Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 01/11/2018
Nel video di presentazione dell'autore della mostra si dice di Willy Ronis che: 'Non si limitava a mostrare il mondo com'è, bensì voleva cambiare il mondo.' E converrete con me che la fotografia è la minore delle arti capaci di cambiamento, perché la sua tecnica 'pittorica' è strettamente legata alla meccanica dello strumento e chi lo usa può mettersi in sapiente attesa per tutto il tempo che ritiene necessario a uno scatto magistrale (Ronis dixit) e ben bilanciare la gamma dei grigi e dei bianchi e neri in laboratorio, ma, al massimo, registra, (magistralmente, d'accordo), quanto ci accade intorno ed è, come noi, 'testimone dei tempi', ma, di certo, è ben poco Creatore e 'novatore' delle cose e delle persone. Così vediamo immagini di prigionieri di guerra che tornano dai campi di prigionia e scendono dai treni a vapore – e le loro espressioni sono quelle di chi ha subito ed è stato vittima di eventi incontrollabili e 'più grandi di loro' – e quelle dei grandi scioperi alla Renault dei nostri Cinquanta, che hanno cambiato le dinamiche sociali, è vero, e aumentato salari e conquistato migliori condizioni di lavoro, ma è così che va il mondo e Ronis si limita a raffigurarci i visi affaticati e poco speranzosi degli operai in rivolta - ed oggi il Medioevo di ritorno che viviamo ci propone i menù del lavoro precario e dei 'vouchers' e, forse, 'si stava meglio quando si stava peggio'.
TREOCI.ORG WILLY RONIS FOTOGRAFIE 1934-1998 VENEZIA/TRE OCI 06.09.2018 > 06.01.2019 Dal 6 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, la Casa dei T... |
A che punto è la notte - 1 novembre 2013 A che punto è la notte? Già, perché ci è palese che 'à dda passà 'a nuttata' e con 6 milioni e passa di senza lavoro non si va da nessuna parte - figurarsi che ci frega di 'quelli che il ponte di Ognissanti' possono permettersi una vacanza da qualche parte del vasto mondo quasi tutto in ebollizione, in verità. Ché l'Egitto è diventato una 'vacanza d'egitto' ed è a rischio rivolte anche l'enclave riminese del mar Rosso e nell'oceano Indiano ti aspetti un maremoto e uno tsunami conseguente da un giorno per l'altro -coi riflessi radioattivi che ci vengono da Fukushima e ci inquinano i tonni e gli altri pesci e finirà che ci beccheremo tutti una qualche malattia oncologica, prima o poi, incrociamo le dita o tocchiamoci di sotto. Però un'ultima passeggiata autunnale tra i monti l'avremmo goduta come ricci, ma sarà per quest'altr'anno che speriamo meno tragico di questo, ed è una geremiade che ci perseguita da otto anni ormai di 'crisi globale' - e il fondo che ci pareva di aver toccato non è un vero fondo, maledizione! perché continuiamo a scavare in direzione del centro della Terra. Però siamo moderatamente ottimisti, se pensiamo ai nonni e alle loro due guerre mondiali e alla guerra civile che ne è seguita tra 'partigiani' e 'fascisti' che ancora ce la portiamo appresso - e la memoria storica sembra una condanna a vita se ancora ascoltiamo chi si grida addosso 'comunisti!' nelle manifestazioni e nel contraddittorio politico e si becca in risposta 'fascisti, topi di fogna!' Finirà, prima o poi; tutto finisce, che consolazione! Ci prendono per stanchezza e, dicono le fonti giornalistiche, sono stanchi perfino quei giovani e meno giovani che il lavoro non lo cercano neanche più e siamo curiosi di sapere come tirano a campare e mettono insieme pranzo e cena. Non sarà che dovremo cercare le risposte osservando i grafici e le statistiche della microcriminalità in aumento?
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Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38