Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 12/06/2020
E uno si aspetta che, al padiglione irlandese, ci sia molto verde e greggi di pecore e paesaggi di mare e vento, giusto per restare alle origini e al dna di popolo - e invece ti ritrovi nel Congo e i paesaggi, proiettati su grandi schermi posti di sghimbescio e sovrapposti, sono rossastri di sangue e di infrarossi ed è una guerra tribale dimenticata che ha fatto migliaia di morti e chi ne sapeva qualcosa? E forse è più riposante ritrovarci tutti nel padiglione azerbaigiano (campo s. Stefano) -che non ha pretese universalistiche e di denuncia sociale, bensì tanti tappeti colorati e fotografie di nozze e donne 'regine per un giorno'. E, d'altronde, a sentire gli artisti quando hanno lo spritz in mano e conversano briosi, l'Arte è universale o non è. Chissà se Raffaello, proiettato nel postmoderno, avrebbe partecipato a un cotale acceso dibattito e che tesi avrebbe esposto di suo. Beate le 'interviste impossibili' d'antan che ci mettevano in contatto con lo Spirito dell'Artista - e sarebbe interessante sapere che direbbe il Goya, quello delle 'Pinturas Negras' e delle incisioni sulla guerra mossa alla Spagna dai Francesi, di tutto questo interventismo sociale dell'Arte che niente impedisce del verificarsi dei drammi e dei massacri, ma tutto racconta e ci deprime. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
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il 23/06/2024 alle 16:38