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Messaggi del 10/06/2020

Recitazioni ed altre recitazioni

Post n°1267 pubblicato il 10 Giugno 2020 da fedechiara
 


10 giugno 2015 · Diverso parere (Recitazione della Controversia Immigratoria 2)

Facebook, si sa, è cassa di risonanza di ogni cosa, anche dei link più 'strani' o vagamente cretini, ahinoi.
Così ci è capitato di notare, nella rassegna delle dolenti note che ogni mattina facebook ci propina provenienti da ogni dove dell'universo web, la frase di una tale - da troppi e insospettati 'feisbuchiani' condivisa - che si lamentava pei troppi leghisti che 'non frequentano le biblioteche'. Luoghi, da sempre, assai diserti di pubblico, in verità – a parte gli studenti universitari che vi vanno a fare delle ricerche e qualche pensionato di discreto livello intellettuale che sfrutta l'aria condizionata che non ha a casa. Lo so per averne raccolto le confessioni.

E ho il sospetto che non le frequentino neanche molti di quei tali che quella frase hanno condiviso con un facile clic poco riflessivo e 'partigiano' - e le statistiche italiche di chi legge un libro o un giornale ce lo confermano, ahinoi, che siamo tra le 'mosche bianche' dei 'forti lettori', e non solo i 'leghisti' (epiteto usato con sommo disprezzo dai 'buonisti') sono illetterati e rozzi e deficienti di buone e varie letture.

Ciò premesso – e stigmatizzato l'uso aggressivo e denigratorio che i sinistri 'buonisti' fanno della categoria del 'leghismo' per affermare che solo il loro verbo universalistico e accogliente a sproposito e decisamente 'fuori misura' (oltre 200.000 gli arrivi dei 'popoli del mare' stimati per l'anno in corso) è vangelo e bibbia del terzo millennio – ciò premesso, dicevo, mi stupisco dello stupore del giornalista che legge questa settimana i giornali a 'Primapagina', bella trasmissione del primo mattino di radiotre.

E quel tale giornalista si stupiva, stamane, della reazione dei vicini di casa e compaesani di un tale, vicentino, un uomo buono, buonissimo, che riferiva ai telegiornali che gli si sono rivoltati contro tutti come vipere per avere lui, di suo buon animo, ospitato nove baldi 'profughi' (si suppone) senza avere prima consultato e avvisato il Comune e il Consiglio di Quartiere perché la bontà francescana, è noto, esclude consultazioni e raccomandazioni di prudenza e valutazioni di opportunità.

E, per quanto sia noto a tutti, da secoli, che 'il peggior nemico è il vicino di casa' - e basta che la siepe di bosso o ligustro di lui debordi oltre le nostra alta rete di recinzione, subito la innaffiamo di acqua bollente – quel tale vicentino, uomo buonissimo, ha pensato bene di incrementare la popolazione residente di casa senza avvisare i vicini del prossimo convivere allargato e dei problemi che potrebbero derivarne – metti che quei tali, la sera, orfani dei ritmi di origine, si mettano a suonare i bongo in giardino, come ho visto fare a Nizza nel mio ultimo viaggio colà, e la signora del primo piano subito li apostrofava nel suo francese fiorito.

E davvero non è chiaro il perché i nostrani buonisti continuino a trascurare le incompatibilità territoriali che si denunciano a gran voce e quelle dei conti economici dello stato in disordine per 'il troppo che stroppia' degli arrivi epocali dei 'barconi' – e chissà che cosa pensano del fatto che il bravo Renzi non trova i soldi per restituire il maltolto alle pensioni più basse, depredate dal duo banditesco Monti-Fornero, ma abbia soldi subito pronti e freschi e fuori bilancio per foraggiare quei Comuni che si diranno disponibili agli accampamenti e alle caserme occupate e ostelli e alberghi dei futuri 'campi-rom' che si preparano a centinaia nel Belpaese.

Che sia questione di scarse letture di quei tali dei link sulle biblioteche che vanno diserte e di neuroni scarsamente addestrati al duro confronto politico?

https://m.ilgiornaledivicenza.it/dalla-home/veneto-la-farsa-dei-profughi-dieci-gi%C3%A0-scappati-dalla-comunit%C3%A0-1.206297?upload=share

 

Recitazione della Controversia Immigratoria 3.

..che poi, quella gran schiera di generosi e buoni, buonissimi -scrittori e giornalisti e varia gente dabbene- che si provano a convincerci che 2/300.000 migranti sbarcati in otto/dieci mesi sulle nostre coste sono una benedizione del cielo e un'opportunità per il futuro (Renzi-l'Imbonitore dixit) e che la Storia è maestra di Grandi Migrazioni Epocali Irresistibili -vedi l'Australia e gli Stati Uniti d'America- tralasciano sempre di sottolineare il rapporto spazio-tempo sotteso a quei Grandi eventi Migratori ai quali dovremmo fare il callo e accettarli supinamente e/o a 90 gradi di latitudine sud.

Perché i numeri che citano quei tali dabbene e tanto tanto 'buoni' delle grandi migrazioni storiche dovrebbero essere considerati nella loro distensione temporale di conflittuali secoli e guerre e massacri di popoli pellerossa perpetrati con sommo cinismo e 'Gangs of New York' che ci raccontano che il melting pot è violenza di bande opposte e legge della giungla urbana. 
E anche gli scontri etnici di Baltimora e altrove ci dimostrano che il melting pot è violenza e conflittualità sempre latente, e così pure la 'rivolta delle banlieues' a Parigi - vera e proprio polveriera di un futuro che più gramo non può apparirci nelle predizioni che ne facciamo.

E l'odierna evidenza degli accampamenti e delle stazioni occupate e dei prefetti che suscitano le ire dei sindaci di ogni ordine e grado e partito rifilandogli ad ogni giorno nuovo qualche centinaio di poveri cristi che 'ci provano' a violare i nostri confini e le nostre leggi dimostra che, se continui a raccoglierne a migliaia ogni settimana, nessuna città o paese della penisola avrà più l'abituale aspetto di vivibilità e ordinato vivere civile e che il voto 'leghista' ha una sua plastica evidenza di necessità e vigorosa e giusta protesta contro tutti coloro che non sanno gestire e governare lo spaventoso fenomeno migratorio che hanno incentivato e favorito per anni con malintesa e malaccorta pietà. E l'Europa tutta a coglionarci e a dirci che sbagliavamo con 'Mare nostrum' - e che a tutt'oggi ribadisce che tutta quella gente da noi pietosamente raccolta ce la dobbiamo tenere. 
A buon intenditor pochi concetti e i migranti sono tutti suoi.

E a noi pare, nel leggere i giornali e i telegiornali, che tutta quella gente che intasa la stazione di Milano o forma accampamenti di affamati ed assetati e prostrati al Brennero non somigli proprio per nulla ad una 'opportunità' bensì una iattura senza fine di costi sociali e disordine e aumento percentuale delle cifre della criminalità urbana e, sicuramente, un grossissimo problema di convivenze difficilissime - non inferiore a quello dei 'campi-rom' che tanto ci sono costati e tuttora collettivamente malediamo e non sappiamo come disfarcene e quali nuove e diverse politiche attuare di civile convivenza.

 
 
 
 
 

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