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Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi di Novembre 2020
Del 'restare umani'. 'Stay human', si leggeva sulle t-shirt dell'estate e c'è da chiedersi che significa, di questi tempi, 'restare umani'. I 'buonisti' di ogni ordine e grado ci propongono, da decenni, una loro ricetta pietosa, ma gli effetti collaterali di quei loro farmaci misericordiosi e densi di 'accoglienze' universali fanno rizzare i capelli in testa e fanno andare i pensieri agli attentati di Nizza e Parigi e Bruxelles e alle integrazioni impossibili delle città europee in affanno immigratorio e alle rivolte urbane dei neri americani che catalizzano la protesta della 'white America' e, forse, ci consegneranno la sorpresa dell'elezione del 'nazista dell'Illinois' alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Chi vivrà vedrà. La realtà degli uomini e delle donne, in verità, è talmente sfaccettata e contraddittoria che alcuni le preferiscono lo 'stay animal' – e, di conseguenza, fioriscono i siti animalisti sui vari 'social' e le foto di animali dolci e coccolosi e carezzevoli e 'pelouche' straripano su facebook e si sostituiscono a quelli delle persone. E oggi i cani domestici vengono chiamati 'Renzo' e 'Luisa' e 'Jerry' e passa i suoi guai sui 'social' chi denuncia il troppo che stroppia e il pesante impatto igienico e ambientale che ha il loro aumento esponenziale nelle nostre città di pietra e asfalto lavate solo dalle piogge d'autunno. E ieri guardavo e ascoltavo con grande attenzione il docu-film 'Human' di Yann Arthus Bertrand: sintesi di un lavoro immenso di 2000 e passa interviste all over the world a persone le più varie e diverse e quasi tutte male in arnese e sofferenti e poveri in canna e condannati a morte nelle prigioni americane e mi veniva naturale, di riflesso, provare il mio pensiero in una faticosissima sintesi su cosa è umano e cosa no - e umano, a quanto si mostra nel film, è sia il male che commettono i criminali che poi si ravvedono una volta imprigionati e in attesa di esecuzione, sia la follia dei dettati religiosi quale si mostra nel film: con le immagini delle folle oceaniche della festa del 'kumbh mela' in India e le prostrazioni di massa e l'ipnotico fluire dei fedeli islamici intorno alla 'kaaba' a La Mecca. Maledetto oppio dei popoli e incubatrice di conflitti spaventosi quali quelli che hanno portato alla nascita dello stato islamico e ai 'radicalizzati sul web' che tanti morti hanno lasciato sulle nostre strade e piazze. E il regista si dice profondamente rispettoso di quelle follie oceaniche e delle ipnosi della varia e diversa religiosità che affligge come una malattia incurabile la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, ma tace sulle migliaia di morti che quei raduni insensati hanno provocato nei secoli e non prende in nessuna considerazione il possibile governo di quel caos che pure dovrebbe essere preoccupazione massima degli amministratori della cosa pubblica cittadina e nazionale. Una naturale propensione a tutti assolvere e perdonare, quella di Arthus Bertrand, che fa a pugni con il ritorno dei despoti e dei tiranni e dei pretesi 'fascisti' sulla scena mondiale e con la richiesta che viene dalla 'pancia' degli elettori di moltissimi paesi di sicurezza e ordine. E da tutta la lacrimosa e dolorosa ritrattistica umana di quel film si evince che nessun governo del caos è possibile e auspicabile con pugno di ferro, bensì che dobbiamo accettare il medioevo di ritorno che affligge i paesi dell'Occidente sotto arrembaggio e invasione dei nuovi poveri delle economie globalizzate e dei conflitti che ne nascono. Restare umani, di fronte a questo orizzonte di futuro di invivibilità e di necessarie frontiere blindate e difesa della nostra residua ricchezza di figli dell'Occidente evoluto è davvero molto difficile. ![]() |
Post n°1402 pubblicato il 01 Novembre 2020 da fedechiara
Dove eravamo rimasti? Ah si. Che dobbiamo lasciarci falciare dai tir assassini e offrire il petto e la gola ai macellai che 'allah u akbar' - affermano tetragoni alcuni tra noi, quinte colonne dei popoli del medio oriente che hanno subito bombardamenti e guerre per procura e ci mandano sui barconi i vendicativi assassini macellai di cui alle cronache di sangue. Ma è una drole de guerre quella che si vuole che digeriamo e metabolizziamo tutti noi, gente inerme, (alcuni perfino ignari delle maledette cose del mondo in guerra come la madre di origini brasiliane sgozzata in chiesa e la settantenne soffocata nel suo sangue), ma colpevoli a prescindere, secondo l'astratta traslazione del Verbo sinistro di quei dessi. Politicamente colpevoli tutti noi cittadini del cattivo operato dei governi e dei capi di stato che, di destra, di sinistra o di centro, volta a volta decidono gli interventi militari nel maledetto Medio Oriente dei conflitti sempiterni. E' una visione biblica quella di costoro, il 'penitenziagite' di un dio vendicativo che pretende il sacrificio di Isacco (le vittime inermi e incolpevoli) e l'occhio per occhio di quegli arabi assassini allah u akbar che salgono sui barconi dei 'richiedenti asilo' (sic) con già il coltello sacrificale nascosto e con estrema facilità varcano le frontiere del colabrodo-Schengen - ed eccoli insonni orchi assassini a Parigi o a Nizza a farsi parche di morti annunciate con la macellazione rituale delle persone-agnelli; gente qualunque e che magari, detestava Macron e le sue politiche. Ma che guerra è questa gelida guerra di pretesi soldati di allah - assassini seriali che coinvolgono l'intero mondo dei civili pacifici dell'Occidente accogliente nella loro idea malvagia di militanze e vendette pretese, e fanno crollare clamorosamente le Torri gemelle e si fanno esplodere uccidendo donne e bambini e conducono con freddezza e determinazione agghiaccianti i tir sulle folle inermi della promenade des Anglais e nel corso berlinese dove si esponevano i mercatini di Natale? E quale perversa distorsione del pensiero sinistro può giustificare o anche solo dirsi comprensiva delle ragioni di quegli assassini e orchi che ci tolgono il sonno - e dirsi noncurante del fatto che la liquida frontiera di mare di Lampedusa e dintorni e la pretesa 'accoglienza' s-governata è la maledetta porta/o di ingresso di quei malnati? ![]() TARGATOCN.IT Due anni fa la strage sulla Promenade des Anglais, ancora nessun risarcimento alle famiglie di vittime e feriti cuneesi |
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