Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Agosto 2023

Essere e non essere.

Post n°2744 pubblicato il 25 Agosto 2023 da fedechiara
 

Che vi sia ciascun lo dice. L'Essere e il Covid. 25 agosto 2020

'Perciò è necessario che sia per intero, o che non sia per nulla.' - Parmenide

Diciamo che se l'è cercata, il Parmenide, la contestazione radicale dei sofisti – che di quel suo rovello sul Nulla che non è e l'Essere che è, perché non può non essere, si burlarono e gli tolsero la sedia di sotto al sedere affermando che la Verità non esiste e buonanotte al secchio.
E ha un bell'affermare, il Parmenide, che le cose non sono e tutto del mondo degli uomini è apparenza, velo di illusione, però se gli cascava una tegola sul capo, beh quella è esperienza ben tangibile e il bernoccolo ne è la prova provata e sarà pure illusione ma duole, mannaggia, oh se duole e fa 'veder le stelle'.
Stelle che sono perché rilucono di notte – e oggi sappiamo che bruciano idrogeno ed elio e sono bianche e nane o giganti rosse e collassano e diventano buchi neri e sfumano in una qualche cosmica idea del Nulla, - che è o sarà e ce lo diranno gli ardimentosi con le loro magnifiche navicelle spaziali che vi si faranno inghiottire, scomponendo la materia nelle sue componenti ultime di particelle e onde.
E di Parmenide diciamo che si è incartato, in quelle sue bizzarre idee del Nulla che non è perché l'Essere non può provenire dal Nulla – e mi piacerebbe, in una teoria del Tempo circolare e viaggi nel Tempo possibili in una diversa fluttuazione cosmica, andare a fargli visita in Grecia (ben altra da oggi e magnifica di templi e mare pulito) e raccontargli un po' delle nostre scoperte della meccanica quantistica e che E=mc2 e della teoria del Caos e dell'entropia che scaturisce dalle leggi della termodinamica e della dissipazione dell'energia, che sembra che tutto finirà in Nulla, se non progrediamo ulteriormente nelle conoscenze delle cose prime ed ultime e la fermiamo, se mai ne saremo capaci.
Ma l'impressione è che non ne capirebbe un granché delle future cose dell'Essere e del Tempo e del Big bang del plasma ipercompresso che prefigura l'odiato Nulla e mi prenderebbe per matto e mi denuncerebbe per paganesimo ai probiviri della città - e dovrei premere il pulsante di rewind di un ritorno al futuro che ho nella cintura e mi ritroverei nel confortevole presente dove tutto è e non é, ma non ce ne importa un fico.
Neanche del Covid – che vi sia ciascun lo dice, ma quanto sia attivo e/o depotenziato nessun lo sa, vedremo in autunno. Ecco un'altra cosa di cui avrei dovuto parlare con Parmenide, mannaggia.


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Mezze vigogne e vecchi merletti.

Post n°2743 pubblicato il 25 Agosto 2023 da fedechiara
 

Mezze vigogne e vecchi merletti. - 24 agosto 2020

Data la vistosa asfissia di temi e argomenti e l'affanno redazionale dei nostri giornalisti televisivi che continuano a propinarci 'focus' e approfondimenti sul virus dormiente, ma che si risveglierà in autunno (tanto che perfino un tale a Hong Kong, udite, udite! si dice sia stato colpito una seconda volta dal virus, aita, aita!) mi permetto modestamente di suggerire alcuni altri temi di grande interesse su cui esercitare il nobile mestiere di informatori infodemici.
a) C'è vita nel cosmo? Con il corollario di interviste a cosmologi valenti e scienziati (i virologi no, per favore!!) che rispondano da par loro all'annoso quesito e spieghino, con dovizia di particolari, il perché i nostri coinquilini vicini e lontani si tengono ben discosti dal pianeta Terra. Che sia a causa del Corona virus e giornalisti associati?
b) Quale sviluppo economico è possibile per i paesi della fascia subsahariana che consenta a quegli indigeni di abitare felici la loro meravigliosa patria e contribuire in loco alla sua futura crescita economica – evitando, conseguentemente, di intasare i mitici 'lager libici' col fine di partecipare alla lotteria del naufragio organizzato e infelicissimo approdo in Europa, grazie ai molti taxi del mare sempre disponibili al largo.
c) Il ritorno degli alpeggi di alta quota nelle Dolomiti orientali e la strana commistione di specie autoctone commiste a vigogne, lama sputacchianti e alpaca. Quale futuro per la lana che se ne ricava e quanto confortevoli sono le giacche da mezzo pomeriggio filate in mezza-vigogna.
E, in chiusura, un servizio dedicato al merletto – arte negletta e dimenticata, ma che ha alcune, importanti nicchie di sopravvivenza – con primissimi piani dedicati ai disegni e alle meravigliose trame e alle dita delle lavoranti che creano quelle umane tele di ragno che, presto, torneranno a decorare i nostri mobili tirati a lustro e i quadri alle pareti.
Nella viva speranza di poter ancora aprire la tivù la mattina e ascoltare gli echi del vasto mondo piuttosto che la trista geremiade coronavirica che ci ha frullato gli zebedei da molti mesi ormai – che perfino una canzone di Renato Zero o di Gigi d'Alessio ci sembra più interessante e miglior colonna sonora dei nostri mattini d'estate.
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Meduse e dintorni.

Post n°2742 pubblicato il 22 Agosto 2023 da fedechiara
 

La porpita porpita sembra un fiore blu, ma è una medusa parecchio urticante. Ce ne sono di varie e diverse galleggianti nei nostri mari surriscaldati e calmi, anche parecchio belle a vedersi.
Molte di loro sono 'immigrate' da mari-oceani più caldi del nostro ed ora sono stanziali, indigene, hanno 'cittadinanza' marina parecchio invasiva come il 'granchio blu' che si pappa a quintali i tesori atavici dei nostri fondali: vongole e cozze e tutto il vario brulicare di specie che, prima di loro, avevano diritti di cittadinanza esclusivi ed un equilibrio ahi quanto fragile, - visto con gli occhi di oggi e delle quintalate di maledetti granchi imprigionati vanamente nelle reti dei pescatori affranti e che proviamo a ri-esportare nelle Americhe dei ghiottoni da cui provengono.
E abbiamo, nei fossati delle campagne italiche perfino gli ibis, gli uccelli sacri degli affreschi dei Faraoni e, quando sono andato a vedere in rete la stranezza della loro presenza, lessi che non era un bene quel loro affluire nei tristi tropici mediterranei che stiamo diventando perché anche loro si pappano avidamente rane e insetti e topini e uova che saziavano gli aironi e le garzette, specie stanziali prima di loro e in possesso di regolare certificato di cittadinanza avifaunistica da lunga pezza.
Dove voglio arrivare, vi chiederete. Ma, perdiana e perdirindirina, voglio segnalarvi il 'troppo che stroppia' e la dolorosa rottura degli equilibri vigenti di ogni arrivo nuovo e vivente specie diversa e la perdita di 'biodiversità' che ne deriva nei luoghi di occupazione.
E gli uomini non sono diversi nel loro migrare e occupare nicchie ecologiche - e basta (come è successo più volte) che ti ammali e stai in ospedale quindici giorni per guarire da una grave patologia o torni da un mese di vacanza e/o viaggio di studio e ti ritrovi l'appartamento occupato (la tua privata 'nicchia ecologica') e hai voglia di segnalare la cosa alla polizia e alla stampa e alla magistratura e convocare i giornalisti perché 'menino scandalo' (ma quando mai!).
Dovrai percorrere in salita un tuo privato Calvario burocratico prima che arrivino gli assistenti sociali e si portino via i rom o chi per loro che, a quanto pare, godono di un diritto maggiore di assistenza del tuo (maledetto proprietario! La proprietà è un furto! pensano a sinistra) e sarà a tuo esclusivo carico la disinfezione delle cose e dell'appartamento occupato e persi per sempre gli oggetti e i denari passati di mano.
Pare non esista un 'giudice a Berlino' che decreti diversamente e condanni con la necessaria severità i rei e, se sei un filo benestante, troverai sempre qualcuno sui socials che ti chiederà:
'Di che ti lamenti'?
Correvan gli anni di disgrazia massima 2023 e dintorni.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

 
 
 

Destrutturare gli strutturalismi

Post n°2741 pubblicato il 22 Agosto 2023 da fedechiara
 

Strutturalismi e cattivo giornalismo diffuso. 22 agosto 2021
Ho scoperto di essere uno 'strutturalista'. Mi capita, seguendo con attenzione i documentari di raistoria e/o la profusione sulle altri reti di quelli sull'attualità (il covid, i migranti), di soffermarmi sul come siano stati costruiti quei prodotti mediatici nelle redazioni dei tg e quali ne siano i concetti prevalenti e le tesi che hanno in testa gli autori e i loro gaglioffi ricorsi alle immagini che commuovono - e, conseguentemente, convincono i pietosi e le anime belle e pie pronte ad immolarsi sugli altari della bontà universale di questo nostro tempo che la distribuisce 'un tanto al chilo'.
E ho cambiato canale dopo dieci minuti di un documentario su raistoria – finanziato dalla regione Lazio – che ammanniva musiche pietosissime sulle interviste ai migranti tutte: 'alte onde' e 'grida' e 'la barca rischiava di rovesciarsi' e 'ho temuto per la mia vita' – ma nessun dato in testa alle interviste su come si sia arrivati a quella barca in mezzo alle alte onde e quanti soldi ognuno degli occupanti ha sborsato per farsi organizzare il naufragio dagli esperti scafisti muniti di satellitare con numero dedicato; un 'naufragio' finito bene grazie ai provvidi e tempestivi interventi delle o.n.g. taxi del mare.
Più complessa l'analisi su uno 'speciale' del tg2 dedicato allo stato delle cose relative al covid in Brasile. Scontato il 'j'accuse' contro la gestione di Bolsonaro – disastrosa a prescindere, ca va sans dire, ma il mio sguardo di 'strutturalista' dilettante ha notato che la costruzione di un documentario 'a tesi' (indovinate quale) è basata sul criterio della prevalenza. Cinque servizi dedicati ai 'negazionisti' (che già la definizione è uno stigma) e dieci ai volontari che si sono sforzati di vaccinare un numero il più alto possibile di brasiliani poveri malgrado la scarsità dei vaccini su piazza e nessuna chiusura da parte del maledetto governo e noncuranza sulle mascherine.
E non sono mancati i servizi dedicati agli illusi (secondo i baldanzosi autori del documentario) che si sono curati con farmaci dubbi e antibiotici assunti a go-go, spalleggiati da medici compiacenti che da noi sarebbero stati fucilati e bruciati sui roghi mediatici.
E il mio sguardo di severo 'strutturalista' notava con fastidio la quantità spaventosa di libere e controverse opinioni e pareri contrapposti che volavano per l'etere senza che un preclaro e indiscutibile indirizzo di 'scienza' apparisse sullo schermo a far piazza pulita di tanta paccottiglia giornalistica.
E quello che emergeva, alla fine di tanto strazio, erano i vuoti echi televisivi dei pervicaci sostenitori dell'una e dell'altra tesi – che neppure il numero dei morti (che ci piacerebbe vedere citati in dati disaggregati: solo-covid e/o covid con malattie gravi, per età ecc.) riusciva a piegare in un collettivo convergere sulla necessità di vaccinarsi tutti al più presto e senza troppo cavillare.
Cattivo giornalismo? Veline governative e documentari conformi? Ai posteri l'ardua sentenza. Appuntamento a settembre.

 
 
 

Fisici del ruolo.

Post n°2740 pubblicato il 21 Agosto 2023 da fedechiara
 

Quousque tandem...

Il generale Vannacci ha 'le fisique di role'. Ce lo mostra un servizio giornalistico di rai3 nel tg delle 14 e 30. Viso maschio ed espressione autorevole senza escludere la statura. Se alla foto aggiungete l'elmetto è 'da paura'. Mamma la Folgore!
Il lavoro fotografico certosino di Cesare Lombroso, reinterpretato dalle conventicole della sinistra allarmista (quelli di bella ciao ad ogni stormir di fronda e delle pastasciutte anti fasciste, per intenderci), lo avrebbe immediatamente appaiato agli eventi di Gladio e del 'tintinnar di sciabole' di quegli anni – specie dopo aver letto gli stralci del libro evidenziati dai soliti noti faziosi della stampa mainstream.
Colpirne uno di tosto per rieducare lo s-governo della Meloni per intero.
Non molleremo la presa di stampa e tivù amiche se non in cambio di qualcosa di serio sul salario minimo e una maggiore e migliore accoglienza ai nostri ospiti immigrati.
Si fa per scherzare, ovvia! 'un ve la prendete, oh sinistri! Continuate pure la vostra sempiterna lagna, chè l'opposizione langue.
La sola cosa che hanno ottenuto quei dessi delle paste asciutte anti fasciste che han levato alti i lai per gli stralci incriminati è di aver lanciato la vendita del libro di Vannacci nella stratosfera del web e dei socials – e il danno allo s-governo della Meloni viene più dal rimbalzo dell'evento sui sondaggi elettorali di Fratelli d'Italia, dopo l'improvvida uscita di Crosetto e la sua decisione di togliere il generale dalle posizioni apicali che gli spettavano.
Seguirà contenzioso giudiziario e l'auspicato ritorno alle funzioni del grado?
Intanto il gigante buono e rispettosissimo del 'politicamente corretto' governativo al Ministero della Difesa è costretto sulla difensiva per l'attacco dei suoi sodali di partito.
Un autentico boomerang che ha portato in emersione lo scontento sempre più largo della base elettorale di destra nei confronti di uno s-governo che subisce l'onta quotidiana dei naufragi organizzati (fanno peggio perfino di Renzi e Alfano) e non è più disposta a lasciar correre questo ostinato non dire 'parole di destra' da parte della leader e dei suoi discepoli di s-governo.
Quousque tandem, Melonini, abutere patientia nostra?
Il comunista Rizzo difende Vannacci: “Altro che frasi omofobe, il generale fatto fuori per le sue idee sull’uranio”
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Il comunista Rizzo difende Vannacci: “Altro che frasi omofobe, il generale fatto fuori per le sue idee sull’uranio”
Salvini: «Vannacci? Ha diritto di esprimersi». Il Pd: «Meloni dica se sta con Crosetto o la Lega»
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Salvini: «Vannacci? Ha diritto di esprimersi». Il Pd: «Meloni dica se sta con Crosetto o la Lega»

 
 
 
 
 

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