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Messaggi del 24/12/2019

Il migliore dei mondi possibili. Leibniz redivivo.

Post n°1085 pubblicato il 24 Dicembre 2019 da fedechiara
 

 

Noi, babbi natale delle delocalizzazioni e dei travasi di ricchezza dei 'vasi comunicanti'.

La notizia che non ti aspetti ti arriva a fine anno e la puoi leggere qui sotto. Viviamo nel migliore dei mondi possibili, secondo la Stampa, e, naturalmente, di questi tempi, occorrerà andare alla fonte della strabiliante notizia e verificarne le statistiche esposte - e se è una 'fake new' buonista da babbo natale filo globalista o se prefigura le magnifiche sorti e progressive di un mondo finalmente e positivamente globale.

E la prima chiosa che ci viene in mente è che il decennio migliore nella storia dell'umanità si è chiuso sotto l'egida dei 'vasi comunicanti', in verità. Ovvero: la ricchezza planetaria mondiale non ha prodotto cifre complessive di crescita globale e benessere per tutti, bensì il travaso di ricchezza dai paesi storicamente in testa allo sviluppo economico a quelli 'emergenti', quasi tutti in Asia.

E, certo, ci confortano le cifre esposte di malattie dell'infanzia e mortalità relativa che regrediscono nei paesi dell'ex terzo e quarto mondo, ma ci sovvengono le delocalizzazioni di fabbriche e aziende storicamente 'nostre' e che hanno segnato il nostro sviluppo economico e che, nel decennio in questione, hanno lasciato un vuoto di lavoro indigeno e famiglie sul lastrico di cui alle cronache e agli inutili scioperi e casse integrazione del Malpaese in declino.

Il migliore dei mondi possibili dovrà, dunque, misurarsi, nelle aule universitarie e grazie al lavoro dei ricercatori delle facoltà di Economia, con le cifre comparate di quanto i paesi dell'Occidente evoluto hanno travasato nei paesi del terzo e quarto mondo e quanto sangue di lavoro indigeno è stato versato in quei vasi e se i donatori sono contenti del travaso o se sono diventati rabbiosamente 'populisti' ('ci rubano il lavoro'), segnando in negativo il decennio europeo ed americano delle asfissianti migrazioni – che durano e, anzi, si impennerebbero nei numeri già intollerabili se non si alzassero i muri di contenimento e disperato argine e se la Turchia alzasse improvvisamente le chiuse balcaniche della costosissima diga che l'Europa ha costruito insieme al dittatore turco Erdogan.

E che la notizia della Stampa sia un fake buonista, una narrazione a senso unico (come quella del marketing politico delle 'sardine' che si spacciano per 'impolitiche', ma la cui organizzazione di piazzate ed eventi 'flash mob' anti Salvini si avvale del contributo fattivo di 'quelli del pd') lo dice proprio questo strano fatto che il preteso decennio migliore della storia dell'umanità è, insieme, il tragicissimo decennio delle migrazioni furiose e incontrollate e degli arrembaggi dei barconi e dei taxi del mare e degli annegamenti procurati dai criminali 'scafisti' – eventi maledetti, ma considerati, dagli stolidi buonisti, un prezzo accettabile da pagare al melting pot globale di una umanità lanciata verso l'orizzonte delle 'magnifiche sorti e progressive' e 'no borders' (sic).

 

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La povertà estrema colpisce ormai meno del 10% della popolazione mondiale, ed era al 60% solo 50 anni fa; l’Africa e l’Asia sono cresciute dall’inizio del millennio più di Europa e Stati Uniti; la mortalità infantile e scesa a livelli record; la fame è quasi scomparsa; malaria, polio e mal...
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