti sul primo che passava, uno via l'altro.Tu vedi i luminosi personaggi a cui diamo accoglienza e che si nascondono nei covi delle enclaves nemiche nelle periferie urbane delle grandi metropoli europee.

Lo stato delle cose immigratorie in una Europa che più stolida e auto lesionista non si può. Leggere con attenzione i trascorsi del malnato al punto in cui aveva in mano un cacciavite, ma fu graziato da un giudice minorile perché era troppo piccino, poverino… 
  • Identità, età, radicalizzazione: i tanti misteri dell'attentatore di Parigi
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